Il sentiero del Contrabbando e della Memoria è un itinerario che parte da Tirano, paese al confine con la Svizzera, celebre per essere la stazione di partenza del Trenino Rosso del Bernina, patrimonio UNESCO. Il tracciato si snoda lungo il versante retico della Valtellina e sale tra vigneti e piccoli borghi che per molti anni sono stati percorsi dai contrabbandieri che, con “la gerla” a spalla, trasportavano da una parte all’altra del confine le merci.
Un percorso lungo 16 chilometri, simbolo della memoria del “contrabbando” che ha caratterizzato la zona del Tiranese in diverse epoche, in particolare quello del dopo guerra del 20° secolo che ha portato numerosi giovani a dedicarsi a questa attività per migliorare le difficili condizioni di vita.
Questo fenomeno è stato combattuto e quindi quei sentieri sono diventati non più teatro di semplice contrabbando ma luogo di morte per molti giovani: per questo motivo il sentiero è denominato “Sentiero della memoria e del contrabbando” affinché si abbia coscienza e conoscenza del passato per pensare di migliorare il futuro.
Le località più significative del percorso sono: Sasso San Gallo, punto strategico lungo la linea di confine italo-svizzera; Piazzo in cui nella notte tra il 14 e 15 dicembre del 1964 moriva Irma Rinaldi unica donna della Provincia di Sondrio vittima del contrabbando; Maggengo Papi, alpeggio che costituiva il punto di osservazione dei contrabbandieri.
Per maggiori informazioni: www.valtellina.it/it/attivita/trekking
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