Tecnica

Senza Scarponi: la nuova “terra di mezzo” dei Children

Senza Scarponi: la nuova “terra di mezzo” dei Childen
La «Terra di Mezzo» è un ambiente geografico creato dall’immaginazione di John Ronald Reuel Tolkien scrittore, filologo, glottoteta, accademico e importante studioso della lingua inglese antica, conosciuto principalmente per essere l’autore di pietre miliari del genere high fantasy, quali Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit e Il Silmarillion di cui tutti noi conosciamo le trasposizioni cinematografiche.

La Terra di Mezzo è il luogo dove si svolgono le vicende della multisaga fantasy, in cui scorrono vicende che fanno parte della tradizione dell’uomo e che, in versione favolistica, raccontano tutte le dinamiche centrali dell’essere vivente.

Un luogo fantastico, quindi, dove la realtà viene miscelata all’immaginazione ma dove tutto è verosimilmente umano. Anche nello Sci Alpino abbiamo una Terra di Mezzo, dove esistono aspettative, ambizioni e tante dinamiche socio-emotive che di immaginario hanno ben poco… se non quel non tanto celato sogno che un giorno arrivi l’agognata notizia, proveniente da via Piranesi, che introduce all’Olimpo «Azzurro» del circo bianco.

Appare evidente quanto Matteo Massarenti, classe 2007 (Children) tesserato S.C. Edelweiss stia procedendo verso il futuro senza staccarsi da quel U12 che (nella foto ritroviamo Achille Salamini – SCC di Rovereto, Irene Massarenti e Pietro Pinzini sulla slitta SC Edelweiss) in termini metodologici non deve essere dimenticato… Si procede verso il futuro ma sulle consapevoli basi del passato

Nella nostra realtà questa Terra di Mezzo che fino a qualche anno fa era situata (a partire dagli Aspiranti) nella macro-categoria Giovani, ai giorni nostri la rileviamo tra i Ragazzi e gli Allievi della macro-categoria «Children». Gli Under 16 (U16 a partire dai 12 anni), appartengono ormai – e non solo nello sci – a quella fascia di età dove si cominciano già a prospettarsi ambiziosi traguardi futuri.

Proseguendo nel dinamico confronto con la macro categoria U12, vediamo un utilissimo mezzo d’allenamento utilizzabile da più fasce d’età. Quelli in foto possono sembrare dei comuni ostacolini, ma non lo sono. Oltre ai poliedrici conetti abbiamo una struttura applicabile che li rende piattaforma ai paletti orizzontali che assurgono a scopo di ostacoli. La struttura applicata, garantisce la possibilità di combinare varie altezze, garantendo inoltre la massima sicurezza in quanto, i paletti, non risultano fissi e al minimo contatto si sganciano dalla struttura. Nella foto 2 dinamica vediamo come Achille compie un percorso di agilità che, nella trasposizione U16 (Foto 3), trova Giulia Pinzini (classe 2008) impegnata in una successione di balzi in quattro direzioni.

In Foto 4, la stessa dinamica vede Matteo Massarenti (classe 2007, anche Lui dello S.C. Edelweiss) mentre utilizza un esclusivo Weight Vest che, diversamente dei soliti pesi, è confezionato con un vestibilissimo e confortevole gel ad alta densità del peso complessivo di 5Kg. Può sembrare poco ma nel corso di esecuzioni rapide a tempo, assolve allo scopo di creare un sicuro e idoneo stimolo allenante per tutte le discipline di sci alpino.

Dove l’allenamento assume forme che fino a qualche anno fa appartenevano solo alle categorie assolute. Ormai, a scanso di eccezioni (che poi fan la regola), gli U16 sono la «Categoria di MEZZO» dove, genitori e Sci Club, si pongono solide domande sul futuro dei propri figli/atleti, organizzando una vita che sia adeguata alle aspettative che ci si pone.

