Il Pensiero di un maestro di sci” di oggi, si intitola: “Gli Stai Generali della Montagna”.
Una grande notizia, che sicuramente farà felice tutta la montagna. Non si parla più di ristori, parola cancellata dal vocabolario, ma di sostegni.
Adesso il Governo del cambiamento cambia davvero marcia, sostituisce una parola con un’altra, che di fatto non cambia proprio nulla. La minestra è sempre la stessa.
I soldi tanto promessi all’intero comparto montagna non sono ancora arrivati. E il malumore cresce.
Non sono soltanto i maestri di sci a lamentarsi della drammatica situazione con manifestazioni di piazza, ma anche l’Anef, l’Associazione degli impiantisti, che per bocca del suo Presidente Valeria Ghezzi, ha denunciato questi ritardi, in diverse intervista come quella pubblicata anche su SciareMag.
Oltre a questi ingiustificati ritardi, anche se probabilmente sarebbe stato opportuno farsi sentire con più incisività dalle Associazioni di categoria e non soltanto aspettare e “vivere” di risposte mai avute, si aggiunge il problema delle prossime aperture estive degli impianti.
In funzione anche dell’inverno, dove non è più pensabile accettare quegli “stop and go” (più stop che go) che hanno massacrato lo sci e le vacanze sulla neve. Mettendo tutti a tacere con la promessa di ristori.
Il neo Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, in un’intervista oggi a “Radio24”, si è detto possibilista per un’eventuale apertura programmata per Pasqua, laddove ci siano le condizioni di sicurezza per farlo.
Si riferiva anche all’eventualità di un’apertura degli impianti per le poche stazioni di sci che se lo possono permettere? Sarebbe stato interessante saperlo. Glielo chiederemo.
Sempre nell’intervista, Garavaglia, a proposito di ristori, ha parlato di: “Presto una distribuzione delle risorse già stanziate. E priorità dei vaccini agli operatori del turismo“.
Domanda: a quanto ammonta esattamente la cifra destinata alla montagna e come e in che modo verrà erogata? Per quanto riguarda i maestri di sci, l’unico a indicarne una è stato il partito di Berlusconi, con una proposta di risarcimento per tutta la categoria di 70 milioni di euro.
Sarà questa la cifra che il Ministero del Turismo ha in mente per i maestri, o verranno messi a disposizione più soldi?
Rimane il fatto, comunque vada, che il “silenzio (non più) degli innocenti”, quello dei maestri e dell’intero comparto montagna, si sta trasformando in una protesta che mette in dubbio anche la stessa politica del “tutti zitti” per non disturbare il “manovratore” (leggi Governo). E di chi, seppure in buona fede, ci ha creduto.
Garavaglia ha confermato il massimo impegno, dicendo che: “Si andrà a intervenire in maniera più equa e mirata e con tempi più certi. I criteri dovranno essere settore per settore, facendo una valutazione di cosa sia più giusto“.
Soprattutto dignitoso per noi, ci permettiamo di aggiungere, signor Ministro, visto che da marzo scorso la nostra categoria non lavora. E neppure è in grado di sapere quando potrà ritornare a farlo. Intanto domani si terranno a Sorrento gli “Stati Generali del Turismo“.
Perché non organizzare anche quelli della montagna? Se non altro per farci sentire. Non più soltanto attraverso le piazze.
Walter Galli
P.S. Meglio tardi che mai. A proposito di ristori. Gli stati generali della