Tecnica

“Senza Scarponi”: obiettivi, mezzi e metodi di un programma di allenamento

“Senza Scarponi”: obiettivi, mezzi e metodi di un programma di allenamento.
Nella stesura di un programma di allenamento, di Club o individuale, esistono dei punti fissi che un metodologo dell’allenamento (sport-scientist in anglosassone) applica e trasmette ai diretti interessati (genitori e staff societario) secondo quanto viene indicato  dalla Scienza delle Attività Motorie e Sportive.

Dall’analisi dei risultati degli anni precedenti e dei dati provenienti dalle valutazioni funzionali emerse dai test, si possono redigere degli obiettivi di massima per la stagione seguente. Questi possono essere spalmati nel corso degli impegni agonistici e/o culminare con le fasi più importanti del calendario.

In questa foto vediamo Achille, Irene e Pietro… tutti insieme appassionatamente esercitarsi sul GHR che sta per Glute Hamstring Roller che in questo caso funge da appoggio scorrevole, alla base ci sono delle ruote e quindi instabile. L’obiettivo diventa mantenere l’equilibrio e la posizione, pur essendo condizionati dall’instabilità del mezzo e della presenza dei compagni. Inoltre utilizziamo l’asta di un ostacolino (a mò di bastoncino da sci) proprio come elemento stabilizzante dell’atteggiamento posturale del tronco ed arti superiori

Gli obiettivi della stagione agonistica successiva, sono imprescindibilmente e strettamente correlati all’oggettivo livello di partenza dell’atleta, dal quale si può lecitamente pensare alla conquista di un importante titolo, o migliorare la classifica dell’anno precedente.

«Ad ognuno il suo», senza farci prendere troppo la mano da fantasiose previsioni o voli pindarici, ma cercando bene di star con i piedi per terra!…e soprattutto non farci troppo illudere dai vari «pifferai magici» sempre ed ovunque presenti che con le loro «mandrakate» propongono vittorie inaudibili.

L’utilizzo del corpo è sempre più valutato come strumento di preparazione fisico≠atletica e quindi tutte le esercitazioni definite a ´corpo liberoª trovano forma in ogni disciplina sportiva come mezzo di allenamento funzionale. Dalla posizione di massima raccolta a terra fino a portarsi in elevazione con un balzo si trova, specialmente per i pi˘ giovani, un fondamentale esercizio appartenente agli schemi motori di base, utilissimo per lo sci alpino moderno. In questo caso Pietro, per incrementare il carico cinetico nell’eseguire il movimento, indossa un innovativo ´Weight≠Vestª (WV) molto indicato per esercizi dinamici. Infatti come sovraccarico non usa dei pesi aggiuntivi a volte scomodi e poco pratici (e pericolosi) ma un gel ad alta densit‡ del peso complessivo di 5Kg.

Così sono le esigenze tecniche e fisico-atletiche, frutto dell’attenta analisi dei due modelli di prestazione: quello dello sci alpino (nelle sue varie specialità) e quello dell’atleta. Nella moderna organizzazione dell’allenamento non ci si basa più, solo ed unicamente, sul modello della disciplina praticata, ma anche sulla profonda e corretta analisi del modello prestativo (performance model in anglosassone) del soggetto atleta, soprattutto se giovane. Tutto ciò si traduce nel modulare con molta attenzione esigenze e obiettivi, sia oggettivi (dello sci) che soggettivi (dell’atleta) da perseguire con (sugli sci) e senza (in palestra) scarponi.

Nelle sedute di separazione fisico-atletica, sempre più spesso e non sempre con cognizione di causa, vediamo far eseguire ai più giovani attività da “adulti”, provocando nel mondo tecnico≠scientifico specializzato, molte critiche e controversie in ambito procedurale (e anche clinico). La somministrazione di un carico, cosÏ come la procedura corretta di una esercitazione con sovraccarico, devono essere operazioni molto oculate e gestite da professionisti del settore. Ancor più si necessita di salvaguardare l’integrità fisica del giovane atleta attraverso il controllo e l’uso di mezzi adatti.

Irene e Achille eseguono uno Squat uno “Stacco da terra” (o Deadlift in anglosassone) con bilanciere! Prima di gridare allo scandalo, gli attrezzi utilizzati sono dei pesi e bilancieri, a tutti gli effetti simili a quelli degli atleti olimpici, ma costruiti con materiali tali da pesare pochi chilogrammi cosÏ da essere facilmente gestibili dalla corporeità e motricità di un giovane atleta sciatore.