In queste foto vediamo l’utilizzo della innovativa ed esclusiva Low Hex Bar (LHB), particolare bilanciere che consente un’elevata libertà di movimento su tutti i piani, con particolare riferimento alla profondità di affondi ed accosciate, esercitazioni utilissime nella predisposizione fisico-atletica dello sciatore.
Nella Foto 5 vediamo Matteo che esegue una flesso estensione degli arti inferiori che grazie alla particolare struttura della LHB consente una facilità d’uso ed una ampiezza di movimento impossibile con i normali bilancieri olimpici. L’LHB, rispetto a questi, inoltre, permette tutta una serie di esercizi come i citati affondi (Foto 6) qui eseguiti da Giulia o altre tipologie estremamente utili allo sci come gli esempi illustrati da Matteo (Foto 7). La particolarità della LHB pone varie possibilità di utilizzo strettamente correlate con la struttura che varia il proprio baricentro a seconda dell’utilizzo e crea nell’atleta una perfetta consapevolezza dei rapporti di stabilità sui tre piani e assi di movimento: sagittale, frontale e trasversale.

Ormai, lo sappiamo tutti, non si possono auspicare grandi risultati se non ci concentra in modo adeguato e con grande attenzione in questa fatidica Categoria di Mezzo… e a proposito di mezzo, analizziamo alcuni mezzi/strumenti idonei all’allenamento funzionale/preparazione fisico-atletica di quest’età.

Nell’ottimizzazione dell’utilizzo dei materiali idonei alla preparazione fisico-atletica dello sci alpino bisogna tener conto di alcune specifiche che non sono poi cosÏ facilmente interfacciabili tra loro. Esse sono: 1. la praticità d’uso e trasporto in caso di trasferte. 2. La versatilità delle componenti motorie allenate e quindi degli stimoli esercitati. 3. Contenere i costi con l’utilizzo dello stesso attrezzo in tutte le categorie. Uno degli strumenti allenanti che maggiormente corrisponde alle specifiche di cui sopra è sicuramente il Weight Vest già visto e descritto, che può essere anche inteso come attrezzo personale che ogni atleta potrebbe possedere. Il  WV offre molteplici possibilità d’uso, una di queste è raffigurata nell’esecuzione di Giulia (Foto qui sopra) , il cosiddetto “passo del Puffo” dalle vaste implicazioni senso-neuro-motorie.

Nello stesso esercizio vediamo nella foto qui sopra impegnato Matteo sollevare una particolare sacca Flow Bag, nota anche come Water Bag. La FB è composta da due sacche: una sacca esterna, in tessuto, dotata di 5 prese, e una interna in PVC, con valvola nautica, per inserire e togliere l’acqua. » un attrezzo ottimale per l’allenamento funzionale, grazie all’instabilità dovuta al movimento dell’acqua. Acqua che può essere dosata nella quantità e quindi adattabile a vari utilizzi ed età. L’allenamento svolto in questa maniera risulta indispensabile per lo sviluppo della propriocezione e quindi della reattività e della forza generale.
Nelle suggestive foto 10 e 11 vediamo alcuni esercizi, anche ad ampio valore tecnico, eseguiti da Giulia e Matteo che utilizzano sia il WV che la FB

Nella foto qui sopra Matteo esegue un esercizio utilizzato in ambito fitness, preparazione atletica e medicina dello sport, il Nordic Ham Curl è divenuto uno dei movimenti più utilizzati nella prevenzione degli infortuni. Chiamato anche Leg Curl russo, o Curl inverso, si tratta di una semplice flesso-estensione di ginocchio, tuttavia la tensione viene generata non spostando un sovraccarico esterno, ma spostando il proprio corpo nello spazio. Il NHC è un esercizio sempre più utilizzato anche in ambito dello sci alpino per allenare la catena cinetica posteriore degli arti inferiori. In vari studi, i risultati in termini di attivazione muscolare indagata tramite elettromiografia (EMG), il NHC ha superato il leg curl da seduto, gli stacchi a gambe semi tese ed i good morning. Uno dei problemi più grandi nell’esecuzione di questo esercizio è indubbiamente la difficoltà del posizionamento iniziale, o setup. Di fatto, trovare una postazione comoda e sicura in una palestra commerciale, cosi come in homegym, diventa complicato. Questa particolare panca nota come Ghd & Sissy Squat – Hamstring Bench permette di eseguire l’esercizio senza dover caricare alcun bilanciere per stabilizzarsi, ne ricercare un pad abbastanza morbido per non farsi male alle ginocchia.

Anni cronologici che non devono essere visti e allenati con tipologie e metodi tipici dell’età adulta; ma che troppi «pseudo-preparati preparatori/allenatori» utilizzano impiegando la sempre più diffusa metodica del «copia e incolla» applicano agli U16 «carichi» di lavoro/allenamento non opportunamente e scientificamente inquadrati nell’evolversi biologico, strutturale ed ormonale, tipiche di questa delicata fascia di età.

