Valeria Ghezzi confermata Presidente Anef per acclamazione. La sua relazione e previsione!
L’Anef, Associazione Nazionale Enti Funiviari si è riunita in assemblea a Riccione per la rinnova delle cariche, l’approvazione dello Statuto, rivisto in alcuni passaggi, il rinnovo del contratto di lavoro e la rivelazione delle strategie del prossimo anno. Valeria Ghezzi è stata confermata Presidente per altri due anni nonostante fossero scaduti i due mandati previsti. tale possibilità è stata deliberata da Confindustria con una recente delibera.
L’assemblea ha evitato di votare con la classica procedura affidandosi all’acclamazione. Nessun contrario e lungo applauso da parte degli Esercenti funiviari.
Valeria Ghezzi, per problemi personali, non ha potuto essere presente in questa giornata e si è rivolta con un video messaggio alla platea ringraziando tutte le associazioni di categoria di riferimento del settore, le istituzioni come Fisi, Amsi e Colnaz, i media e il personale di stretta collaborazione, non ultimo il direttore di Anef Eduard Martinelli e Monica Rocca della segreteria.
L’Assemblea così, è stata presa per mano dal Vice presidente Vicario Danilo Chatrian che ha ufficializzato, sempre per acclamazione, il rinnovo del Consiglio generale, costituito da: Sandro Lazzari (Past president), Danilo Chatrian (Avif Valle d’Aosta), Gianpiero Orleoni (Arpiet Piemonte), Massimo Fossati (Anef Lombardia), Marco Grigoletto (Anef Veneto), Luca Guadagnini (Anef Trentino), Helnut Sartori (Anef Alto Adige), Antonio Bravo (Promoturismo Friuli V. G.), Rolando Galli (Anef Toscana) e Giuliano Grani (Anef Emilia Romagna)
Questa la relazione di Valeria Ghezzi riassuntiva dell’ultimo triennio.
Un benvenuto caloroso a tutti voi. Mai avremmo pensato di poter provare tanta gioia nel ritrovarci fisicamente, guardandoci in viso e negli occhi, stringendoci le mani… anche se la cautela è ancora all’ordine del giorno e dalla politica alla salute, dalla situazione socio-economica, alle condizioni meteo climatiche, le incertezze sono enormi.
L’ultima assemblea in presenza è stata nel 2019. Nove mesi dopo, la pandemia ha stravolto la nostra vita, il nostro lavoro, le nostre aziende. Il lavoro per la nostra associazione è cambiato profondamente ed è diventato predominante rispetto a quello per le nostre aziende bloccate.
il Vice presidente Vicario Danilo Chatrian
E’ l’ultima assemblea del mio secondo mandato. Siamo in Emilia Romagna, regione meravigliosa rientrata in Anef proprio in questo ultimo anno, dopo esserne uscita nel 2014, quando diventai presidente. Un traguardo importante. Certamente far rientrare in Anef i territori che ne erano usciti era uno degli obiettivi della mia presidenza e del consiglio generale.
Piemonte e Emilia Romagna sono rientrate e la Toscana, sempre presente, ha visto negli anni l’ingresso di associati che erano usciti. Se dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno (come ogni buon imprenditore deve fare) la pandemia ci ha aiutato a capire quali risultati possiamo ottenere se siamo uniti, tutti insieme e tutti concentrati sugli stessi obiettivi.
La pandemia ci ha prospettato sfide davvero vitali: dalla possibilità di riaprire ai ristori… questo ha contribuito a ricompattare la montagna e farci raggiungere grandi risultati. Ma oggi, come vedremo le sfide che abbiamo davanti sono almeno altrettanto serie ed importanti. L’unione tra noi resta e resterà sempre per qualsiasi presidente un obiettivo primario.
Oggi, come mai prima d’ora abbiamo la consapevolezza di quanto poco siamo in grado di governare il cosiddetto mondo globale, ma altrettanto abbiamo toccato con mano che le persone vogliono socialità, che l’outdoor è una risorsa, che la montagna è importante, che il turismo è irrinunciabile.
Condensare 3 anni in una breve relazione, senza annoiarvi, è difficilissimo. Mai come in questi anni la nostra associazione si è impegnata e ha operato in molteplici direzioni per affrontare i problemi delle nostre aziende.
