Sci piemontese, la Regione sta valutando azioni legali
È notizia Ansa che la Regione Piemonte stia valutando con l’avvocatura di costituirsi parte civile, al fianco dei gestori degli impianti, per chiedere indennizzi proporzionati alla quantificazione dei danni.
La Regione – riporta la nota – scriverà presto al Governo per sollecitare l’attivazione di ristori e un ulteriore indennizzo per le false partenze.
Intanto, per canto suo, il Governatore Alberto Cirio riunita in assemblea straordinaria la Giunta, ha previsto di stanziare immediatamente 5,3 milioni di euro come ristori per gli impianti sciistici penalizzati da una politica di chiusura intempestiva e annunciata con nessun anticipo”.
Fa ancora rumore, intanto la decisione della località Piana di Vigezzo che questa mattina ha regolarmente aperto gli impianti per circa 300 turisti. Poco prima delle 11:00 sono intervenuti i carabinieri per mettere i sigilli, ma senza staccare alcun verbale.
Alle autorità era infatti pervenuta l’ordinanza soltanto alle 10:45. Pertanto, giustamente, i gestori degli impianti non avevano ritenuto di dover tenere chiuso sulla base di un semplice comunicato stampa.
Alto l’urlo di sdegno da parte di Gianni Poncet, Sindaco di Sestriere. “Non c’è limite al peggio” tuona il primo cittadino del Colle. “Solamente pochi giorni fa ci era stato confermato lo sblocco del divieto di aprire piste e impianti da sci ai turisti. Guardavamo al 15 febbraio e con gioia e “speranza”: avevamo comunicato ai turisti di essere pronti a riaprire le piste da sci a Sestriere e in Vialattea il prossimo 20 febbraio.
Ci avevamo sempre creduto ed avevamo già svolto, dal 24 dicembre 2020 sino al 14 febbraio 2021, un importante periodo di rodaggio di tutto quello che è la sicurezza legata alla pandemia ospitando a Sestriere gli allenamenti dei giovani atleti di valenza nazionale in forza sci club delle nostre montagne olimpiche.
Un’azione che ha coinvolto in totale 1600 ragazzini, senza registrare nessun caso di contagio.
Un’esperienza utile per la ripartenza turistica, eravamo pronti: abbiamo organizzato in comune una riunione con giunta, comando carabinieri, comando Brigata Alpina Taurinense, comando vigili urbani, protezione civile, associazione carabinieri in congedo, sicurezza piste, direzione Sestrieres S.p.a, Consorzio turistico Vialattea.
Tutto è stato organizzato per permettere di riaprire in piena sicurezza seguendo le linee guida stabilite dalla conferenza delle Regioni ed il Comitato Tecnico Scientifico. Questo nuovo divieto del governo ci è piombato addosso, dall’alba al tramonto, a meno di 24 ore dalla paventata ripresa dello sci alpino a livello nazionale.
È un chiaro segnale di disinteresse e maltrattamento della montagna, delle persone e delle famiglie che ci vivono, ci lavorano, e dell’intera filiera del sistema turistico invernale che da sempre ha come colonna portante lo sci alpino.
Una vergogna. Non abbiamo mai sottovalutato l’emergenza sanitaria, ci siamo sempre attivati per arginare e tenere sotto controllo l’epidemia: grazie alla collaborazione di tutta la nostra cittadinanza abbiamo sempre tenuti alti gli standard di prevenzione.
Nel frattempo vediamo in grandi città centri commerciali presi d’assalto, assembramenti per vie e piazze. E davanti a tutto questo dobbiamo sentirci dire che andare a sciare è pericoloso?
Una cosa è certa a questo punto non si deve parlare solo di ristori da parte del governo ma anche di una congrua richiesta di danni causati da una scellerata e totale disattenzione nei confronti di chi vive e lavora in montagna. Gente che da sempre è abituata a rimboccarsi le maniche lavorando in silenzio e che adesso non è più intenzionata a subire atteggiamenti e azioni di boicottaggio”. sci piemontese la regione sci piemontese la regione sci piemontese la regione