Monterosa Ski, con le sue vette che superano i 4.000 metri, i suoi ghiacciai e il cielo che si confonde con l’orizzonte, è il luogo ideale per vivere la magia del freeride. Questa disciplina è l’emblema per chi cerca l’avventura fuori dalle piste battute, per chi ama l’incertezza, la sfida e la bellezza selvaggia delle montagne più impervie. Come descrive Martino Colonna: «Freeride è passare dove nessuno è mai passato prima, freeride è cavalcare un’onda che ogni istante è diversa e non sarà mai più come l’avete cavalcata voi».
Ogni discesa ha una storia, fatta di scoperte e sfide, come Salsa, Balma, Netscho e Valle Perduta. Sono nomi che risuonano nell’immaginario dei freerider più esperti, ma anche chi è pronto a mettersi alla prova può vivere un’esperienza unica e personale. La storia non è mai la stessa, ogni discesa è un racconto che solo chi ha il coraggio di percorrerla può scrivere.
È la passione che spinge ogni sciatore a cercare nuove linee da tracciare su pendii candidi e soffici, affrontando la montagna con la consapevolezza che ogni discesa è unica e irripetibile. È un viaggio che inizia dal momento in cui si solca la neve fresca e termina solo quando l’ultima traccia si dissolve nel bianco. E dove ospitare una tappa del Freeride World Tour Challenger, se non nel Monterosa Ski, dove il freeride è di casa?
Il FWT Challenger 2025 – Dove nascono le storie
Tra il 10 e il 12 marzo, FWT Challenger by Orage torna nel Monterosa Ski, unica tappa italiana e seconda fermata del 2025. Un evento che rappresenta il penultimo gradino per arrivare al Freeride World Tour Pro, il circuito più prestigioso per i rider di sci e snowboard. Il FWT Challenger non è solo una competizione, è un viaggio in cui ogni atleta è pronto a spingere i propri limiti. Per questo i migliori atleti provenienti dalle regioni di Europa, Asia e Oceania si sfideranno nelle valli del Monte Rosa, alla ricerca di una posizione di rilievo nella classifica internazionale. Ma non si tratta solo di performance. Qui si gioca con le regole della natura: pendii incontaminati, salti e neve fresca sono gli ingredienti principali. E per rendere tutto più interessante, non esistono tracciati predefiniti o prove tecniche. Ogni discesa è pura improvvisazione, ma con tanto di giuria pronta a valutare i rider su quattro parametri: linea scelta, evoluzioni, controllo e interpretazione del terreno. Il punteggio va da 0 a 100 e l’obiettivo è uno solo: essere il migliore.
Il premio? Un biglietto per l’élite del freeride internazionale: il Freeride World Tour Pro.
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