La bozza del Dpcm gira in rete da questa mattina e il punto “00” dice, apertura degli impianti anche per gli amatori il 7 gennaio, ma noi abbiamo un sospetto. E speriamo vivamente di essere completamente fuori strada. Il punto che ci rode dentro si chiama Ristori.
Detto che bisogna comunque attendere la risposta del CTS sul protocollo elaborato dalla Conferenza Stato-Regioni, temiamo che l’apertura prevista, anticipata rispetto alle prime indicazioni, viaggi verso questo ragionamento. E cioè: “Bene, vi facciamo aprire prima del previsto, ma non pretendete chissà cosa, nella richiesta dei danni“.
Sarebbe una beffa nella beffa, o meglio, una coltellata. Che si apra il 7 o il 10 o il 20 cambia davvero poco riguardo alle perdite. Il danno sarà rilevante anche se ornai è chiaro. Nessuno a Roma ha ancora capito veramente che… non si tratta solo di una sciata.
Che le Associazioni di categoria ne tengano conto e nell’eventualità si preparino a dare battaglia se ciò dovesse verificarsi, perché così proprio non può essere.
Da parte sua il Governo ha “l’arma” CTS, che potrebbe chiedere ulteriori misure, difficili da mettere in pratica. Oppure lasciare tutto come scritto nel protocollo. Come dire, l’ago della bilancia può spostarsi da una parte o dall’altra…
Felicissimi di sbagliare