Archiviato il 7 gennaio continua senza sosta il balletto delle date di apertura degli impianti di risalita. Si esprimono in tanti tranne l’unica voce che può autorizzare ufficialmente questo benedetto via.
Nel giro delle ipotesi Anef aveva indicato il 25 gennaio, poi altre entità politico-turistiche avevano previsto il 7 febbraio.
Ora c’è l’Assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo del Trentino, Roberto Failoni, che facendosi portavoce, butta sul tavolo il 18 gennaio, secondo i desiderata delle Regioni.
Che hanno ritoccato il protocollo secondo le indicazioni del CTS. Dunque, contingentamento degli skipass e calcolo del numero non solo dei giornalieri ma di ogni formula di abbonamento.
La direzione è quella di stabilire un numero massimo di biglietti in base al potenziale delle ski-aree.
Insomma, in Italia non c’è ancora nulla di certo. Anche con un totale allineamento alle indicazioni date dal CTS, non significa che le stazioni potranno aprire. Anche perché senza la zona gialla non si muove nessuno.
Quindi a chi bisogna credere?
L’impressione è che l’indicazione del 18 da parte delle Regioni serva per fare pressione e cercare di aprire il 25. La contrattazione è aperta. Intanto, mentre continua la conta dei danni economici dell’intera filiera montana, continuiamo a ballare. continua il balletto delle
L’immagine di copertina inserita in una cornice è della fotografa Valentina Fusiello; la ballerina è Laura Esposito.