#PerChiSuonaLaMontagna”, il flash mob più grande del mondo della neve
Forse è solo un’ambizione o un semplice tentativo ma quello del 5 febbraio rischia di essere il flash mob più grande della Montagna. Tutte le località sciistiche d’Italia, il prossimo venerdì, alle ore 10, sono invitate a diventare protagoniste di un piccolo gesto, preceduto da un breve rintocco delle campane del paese. Una minima rappresentanza dei lavoratori si unirà al Sindaco per esprimere solidarietà nel momento probabilmente più buio mai vissuto dal dopoguerra a oggi.
Con il Natale ormai passato e l’inverno che inizia a intiepidirsi, il dramma non solo economico che attanaglia la montagna, si allontana sempre di più dalle attenzioni dei grandi media. Ne parlano solo gli appassionati, avviliti e ancora non del tutto rassegnati. Il messaggio che però sta prendendo sempre più il sopravvento sostituendosi al pianto e alla protesta è: “Pazienza, ormai è andata così, l’anno prossimo sarà diverso”.
È vero, la montagna ha sempre trovato in silenzio l’energia per risollevarsi con la forza delle braccia, ma questa volta è davvero dura. Senza aiuti concreti molti rimarranno a terra. Dunque, questo evento che non vuole per nulla essere aggressivo o struggente, ha la volontà di richiamare l’attenzione di tutti. Per portarla anche verso il grande evento di Cortina2021 che tutto il mondo guarderà. Ed è bello che la montagna intera mandi pubblicamente il suo “In bocca al lupo” a chi dovrà gestirne l’organizzazione.
Questo attimo piuttosto clamoroso si chiama “Per chi suona la montagna”. Il richiamo alle campane che in tempi antichi scandivano anche il tempo dei lavoratori, è solo simbolico. Forse in alcuni paesi ci sono regole che ne impediranno il rintocco, ma non importa. Esistono i campanacci, le sirene dei gatti battipista. Basta un suono. Ed è questo l’invito che rivolgiamo a tutte le stazioni sciistiche chiamate a riprendere le immagini di questo attimo per poi riversarle sui propri siti e pagine social, anche con dei “live”. Con la speranza che vengano fotocopiati dai grandi media televisivi.
È da un po’ che ci stiamo lavorando, sfruttando l’intuizione di un appassionato (Enrico Novara) incontrato in una chat di gruppo. E ci siamo affidati alla collaborazione di tanti amici e colleghi per diffonderla. Tutti si sono messi sotto per dare il proprio contributo e ne è nata una bellissima catena.
Con Lara Magoni che non passa giorno senza lottare per il mondo della neve, da tempo stavamo studiando un evento per richiamare l’attenzione. Ed eccolo qui, partito pochi giorni fa, con l’aiuto di tanti. Come Giovanni Migliardi, Gianpiero Micheluz, Andrea Vidotti, Mauro Bonvecchio, Matteo Fossati, Diego Decarli, Aldo Del Bo, Walter Galli, Virna Pierobon, Igor Marzola, Elisa Calcamuggi, Umberto Capitani, Rino Barbato, Enrico Negretti, Guido Vaini, Federico Stelé, Chiara Caliceti, Genny Perron & Mariarosa Magro (Ricordate “La montagna è vita”?), Giulia Guerri, Stefano Buccafusca, Angelo Macchiavello, Paola Miglio. E poi alcune istituzioni come Amsi, Colnaz, Anef, Uncem…
Avremmo sicuramente dimenticato qualcuno, perché questo atto di solidarietà si è allargato al punto da farci perdere alcune maglie della catena. A loro chiediamo scusa, anche se siamo certi che non se la prenderanno a male, perché il loro contributo non è certo mosso da un vanto personale, tutt’altro. Alcune delle persone citate non sono peraltro conosciute a molti, perché lavorano dietro ai riflettori dell’informazione. E proprio il loro amore per la neve, lo sci, la montagna li ha spinti affinché “Per chi suona la Montagna” potesse prendere corpo.
Tantissime stazioni di tutta Italia ci hanno già confermato la loro adesione. Per cui ci rivolgiamo soprattutto a quelle che non siamo riusciti ancora a raggiungere. Fateci sapere anche pubblicamente qui, chi si unirà a tale gesto di unità nazionale.
Il 5 febbraio alle ore 10 facciamo suonare la montagna e ascoltiamo le parole dei Sindaci che hanno l’onore di rappresentare. Con una raccomandazione: Per chi suona la Montagna non è di Sciare o di chi scrive, non ha colori politici o di istituzioni. Appartiene solo e soltanto a tutti i lavoratori di un comparto che sta soffrendo davvero tanto. È solo grazie a loro che migliaia di appassionati possono dedicarsi allo sport più bello del mondo! Grazie e… #PerChiSuonaLaMontagna