Turismo

Val Ferret e Val Veny, per chi no le conosce, questa è l’occasione

C’è Courmayeur, preda di migliaia di appassionati sciatori e la Val Ferret e Veny, mete ambite di fondisti e escursionisti di vario genere. Ebbene, con glio impianti chiusi, questa è l’occasione migliore per andare a scoprire le bellezze di questi posti e iniziare a conoscere le prerogative di attività sportive finora ignote. Sci di fondo, ciaspole, camminate… insomma, itinerari che Courmayeur ha organizzato per passare qualche giorno durante le feste all’aria aperta e senza chiudersi in casa. per chi può, ovviamente, in base alle varie disposizioni governative e regionali previste.

Courmayeur ha così da poco allestiti tre nuovissimi itinerari sulla neve battuta nei borghi che circondano la località. Con piste da fondo munite rigorosamente di vista sul Monte Bianco, o ciaspolate nei boschi.

A Courmayeur si riscopre il piacere di rallentare e immergersi in un mondo sospeso nel tempo, fatto di paesaggi mozzafiato, tra baite, boschi secolari e ghiacciai che si dispiegano a perdita d’occhio.

Le ciaspolate, lo sci di fondo e le passeggiate sono l’ideale per le famiglie e i bambini, che a Courmayeur possono incontrare, “via posta”, il Babbo Natale locale, Rhémy de Noël.

È un inverno “lento” quello inaugurato questo dicembre a Courmayeur Mont Blanc. La località ai piedi del Monte Bianco riscopre il suo lato slow, e approfitta di questa “pausa” imposta per vivere secondo la propria attitudine naturale.

Inaugurando tre nuovi itinerari da percorrere a piedi, con le ciaspole o gli scarponi, e promuovendo le immersioni nella natura come stile di vita. Tutte attività perfette da praticare anche in famiglia, condividendo il piacere di immergersi nel bianco, giocare con la neve, attraversare panorami immensi.

Le ciaspolate, le passeggiate e lo sci di fondo permettono di sperimentare una sensazione di libertà totale, lontano dai ritmi della quotidianità.

Un’esperienza semplice dal punto di vista dell’attrezzatura e dell’esperienza richieste, e soprattutto alla portata di tutti, adulti e bambini, che possono creare insieme dei ricordi preziosi e trasmettere l’amore per la montagna e la sua magia, in tutta sicurezza.

Un’assoluta novità sono i tre percorsi, appositamente battuti e ben segnalati, vicino ai villaggi di Courmayeur.

Il più lungo è il Tor di Vercuino, 4 km e 250 metri di dislivello, che parte dal parco Bollino, in centro Courmayeur.

Si prosegue poi con l’anello nei prati del Villair, ai piedi del Mont de La Saxe. È l’occasione per inoltrarsi nel fitto bosco del Bois du Ban fino alla località Biollay, per poi scendere a Pussey, ammirando residenze storiche in stile liberty.

Si rientra attraverso la strada Grand Ru, tornando al Villair inferiore. Meno impegnativo è il Tor d’Entrèves, 1,5 km e 100 metri di dislivello.

Nasce nel punto di incontro tra la Val Veny e la Val Ferret, le due valli laterali di Courmayeur, a poca distanza dalla partenza delle cabine di Skyway Monte Bianco.

Si cammina tra prati innevati, di fronte a corone di vette, e salendo appena si può entrare nel borgo di Entrèves, un piccolo gioiello alpino, per ammirare stradine, fontane ghiacciate e abitazioni tradizionali.

L’ultimo percorso è il più semplice, ed è adatto anche ai più piccoli: il Tor de Dolonne, 500 metri, 50 di dislivello.

Praticamente pianeggiante, è una bella passeggiata nella neve dei prati di Dolonne. La frazione che si trova proprio di fronte al centro storico di Courmayeur, e collega la partenza della telecabina al Fun Park.

Lungo la strada si incontrano le tipiche case in pietra e legno, alcune delle quali sfoggiano le persiane colorate caratteristiche di Courmayeur.

Questi itinerari si sommano ai percorsi in Val Ferret, da provare di giorno o in notturna, con le luci frontali. Alla ricerca delle tracce degli animali selvatici.

Si possono raggiungere anche l’Alpeggio Arpetta e le Baite de La Suche, che si “sporgono” su tutta la catena del Monte Bianco.

La Val Ferret, poi, è il paradiso dello sci di fondo. Da Planpincieux (1580 metri) partono le piste che si snodano lungo l’intera valle, fino alla località di Lavachey e, per i più resistenti, fino all’Arp Nouvaz.

Si scivola – o si cammina – al cospetto delle Grandes Jorasses e del Monte Bianco, una successione di cime che hanno fatto la storia dell’alpinismo.

Le piste, sempre tracciate e battute, prevedono molte deviazioni, che consentono di variare gli itinerari base, percorrendo anelli di diverse lunghezze, per un totale di circa 19 Km. In questo modo anche i più piccoli possono godersi una giornata di sole sulla neve insieme ai loro genitori.

Courmayeur si riconferma una località a misura di bambino, pronta a dedicare sempre tante attenzioni ai suoi ospiti di ogni età.

Al punto da avere una propria versione locale di Babbo Natale, Rhémy de Noël, il simpatico e generoso spazzacamino. Protagonista di una storia che affonda le sue radici nel legame che unisce la cittadina al Monte Bianco.

Ogni Natale Rhémy scende a Courmayeur per salutare i suoi giovanissimi fan e festeggiare con loro l’accensione dell’albero in centro paese.

Quest’anno Rhémy de Noël non potrà incontrarli di persona, ma sarà comunque presente. A fare da tramite, la cassetta della posta allestita nei pressi di piazza Abbé Henry. I bambini potranno scambiare lettere con Rhémy, che risponderà a tutti.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).