In questa immagine Giulia utilizza la Ghd & Sissy Squat – Hamstring Bench in una particolare forma di esercizio studiato appositamente per lo sci alpino. Si tratta dell’interpretazione tecnica del Romanian Chair Squat, o Squat sulla panca romana. Questo esercizio, divenuto poi famoso (anche erroneamente) come Sissy Squat, stimola e produce una grande tensione contrattile nel quadricipite e al tendine rotuleo senza l’ausilio di sovraccarichi. Per proporre però tale esercitazione, è necessaria molta attenzione nella tecnica esecutiva del movimento che però diventa essenziale in sport come lo sci o lo snowboard. Infatti, la posizione vincolata delle ginocchia è molto simile a quella del Romanian Chair Squat, con la differenza che sulla neve la tensione è molto superiore in quanto tale posizione è raggiunta a altissime velocità o in seguito ad atterraggi e/o cambi di direzione. Per prevenire infortuni al ginocchio, oltre che aumentare la performance, inserire il RCS nel protocollo di allenamento può essere una scelta molto intelligente soprattutto se unito a dinamiche come quella evidenziata nella foto, che però, ribadiamo, necessita di un adeguato approccio pedagogico-didattico e attenta capacità del coach nel proporre tali stimoli allenanti. Qui non basta il copia-incolla ma si necessitano di ampie competenze in merito, soprattutto nell’ambito della somministrazione del carico e del controllo dell’esecuzione. La Ghd & Sissy Squat – Hamstring Bench risulta estremamente comoda per l’immediatezza di utilizzo e la semplicità, oltre che molto stabile e sicura per tutte le tipologie di utenti. Senza Scarponi: la nuova  Senza Scarponi: la nuova  Senza Scarponi: la nuova  Senza Scarponi: la nuova  Senza Scarponi: la nuova  Senza Scarponi: la nuova 

About the author

Walter Stacco

Walter Stacco nato a S.Pellegrino Terme, per passione del padre G.G.F.F. mette gli sci ai piedi all’età di due anni in quel di Foppolo. Compete nei circuiti giovanili. Inizia ad interessarsi di allenamento a 16 anni come aiuto allenatore di nuoto al termine di una precoce ma soddisfacente carriera agonistica.

Conclude con Lode l’Isef all’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Vince la borsa di studio del Coni - Università de L’Aquila e partecipa all’esclusivo corso biennale (postumo a quello per Maestro dello Sport) di Specializzazione in Tecnica e Pratica Sportiva presso la Scuola dello Sport Coni - Roma concludendo anch’esso con Lode e menzione dopo discussione di tesi sulla preparazione fisico-atletica.

Svolge il Servizio Militare di Leva come Allievo Agente di PS presso la Scuola Alpina di Moena, aggregato al G.S. F.F.O.O. come preparatore atletico dello Sci Alpino e Nordico.
Ottiene qualifiche come tecnico in diverse discipline sportive olimpiche, contemporaneamente si occupa di Fitness come formatore e di benessere psicofisico come Personal Trainer di personaggi famosi nelle più prestigiose Clinical Beauty Farms.

Titolare di cattedra di Scienze Motorie e Sportive ha iniziato ad insegnare e acquisire esperienza pedagogico-didattica, nelle scuole di ogni ordine e grado a partire dal 1981. Docente a.c. all’Università di Pavia, dipende dal Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense. Insegna Teoria, Tecnica e Didattica della Attività Motorie e Sportive e Allenamento Funzionale alla Facoltà di Scienze Motorie.

E’ Docente di Teoria e Metodologia dell’Allenamento e Metodi di Preparazione Fisico-Atletica al Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche dello Sport. Docente al Master Universitario di Iº livello in Educazione Fisica Scolastica. Svolge inoltre attività di ricerca e pubblicazione scientifica. Esperto Nazionale Coni in Preparazione Fisico-Atletica.

Già Metodologo (Sport-Scientist in lingua anglosassone) della Scuola Regionale dello Sport è anche docente nel programma Next del Coni Lombardia. Titolare di rubriche dedicate all’allenamento su prestigiose riviste di settore, allena dal 1978 atleti di alto livello in diverse discipline sportive olimpiche con particolare riguardo alla preparazione fisico-atletica.

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