I numeri degli sport sulla neve, lo sci alpino aumenta, lo scialpinismo triplica!
Skipass Panorama Turismo ha analizzato, per l’inverno 2022/23, quali siano le tendenze più significative relativamente alla pratica delle discipline sportive. I risultati hanno evidenziato che:
1) sugli sci, full day: la passione per la pratica sportiva porta ad un incremento delle richieste di intere giornate da trascorrere sugli sci, in piccoli gruppi di amici. Si cerca sempre di più di concentrare il tempo a disposizione in un’esperienza full time, al fine di godere al massimo del tempo libero;
2) lo sci alpino, leader assoluto: lo sci alpino continua ad essere la disciplina più praticata anche nella fase di introduzione alla montagna bianca, superando quest’anno il 60% della quota di mercato nazionale;
3) sci alpino e scialpinismo: sono, questi, i due ambiti che crescono maggiormente nell’anno 2022/23, in quanto garantiscono contatto con la natura e vita all’aria aperta;
4) sport ma non solo: praticare attività sportive e faticare durante la giornata permette alle persone di sentirsi fisicamente e mentalmente a posto e, per questo motivo, diventa più facile concedersi al piacere della tavola. L’enogastronomia diventa così sempre di più elemento legato allo sport in montagna;
5) skitour e randonnée: si conferma l’alta richiesta di lunghe escursioni pluri-giornaliere sulla neve, da effettuare con gli sci, con le ciaspole o con gli scarponi chiodati, facendo tappa in rifugi e/o in strutture caratterizzate dalla qualità della cucina;
6) sci in notturna, ma non solo: anche in questo caso si conferma il desiderio e la ricerca, da parte degli sciatori, di poter vivere esperienze di sci in notturna, unitamente a tutta una serie di ulteriori servizi che permettono di vivere la neve di notte (salita in baita, discese con gli slittini, etc.).
A queste tendenze si aggiunge nell’inverno 2022/23 il tema dei «no crowds» (non solo ciaspole), che spingono in alto le quotazioni delle destinazioni che saranno in grado oggi come in futuro di sintonizzarsi sulle loro esigenze.
Per quanto riguarda i numeri dei praticanti le varie discipline sportive che si possono effettuare d’inverno in montagna, Skipass Panorama Turismo fornisce tali indicatori, considerati estremamente utili per comprendere in quale direzione stanno andando le preferenze degli sciatori italiani, quali sono le discipline in crescita e quelle, invece, che vedranno ridurre il numero dei praticanti nel corso dell’inverno.
Il primo dato di rilievo è quello relativo al numero complessivo degli sportivi sulla neve: occorre sempre precisare che trattasi degli italiani che praticano lo sport in maniera attiva, con una periodicità costante negli anni e durante l’inverno.
Altro elemento importante è quello relativo a coloro che praticano più discipline, definiti gli swingers, i cosiddetti scambisti delle discipline in quanto praticano, in maniera indifferenziata, almeno due sport sulla neve.
Dalla rilevazione effettuata emerge che, quest’anno per la prima volta nell’ultimo quinquennio, gli swinger sono in diminuzione: gli italiani, in sostanza, dopo avere provato anche una seconda (e in alcuni casi una terza) disciplina dedicheranno il loro tempo a quella preferita. La motivazione è semplice: «riducendo le giornate sulla neve, quest’anno mi dedicherò solo allo sci alpino».
Per seguire lo schema utilizzato negli anni passati, gli swinger sono stati calcolati solo all’interno di quella che per loro rimane la disciplina primaria.
Pertanto, nell’inverno in corso il numero complessivo degli italiani che praticano almeno una disciplina sportiva sulla neve si assesterà sopra i quattro milioni. L’incremento dei praticanti inciderà sulla crescita del numero delle presenze nelle località: tuttavia occorre considerare che molti di questi sono i cosiddetti quarantenni di ritorno, vale a dire i nostri connazionali che, non potendo viaggiare negli ultimi due inverni verso destinazioni estere, si sono indirizzati verso la montagna.
Una circostanza, questa, che nell’inverno precedente si è manifestata in maniera palese nel periodo di San Silvestro e che ha coinvolto tutta una serie di italiani che avevano sciato da giovani, con il successivo abbandono di questa pratica sportiva da quindici/vent’anni. Questi italiani con fascia d’età 25/45 anni e una buona disponibilità economica, hanno poi continuato a frequentare la montagna bianca italiana anche successivamente alle festività natalizie.
Come si può notare nella tabella sotto riportata, dalla stagione invernale 2010/11, escludendo la stagione invernale 2020/21 sulla quale non è stata effettuata alcuna valutazione per la non attività delle destinazioni montane italiane a causa del Covid-19, solo due volte si sono superati i quattro milioni di italiani praticanti una disciplina sportiva bianca.
Il dato rilevato per l’inverno 2022/23 permette quindi di valutare come, anche rispetto allo scorso inverno, vi sia un incremento dei praticanti delle discipline sportive sulla neve del +1,6% complessivo (+70.600 Italiani), con una valutazione rilevante rispetto alle discipline che segnano indici in crescita.
Di certo, il dato più interessante è quello relativo alla crescita consistente degli Italiani che praticheranno lo sci alpino: una crescita consistente sia in termini assoluti come pure in quota percentuale, soprattutto se consideriamo che trattasi della disciplina che, nell’inverno 2022/2023, rappresenterà ben il 60,3% sul totale complessivo.
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