Nel piccolo diarietto di Cervinia Ski Paradise siamo arrivati al day 3, dove è andata in onda una prova di protocollo spontanea e così funziona! Almeno, ci sembra. Certo, stiamo parlando di poco traffico, circa 35 sci club per un totale di 500 sciatori.
Ma con un’organizzazione adeguata di personale, strutture e controllo, andare a sciare è possibile con la massima tutela della sicurezza.
In questo caso i ragazzi si sono avvicinati all’impianto principale distanziati anche oltre il metro, probabilmente paventando un eccesso di cautela. O forse perché si sono trovati dinnanzi a un ufficiale di pubblica sicurezza. Altra presenza, questa, che garantirebbe l’osservanza e il ricordo delle regole.
Biglietteria semi deserta. Chiaro, in questi giorni c’è poca gente, ma è quello che sarebbe meglio accadesse sempre. Ovviamente potendo acquistare lo skipass online. Poi, distanziamento anche sulle scale che raggiungo la plancia di imbarco della funivia. Sappiamo poi che la capienza è stata ridotta del 50%.
Non conosciamo di preciso le norme presenti nel protocollo rivisto e inviato dalla conferenza Stato-Regione al CTS. Tuttavia ci sembra che in questo modo si possa fare. Perché sono procedure logiche.
Inutile e forse anche un po’ stupido pensare che tutto possa funzionare come in una condizione di normalità. Le distanze che abbiamo visto oggi a Cervinia si sono auto prodotte per la poca presenza di sciatori.
Prendendo però spunto da questo, le stazioni possono fin d’ora trovare la migliore organizzazione per gestire situazioni con una presenza ben superiore di pubblico. C’è anche da rilevare che le società impianti si stanno impegnando per dare un colpo di acceleratore a seggiovie e telecabine.
Questo per ridurre al massimo la risalita e di conseguenza la formazione di code eventuali. La coda, già… parola che sembra essere l’incubo degli appassionati.
Grazie alla presenza di telecabine super moderne gli appassionati, raramente devono rimanere in attesa prima di salire a bordo. Ci si è abituati a terminare una pista e a recuperare la vetta senza un attimo di respiro. Cosa che certamente non accadeva fino a pochi anni fa.
Chi vuole sciare “oggi” un minimo di pazienza deve metterla in conto. Se sarà dato il via, peraltro, dubitiamo vi sarà una presenza di pubblico normale nelle stazioni. Chiaro è che sarebbe utile scendesse in campo un coordinamento tra alberghi, scuole sci, centri noleggio e impiantisti. Un lavoro di squadra per poter salvare, almeno in parte, la stagione.
Tra gli sci club presenti, a Cervinia anche l’Ubi Banca Goggi di Bergamo. Anche dalla loro testimonianza riceviamo notizie di zero assoluto di code sui pochi impianti aperti
3 prova