Negli esercizi illustrati, utilizziamo dei “mezzi”studiati e costruiti scientificamente sulle proprietà psicofisiche dei più giovani, rispettando i parametri di crescita, con le identiche caratteristiche tecniche degli adulti. In questo modo c’è apprendimento e allenamento corretto di un gesto, e perché no… anche il divertimento di imitare, in tutta sicurezza, gli idoli di Coppa del Mondo

Da qui partono i vari metodi da applicare alla metodologia individuata, sempre e in ogni caso indicizzata da un ordine pedagogico-didattico, per ottenere ciò che si desidera ottenere.

Nella foto vediamo eseguire una flesso estensione degli arti inferiori con diversi attrezzi. Irene con un bilanciere adatto alle categorie giovanili esegue lo squat  “spingendo” contemporaneamente all’esterno le cosce (abduzione) trattenute da una fascia elastica morbida (Hip Band), lo stesso esercizio Ë eseguito da Pietro utilizzando il gubbino WV. Pietro nel suo movimento denota nell’errore, l’utilità della Hip Band come mezzo 2correttore”, per indurre a un controllo propriocettivo della posizione degli arti inferiori, gesto tecnico fondamentale nello sci agonistico e che, come si nota, può essere agevolmente appreso ed allenato anche in palestra

Ecco quindi giungere ai mezzi da applicare ai metodi per raggiungere gli obiettivi prefissati. In questo caso parliamo di mezzi materiali, etici e moralmente corretti, per noi e per la nostra estrazione professionale essi sono  gli strumenti scientificamente validi e fruibili, idonei alla preparazione fisico atletica (e/o allenamento funzionale) per lo sci alpino.

Ovviamente per una palestra o uno S.C. è utile (e meno dispendioso), possedere strumenti potenzialmente adatti al maggior numero di utenti e categorie di et‡ e che possano essere utilizzati per più tipologie di esercitazioni ed obiettivi. Nelle due foto vediamo alcuni esempi di utilizzo della panca GHD (Glute Ham Developer – Hamstring Bench & Sissy Squat) estremamente versatile e adattabile a tutti in grado di sviluppare una moltitudine di stimoli motori. Pietro esegue un piegamento degli arti superiori (push-up) in una forma che interessa il controllo sinergico del corpo. Achille (F8) è impegnato nel complesso gesto di controllo motorio, in condizione mono podalica, dai chiari riferimenti ad anomale situazioni tecniche (a voi il compito di identificarle).

Nell’ultimo articolo di Senza Scarponi della scorsa stagione e quest’estate dalle pagine social di SciareMag, abbiamo affrontato l’argomento Under 12 e quindi di quanto sta accadendo nei Baby e Cuccioli… oggi ripartiamo proprio da queste categorie agonistiche più giovani, con un excursus appropriato su quali mezzi e strumenti sono idonei nella preparazione «senza scarponi» dello sci alpino. La versatilità dei mezzi di allenamento È fondamentale per la massima resa di ogni strumento allenante. Di seguito altri due esempi di utilizzo multilaterale, trasversale ed interdisciplinare di attrezzi sport-specifici. Pietro e Achille compiono, sotto l’attenta guida del  “coach”, un’azione motoria che interessa vari schemi motori di base, “trasportando” in coppia un attrezzo studiato per l’alta prestazione. La Low Hex Bar (LHB) è una barra che consente un’elevata libertà di movimento su tutti i piani, adatta ad atleti di et‡ maggiore, ma che trova nella fantasia e necessità cinematico≠motoria dei pi˘ piccoli, un ´suo perché di utilizzo. Nella sequenza Achille, con Irene e Pietro, esprimono una serie di complesse azioni motorie, “giocando” con un GHR  e l’asticella di un ostacolino.

