Turismo

Alta Badia, si scia sino al 6 aprile

Dall’Alta Badia fino al 6 aprile si viaggia sugli sci da un comprensorio all’altro, da una vallata all’altra, immersi nella magia delle Dolomiti tra ben 500 chilometri di piste collegate. Avventura, sport, adrenalina: è il mix effervescente degli ski-tour nell’inverno di Movimënt.

Tra Corvara, La Villa e San Cassiano, nel cuore delle maestose Dolomiti patrimonio dell’umanità UNESCO, si snodano 130 chilometri di piste perfette, servite dai 53 impianti di risalita di ultima generazione dello Skicarosello. Ma non solo: partendo con gli sci ai piedi si può godere di ben 500 chilometri di tour e piste collegate grazie alla posizione centrale dell’Alta Badia, l’unica delle 12 valli riunite del Dolomiti Superski ad averne 6 vicine: Cortina d’Ampezzo, Arabba, Fassa, Gardena, Alpe di Siusi, Plan de Corones. Con impianti e skibus efficienti si scivola tra le vette, attraversando passi montani e comprensori imbiancati, godendo dell’immancabile contorno di soste gourmet e del relax di terme e Spa, pure in alta quota. È un viaggio attraverso la bellezza delle Dolomiti, un’avventura che porta lo sciatore da una vallata all’altra, in paesaggi sempre nuovi.

In Alta Badia impianti aperti sino al 6 aprile

Dall’Alta Badia partono gli ski-tour più belli del Dolomiti Superski. Un modo eccezionale per rendersene conto è salire alla Vallon, la pista che insieme all’altra nera di casa, la Gran Risa, è tra i vanti del comprensorio. La Gran Risa è nota: è una delle discese più belle e tecniche della Coppa del Mondo di sci. Le sue misure sembrano innocue, meno di 500 metri di dislivello. Ma dalla biforcazione delle piste nera e rossa del Piz La Ila si apre un tracciato nel bosco a ridosso di La Villa con ripidi pendi, curve marcate, cambi di direzione che sfidano chiunque voglia seguire le orme dei campioni.

Altrettanto entusiasmante è l’altra nera dell’Alta Badia, la Vallon, raggiungibile da Corvara con la cabinovia del Boè e l’omonima seggiovia. Già l’arrivo, a 2.550 metri di quota, è notevole: davanti si para il maestoso anfiteatro roccioso del Sella, interrotto solo da profonde fessure e ripidi valloni.  Anche il tracciato è emozionante per i muri, i curvoni, i cambi di pendenza. Prima di lanciarsi nelle discese qui è d’obbligo dare uno sguardo al panorama: innanzi agli occhi si stende un mare di vette.

Dal Vallon lo sguardo vola sulla Marmolada, il Gran Vernel, il Civetta, il Monte Pelmo con il comprensorio di Alleghe e Zoldo, il Col di Lana, il Settsass, il Lagazuoi, le Tofane, il Conturines, il Lavarella, il Santa Croce, e poi il Parco Naturale Fanes Sennes Braies, San Vigilio di Marebbe, Plan de Corones. La pista del Vallon è senza dubbio uno straordinario balcone su tutta la Val Badia. Perfetto Photopoint per ricordi indelebili ed eccezionale punto di osservazione: da lassù è facile scoprire tutti gli ski-tour.

About the author

Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere nel corpo di redazione della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo e ospite fisso nella trasmissione televisiva Buca 9. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi “costretto” dal suo ruolo di responsabile del turismo per la Rivista Sciare. È un duro lavoro, ma qualcuno le deve pur fare...

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