Si era parlato di 600 milioni ma il fondo destinato ai sostegni per la montagna sarà invece di 700, quindi 100 milioni aggiunti last minute.
Il 70% per cento andrà ai comuni montani che nel 2019 hanno registrato presenze turistiche fino a 3 volte superiori al numero dei residenti. Il resto delle risorse andrà agli altri Comuni e alle attività dei comprensori sciistici. Vale a dire maestri di sci, scuole di sci e attività commerciali.
Il Fondo sarà ripartito dal Dicastero del turismo entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto Sostegni.
È prevista anche – una tantum – una indennità di 2.400 euro totali per per i lavoratori stagionali che non beneficiano di pensione, naspi o cig.
In realtà il piano ufficiale sembra abbastanza confuso sul punto ripartizioni e bisognerà attendere l’articolo ufficiale per entrare meglio nel merito. Sembra comunque un notevole passo in avanti, dopo la lettera dell’altro ieri scritta dal presidente Anef Valeria Ghezzi e inviata al Ministro del turismo Garavaglia.
Valeria sottolineava come distribuire l’importo (600 mln) all’intera filiera montana, significava non dare il sostegno necessario alle società impianti che sono quelle più esposte soprattutto ai costi che dovranno sostenere in previsione di una ripartenza. Sostegni alla montagna arrivano