Il “Pensiero di un maestro di sci” di oggi si intitola: “Lo ha detto anche Ghedina”
La dead line é quella del 18 gennaio. E il Ministro della Salute Speranza ha firmato nel pomeriggio di oggi la riapertura degli impianti per quella data. Oltre sarebbe davvero difficile far partire una stagione mai iniziata.
Pensando che molte stazioni chiuderanno poi a marzo, è chiaro che un ulteriore ritardo potrebbe voler dire non lavorare, se non per poche settimane.
A parte il danno economico, che tutti ormai conosciamo (noi maestri lo stiamo vivendo sulla nostra pelle, come altre categorie), il rinviare ulteriormente comporterebbe un problema pratico di gestione, soprattutto per impiantisti, albergatori e per chi ha bar, ristoranti e rifugi sulle piste, che è quello del personale addetto.
Tradotto: tempo per assunzioni di stagionali, quest’ultima “forza lavoro” indispensabile per il nostro turismo invernale.
A Roma probabilmente si sono finalmente resi conto di che cosa significhi la parola programmare. Andare “oltre” il 18 di gennaio, come ha ricordato lo stesso Sindaco di Cortina, Giampietro Ghedina, “risulterebbe impossibile”.
I dentici concetti ripetuti da Valeria Ghezzi, Presidente Anef e dal Vicepresidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Luigi Bertschy. Ben venga dunque l’ufficializzazione del 18 gennaio come data d’apertura.
Attenzione, però, a quanto scritto nell’ordinanza del Ministro Speranza nelle ultime righe: ” … subordinatamente all’adozione di apposite linee guida validitate dal Comitato tecnico-scientifico.
Di cui all’ordinanza del Capo del Dipartimento di Protezione civile 3 febbraio 2020, n. 630 e successive modificazioni e integrazioni”.
Leggendo poi i giornali e ascoltando i vari Tg in tutti questi giorni di “forzata chiusura” (nessuno si offenda se uso questi termini), proprio l’ISS (Istituto Superiore di Sanità) ha ricordato che: “L’epidemia è ancora grave e le restrizioni devono essere mantenute nel tempo”. Dunque la data del 18 gennaio, seppure al momento confermata, può essere rinviata per le ragioni di cui sopra.
Walter Galli
P.S. Siamo nelle mani del CTS e nei colori delle Regioni: speriamo che il 18 porti bene e che lo sci sia… “giallo”.