Inizio da qui, perché siamo a 9 giorni dalle elezioni politiche. Quest’assemblea voleva essere inizialmente un palcoscenico per riconoscere alla politica che, se con la chiusura di una stagione ci aveva ‘distrutto’, con i ristori ci ha poi risollevato.
Le elezioni hanno modificato radicalmente i nostri piani perché Anef non può trasformarsi in una tribuna elettorale.
Nondimeno, il tema politico è per noi fondamentale. Non ci interessa, come Associazione, il o i colori del prossimo governo. Ci interessa però fin d’ora presentare al futuro governo le istanze delle aziende funiviarie, della montagna e della sua filiera in senso più ampio.
I temi sono tantissimi, ma l’obiettivo è UNO: va interrotto velocemente e con decisione il processo di spopolamento della montagna, in atto ormai da tempo e apparentemente irreversibile.
I presidenti delle sezioni territoriali Anef: Corrado Giordano (Valle d’Aosta), Sergio Gibelli (Piemonte), Alessandro Mottinelli (Lombardia), Marco Rocca /Lombardia), Renzo Minella (Veneto), Daniele Dezulian (Trentino), Cristian Gasperi (Trentino), Elmar Pichler Rolle (Alto Adige), Mathias Sepp (Alto Adige), Martin Unterweger (Alto Adige), Andy Varallo (Alto Adige), Pieluigi Zulianello (Friuli) e Leopoldo Provenzali (aziebde non aderenti a sezioni territoriali).
Da sempre i funiviari lottano per creare lavoro e reddito, gli elementi fondamentali perché la popolazione residente in montagna possa restare, presidiando e curando il territorio. E lo fanno con determinazione ma anche con la consapevolezza che il nostro patrimonio è l’ambiente straordinario, unico ed irripetibile in cui viviamo, da difendere a tutti i costi. Solo questa è vera sostenibilità!
La montagna, i suoi abitanti e le sue industrie devono essere messe in grado di vivere e competere alla pari con ogni altro territorio. Le difficoltà logistiche, infrastrutturali e di connessione vanno affrontate in modo coerente e rispettoso del territorio. L’apporto della politica in questo processo è indispensabile.
La sostenibilità, quella a 360°, ambientale, sociale e economica non è l’argomento di moda, il tema del momento…è nel nostro dna, è il nostro modo di affrontare il nostro lavoro da sempre.
Veniamo ora ai singoli argomenti: Acqua e energia
Rivendichiamo con forza l’uso pulito e utile che facciamo dell’acqua necessaria ad innevare.
Si tratta di acqua presa a prestito a novembre e restituita a marzo nelle stesse identiche condizioni e sugli stessi versanti del prelievo. Possiamo dire che la nostra neve, scioltasi nell’aprile 2022, ha alleviato in quel momento, seppur in modo minimale, la siccità.
Costruiamo bacini che sono vere e proprie riserve di acqua, utili a noi ma anche presidio per la protezione civile o per l’agricoltura di montagna. Chiediamo che questo venga riconosciuto!
La nostra energia è molto spesso idroelettrica, quindi rinnovabile. Ma oggi affrontare i costi dell’energia, per aziende che 5 mesi all’anno sono energivore è uno sforzo che rischia di andare al di là delle nostre capacità e possibilità. E il rischio è che le aziende più piccole non ce la facciano….
Chiediamo con forza che il governo inserisca le aziende funiviarie tra le energivore e le aiuti ad affrontare questa situazione che, purtroppo, non dipende dalla capacità imprenditoriale.
Il prezzo dello skipass: non bisogna farsi fuorviare da molti titoli di giornali… L’aumento di quest’anno, in media tra il 5 e il 12% coprirà i costi dell’inflazione, compreso il primo aumento del CCNL, non i maggiori costi dell’energia. Questo è il motivo per cui chiediamo supporto. Tra i nostri associati c’è già chi calcola l’apertura anti economica… e, a beneficio di tutta la filiera, dobbiamo assolutamente evitare che qualcuno non apra!
