L’idea dell’Assessore al turismo Roberto Failoni è che anche Il Trentino, come l’Alto Adige, apra gli impianti di risalita almeno per i residenti. Sarebbe questa la direzione della Regione Autonoma che può muoversi, in questo senso, come i “vicini”.
Questa mattina ci sarà un’importante confronto in Conferenza Stato Regioni sul tema turistico invernale e domani si prenderà una decisione in merito.
La montagna chiede a gran voce una data certa, o meglio, un no o un sì. Se la decisione definitiva sarà quella di non aprire affatto e di rimandare l’appuntamento con lo sci alla stagione 2021/22, allora che ci si concentri con serietà sui ristori per tutti gli operatori del settore.
Dalla Conferenza Stato Regioni – dice Failoni – usciremo con un documento congiunto delle regioni alpine più l’Abruzzo da consegnare al Governo centrale. Riguarderà i ristori certi, sicuri e immediati per quanto concerne le aziende del settore interessare e i lavoratori.
Se prevarrà la linea dell’apertura per i soli residenti bisognerà poi verificare quali stazioni decideranno di aprire in forza di un conto economico da rispettare. Una decisione non facile da prendere, poiché aprire potrebbe significare ottenere meno ristori di chi invece terrà i tornelli fermi. L’unica via è che ci sia libertà di uscire dalla propria regione qualora fosse gialla. Possibilità per ora esclusa. Il trentino come l’Alto Adige