La versatilità dei mezzi di allenamento è fondamentale per la massima resa di ogni strumento allenante. Di seguito altri due esempi di utilizzo multilaterale, trasversale ed interdisciplinare di attrezzi sport-specifici. Pietro e Achille compiono, sotto l’attenta guida del  coach”, un’azione motoria che interessa vari schemi motori di base, “trasportando” in coppia un attrezzo studiato per l’alta prestazione. La Low Hex Bar (LHB) Ë una barra che consente un’elevata libertà di movimento su tutti i piani, adatta ad atleti di et‡ maggiore, ma che trova nella fantasia e necessità cinematico-motoria dei più piccoli, un “suo perché” di utilizzo.

Nella sequenza Achille, con Irene e Pietro, esprimono una serie di complesse azioni motorie, “giocando” con un GHR  e l’asticella di un ostacolino

Nella foto di gruppo, oltre agli Under 12: Achille Salamini (Sci Club Città di Rovereto) e Pietro Pinzino, Irene Massarenti (classe 2010) dello Sci Club Edelweiss troviamo altri atleti e accompagnatori che conosceremo nei prossimi interventi di Senza Scarponi dedicati alla preparazione fisico-atletica e all’allenamento funzionale dello sci alpino. Un particolare ringraziamento agli atleti, genitori e al G.S. Esercito per la collaborazione. Ad Andrea e Niccolò e tutto lo staff Sidea per il supporto tecnico, fotografico e logistico.

ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO DI SCIARE 753 – 15 OTTOBRE 2022


GLI ATTREZZI SIDEA UTILIZZATI IN QUESTO SERVIZIO

GHR – Glute Hamstring AB Roller – Codice 9013/1
Gilet Zavorrato Soft Gel 5 Kg – Codice 1795
Bilanciere Leggero in alluminio 7 kg – Codice 9014/1
Bilanciere Leggero Introduttivo 3,5 kG – Codice 9015/1
Technique Hollow Plates 2,5 kH – Codice 040/25h
Technique Hollow Plates 5 kg – Codice 040/50h
Hip Band – banda in tessuto elastico – Codice 0606
Ghd & Sissy Squat–Hamstring Bench – Codice 9123
Low Hex Bar 25 kg – Codice 012/3

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About the author

Walter Stacco

Walter Stacco nato a S.Pellegrino Terme, per passione del padre G.G.F.F. mette gli sci ai piedi all’età di due anni in quel di Foppolo. Compete nei circuiti giovanili. Inizia ad interessarsi di allenamento a 16 anni come aiuto allenatore di nuoto al termine di una precoce ma soddisfacente carriera agonistica.

Conclude con Lode l’Isef all’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Vince la borsa di studio del Coni - Università de L’Aquila e partecipa all’esclusivo corso biennale (postumo a quello per Maestro dello Sport) di Specializzazione in Tecnica e Pratica Sportiva presso la Scuola dello Sport Coni - Roma concludendo anch’esso con Lode e menzione dopo discussione di tesi sulla preparazione fisico-atletica.

Svolge il Servizio Militare di Leva come Allievo Agente di PS presso la Scuola Alpina di Moena, aggregato al G.S. F.F.O.O. come preparatore atletico dello Sci Alpino e Nordico.
Ottiene qualifiche come tecnico in diverse discipline sportive olimpiche, contemporaneamente si occupa di Fitness come formatore e di benessere psicofisico come Personal Trainer di personaggi famosi nelle più prestigiose Clinical Beauty Farms.

Titolare di cattedra di Scienze Motorie e Sportive ha iniziato ad insegnare e acquisire esperienza pedagogico-didattica, nelle scuole di ogni ordine e grado a partire dal 1981. Docente a.c. all’Università di Pavia, dipende dal Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense. Insegna Teoria, Tecnica e Didattica della Attività Motorie e Sportive e Allenamento Funzionale alla Facoltà di Scienze Motorie.

E’ Docente di Teoria e Metodologia dell’Allenamento e Metodi di Preparazione Fisico-Atletica al Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche dello Sport. Docente al Master Universitario di Iº livello in Educazione Fisica Scolastica. Svolge inoltre attività di ricerca e pubblicazione scientifica. Esperto Nazionale Coni in Preparazione Fisico-Atletica.

Già Metodologo (Sport-Scientist in lingua anglosassone) della Scuola Regionale dello Sport è anche docente nel programma Next del Coni Lombardia. Titolare di rubriche dedicate all’allenamento su prestigiose riviste di settore, allena dal 1978 atleti di alto livello in diverse discipline sportive olimpiche con particolare riguardo alla preparazione fisico-atletica.

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