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La campana Concordia sulla cima Plan de Corones riferimento anche d’estate

La campana Concordia sulla cima Plan de Corones riferimento anche d’estate
Anche se manca il bianco, la nota campana sulla cima di Plan de Corones regala sempre una certa emozione. Per chi è appassionato di cultura, ricordiamo che la Campana Concordia 2000 è stata realizzata nel 2003 dai fondatori delle funivie di San Vigilio, Valdaora e Brunico/Riscone.

L’artista Paul dë Doss-Moroder ha prestato il suo nome per realizzare quest’opera, soprannominata la Campana della pace. La Concordia 2000 suona tutti i giorni alle ore 12.00, ma anche ogni qualvolta in un paese del mondo viene abolita la pena di morte, graziato un condannato a morte oppure quando finisce una guerra.

La campana è simbolo della comunità della regione e del suo incontro con le diverse culture grazie al suo ruolo di punto nevralgico per gli sciatori ed escursionisti di tutto il mondo. Per questo motivo, sulla campana è incisa la frase “Donet Deus popolis pacem” (Dio doni la pace ai popoli) ed è dedicata a San Bernardo, patrono degli alpinisti e degli sciatori.

Dalla Campana Concordia comincia il Sentiero circolare 360°: a 2275 metri di altitudine, è percorribile in un’ora di cammino andata e ritorno.

L’artista e scultore Helmut Pizzinini, nato in Val Badia nel 1961, spinto dal desiderio di sperimentare con varie tipologie di materiali, ha sviluppato una particolare predilezione per la creazione di composizioni in legno. Tuttavia per realizzare le sue opere, l’artista autodidatta, noto a importanti critici d’arte, utilizza anche altri materiali: oltre al metallo, la sua curiosità artistica lo ha spinto a studiare per due anni in cave le tecniche di lavorazione del marmo.

Tutto è legato alla leggenda della “saggia guerriera del regno dei monti pallidi”, la principessa Dolasilla. Si narra che la figlia del Re del maestoso Regno dei Fanes venne incoronata sul Plan de Corones. Ed è proprio questo avvenimento che l’artista Helmut Pizzinini ha voluto celebrare nell’ambito di questo comune progetto.

I monoliti, creati a tal fine, rappresentano la corona della principessa Dolasilla e, lungo il sentiero panoramico Concordia 360°, offrono una vista da favola sul suo regno. Osservando attentamente, si nota una particolarità: per ognuna delle tre sculture è stato utilizzato un tipo di pietra differente.

È un tragitto facile, alla portata di tutti – sia con i passeggini che per disabili – e circonda tutta la cima di Plan de Corones. Il percorso rende omaggio ad un panorama fantastico: le Dolomiti a Sud e la cresta principale delle Alpi a Nord.

A Kronplatz è anche possibile visitare due musei, il Messner Mountain Museum Corones, aperto nel 2015 per volere di Reinhold Messner, icona dell’alpinismo mondiale. Soprannominato MMM Corones, fa parte di un circuito museale dedicato alla natura e al suo rapporto con l’uomo, e che comprende sei sedi in Trentino Alto-Adige.

L’autrice è l’archi-star Zaha Hadid, che ha dato vita ad un’opera architettonica perfettamente integrata nella montagna Plan de Corones. Il MMM Corones è un percorso dedicato all’alpinismo moderno e a come uomo e montagna si sono relazionati nei secoli.

Oltre a un focus sui miglioramenti delle attrezzature per l’arrampicata, il museo si incentra soprattutto sui grandi personaggi dell’alpinismo, che hanno fatto di questa disciplina la loro ragione di vita. Il percorso si conclude su una terrazza da cui è possibile ammirare tutte le montagne circostanti, rendendosi parte dell’esposizione museale e facendo percepire ai visitatori quanto sia possibile entrare in sinergia con la natura.

Il Lumen Museo della Fotografia di Montagna, collocato a più di 2000 metri di altezza.

Con i suoi quattro piani, il Lumen porta i visitatori alla scoperta della fotografia di montagna e di come si sia evoluta nel corso del tempo e in tutte le zone del mondo.

È un percorso non solo fotografico, ma anche storico, politico e spirituale, grazie al fatto che sia possibile non solo vedere delle fotografie, ma fare esperienze più immersive – come ad esempio lo “Shutter”, una lente che può essere aperta e chiusa ed utilizzata come pannello proiettivo, oppure i visori VR che simulano il volo di un elicottero sulle Dolomiti.

Inoltre la Sala degli Specchi mette in mostra un’analisi artistica e poetica dell’atmosfera specifica delle montagne: un´esperienza indimenticabile tra realtà e illusione, con l’obiettivo di combinare intrattenimento e qualità fotografica. Tutte le attrazioni sono aperte ogni giorno dalle 10 alle 16.

A Plan de Corones gli impianti rimarranno aperti fino al 5 novembre 2023 e la montagna sarà raggiungibile da Riscone, Valdaora e il passo furcio sopra San Viglio. La campana Concordia sulla cima La campana Concordia sulla cima

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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