Ieri incontro online in Regione Valle d’Aosta, al lavoro per poter ipotizzare un’apertura impianti a Natale. Un tavolo che ha visto la partecipazione di Luigi Bertschy, Vicepresidente della Regione e Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro.
Con lui i Segretari di categoria Alessandro Pavoni e Alberto Montanaro del SAVT-Trasporti. Antonio Fuggetta, Cristina Marchiaro e Giuseppe Ruggieri della FILT-CGIL. Domenico Crea e Marco Nobile della FIT-CISL, più una rappresentanza dell’AVIF (associazione valdostana impianti a fune).
Focus dell’incontro, quali passi fare per poter aprire gli impianti quantomeno per il periodo natalizio, prendendo tutte le misure di sicurezza sanitarie possibili. E istituire un piano di aiuti e di ammortizzatori sociali per i lavoratori stagionali degli stessi impianti. Questo considera, nella Regione, più di 600 persone. E dunque famiglie!
Insomma, una sorta di protocollo anti covid valdostanno da poter osservare.
Soluzioni, scorrendo l’articolo pubblicato stamane sul quotidiano online Aostacronaca.it, non vengono per il momento ancora ipotizzate.
Con la promessa però di mantenere vivo questo tavolo di confronto per monitorare la situazione e lavorare in piena sinergia.
L’unica cosa rimarchevole, ma ci sarebbe da stupirsi del contrario, è che la struttura regionale si sta adoperando perché si arrivi a fine dicembre con proposte concrete. Al di là di quello che sarà il parere del CTS riguardo al protocollo allo studio della conferenza Stato-Regioni.
Le stazioni hanno bisogno di sapere quanto prima quale sarà il loro destino. Dal quale dipende quello di migliaia di persone.
Con la consapevolezza che in questo periodo non è certo facile cosa accadrà domani. E che tutto dipenderà dalla famosa curva. Non quella tanto amata dagli sciatori ma dei contagi. Con tutto quello che ne consegue, a cominciare dalla criticità sanitaria.
Nel frattempo in Regione, tramite il quotidiano Aosta Sera, è arrivato un messaggio da parte di Paolo Merlo, Presidente del JOJE – Giochi Olimpici Invernali della Gioventù Europea – AOSTA ’93, in difesa dello sci. Qui la lettera.