Tra i presenti anche il presidente Fisi Flavio Roda che ha ringraziato le stazioni per aver dato la possibilità agli atleti di sciare durante la pandemia aprendo per loro gli impianti di risalita
Transizione ecologica
Uso questa definizione non comune tra noi montanari, perché è quella istituzionale. Ma per noi montanari, come ho già detto, ambiente e territorio sono tutto: casa, prodotto, vita. Per questo il loro rispetto è per noi sacro.
Ma ci spaventa non poco un certo ambientalismo di facciata, utilizzato in modo strumentale e demagogico da chi non abita i territori di montagna ma parla e scrive stando comodamente in città.
Perché l’unico circolo virtuoso possibile è questo: lo sviluppo socio economico dei territori come chiave per mantenerli abitati e il non-abbandono dei territori come chiave per il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente.
Il MIMS e il Ministero del Turismo
Da sempre il MIMS è il nostro punto di riferimento per la sicurezza dei trasporti. La trasformazione degli USTIF in Agenzia (ANSFISA) è un processo in corso che ha comportato importanti difficoltà a moltissimi associati. Per questo motivo stiamo dialogando costantemente con gli uffici di Ansfisa, cercando di affrontare le difficoltà. Vogliamo ricordare che la sicurezza è per noi fondamentale.
Lo sci è un’attività voluttuaria. Se il trasporto non fosse sicuro e anche percepito tale, probabilmente le persone sceglierebbero attività diverse. Al Ministero chiediamo tuttavia di ricordare che, se il trasporto a fune è certamente marginale rispetto a strade autostrade, ferrovie, non lo è, come ben ha dimostrato la chiusura del 2020, rispetto alle comunità di montagna. Il trasporto a fune è nella maggioranza dei casi, un’attività stagionale. Perdere anche solo pochi giorni di stagione può rappresentare danni enormi.
La tavola rotonda di approfondimento sui temi dominanti del turismo oggi, acqua, personale, costi, affrontati da Luca Guadagnini , Helnut Sartori, Rolando Galli (Anef Toscana) e Giuliano Grani , con la moderazione della giornalista Rai Roberta Serdoz, presidente dei Giornalisti italiani Sciatori.
Al MIMS vogliamo però anche ricordare l’importanza delle infrastrutture: la comunicazione viaria e quella su fibra. Strade, banda larga e quanto può avvicinare la montagna alle pianure.
Sono intervenuti anche Nicola Bosticco (Arpiet Piemonte), Massimo Fossati (Anef Lombardia e vice presidente Anef) e Marco Grigoletto (Anef Veneto)
Il Ministero del Turismo, nuovamente istituito dal governo Draghi, è stato accolto dai funiviari con entusiasmo. E’ importante che il Turismo, con il suo 13% di PIL abbia in Italia un ministero, una visione, una politica ed una strategia coordinate, un’attenzione specifica su tutti i settori e non demandata alla buona volontà o alla capacità di ciascuna regione o territorio di farsi notare.
La montagna italiana è fonte di ricchezza, di PIL, di diffusione del made in Italy… dalle Dolomiti alla Skyway, all’Etna. Le va data la giusta attenzione, va dotata di strumenti normativi adeguati.
DL 40 del febbraio 2021
la riforma integrale della legge sulla sicurezza delle piste da sci. Oggi ci troviamo con un testo cui ancora mancano i decreti attuativi e con molte lacune e/o aspetti incerti. Chiediamo di essere coinvolti nella definizione dei decreti e di poter contribuire ad affrontare le lacune e le incertezze ancora presenti e questo prima della stagione invernale 2022/23.
CCNL 2022-2025
Una decisione molto difficile quella di avviare la trattativa dopo il periodo del Covid e della chiusura, molto discussa all’interno del Consiglio Anef, che rivendica oggi di aver agito con grande senso di responsabilità e rispetto verso i nostri lavoratori. Avere trovato un accordo in tempi brevi e senza ingenerare conflittualità, significa garantire certezze per le aziende e rispetto per i lavoratori. Quello stesso rispetto e senso di responsabilità che chiediamo oggi alla politica nei nostri confronti e nei confronti dei lavoratori con un intervento importante sul costo del lavoro e sul cuneo fiscale. Valeria Ghezzi confermata Presidente Anef Valeria Ghezzi confermata Presidente Anef
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