Mentre l’Italia attende con trepida attesa una risposta da parte del Governo riguardo all’apertura degli impianti, la Francia ha già deciso di destinare i ristori all’intero comparto montagna.
Una diversità di comportamento che non vale nemmeno la pena commentare perché diremmo solo cose scontate.
Cos’ha fatto il governo Francese? Si è seduta al tavolo con tutte, nessuna esclusa, le realtà operative del settore e in un attimo è stato trovato l’accordo. La firma del documento che stabilisce l’entità dei ristori è completa.
Il Primo Ministro Emmanuel Macron, il Ministro dell’economia e finanze Bruno Le Maire. Il Ministro del lavoro Elisabeth Borne, Ministro del Lavoro, il Segretario di Stato e responsabile del turismo Jean-Baptiste Lemoyne. Il Ministro dello sport Joël Girau e altri segretari di vari settori.
Il Governo ha annunciato misure di sostegno eccezionali e senza precedenti per aiutare le imprese di montagna colpite dalla chiusura degli impianti di risalita durante le festività natalizie.
I gestori degli impianti di risalita, sia pubblici che privati, beneficeranno di un fondo di sostegno che consentirà loro di compensare il 70% dei costi fissi relativi all’esercizio degli impianti di risalita.
Il fatturato di riferimento sarà calcolato sulla media degli ultimi tre anni corrispondenti al periodo di chiusura. Questo aiuto è illimitato, soggetto a notifica alla Commissione europea.
Verranno integrate nei settori coperti tutte le attività localizzate nelle stazioni sciistiche e nelle valli da esse dipendenti, che hanno meno di 50 addetti. E che giustificano una perdita di fatturato superiore al 50%. del “piano turismo” (elenco S1bis).
In quanto tali, potranno beneficiare dell’assistenza del fondo di solidarietà fino a 10.000 euro e di un’attività parziale con copertura del 100%.
La misura si applicherà non solo nei comuni delle stazioni sciistiche, ma anche nei comuni delle valli da esse dipendenti. Ovvero quei comuni montani aderenti ad un EPCI a sostegno di una stazione sciistica e non appartenenti ad un’unità urbana di oltre 50.000 abitanti.
I singoli maestri di sci potranno accedere al fondo di solidarietà con diritto di opzione che permetterà loro di compensare la perdita del proprio fatturato fino a 10.000 euro. O il 20% del proprio fatturato nello stesso periodo nel 2019.
Le altre attività turistiche e alberghiere legate alla gestione delle località di sport invernali stanno già beneficiando di una maggiore assistenza del fondo di solidarietà grazie alla loro integrazione nel piano turistico.
Al fine di consentire ai professionisti della montagna di garantire l’assunzione di lavoratori stagionali, il Governo aveva deciso, dal 30 novembre, di concedere il beneficio di attività parziale alle società interessate fino alla ripresa dell’attività nelle località.
Questa misura presa a tutela del lavoro sta già dando i suoi frutti: gli impianti di risalita hanno già assunto il 95% dei loro lavoratori stagionali.
In Italia non c’è stata nemmeno la discussione e non c’è nemmeno il tavolo!
Siamo fermi a un protocollo finito al CTS da più di venti giorni e nulla fa pensare che arriverà a breve una risposta. Avanti così! i ristori che la francia i ristori che la francia