Per completare il percorso della tecnica proposta quest’anno, ecco un video che riassume la nuova progressione dello sci italiano. Ce lo spiega l’Istruttore Nazionale Luigi Tacchini.
Il nuovo testo tecnico in vigore dalla scorsa stagione è incluso nel portale «Formazione e Cultura FISI». dunque in forma digitale.
Un’operazione che per la prima volta ha dato vita a un contenitore che abbraccia in un unico grande spazio le discipline dell’insegnamento degli sport invernali.
Un incentivo per l’interscambio culturale, didattico e metodologico tra i professionisti della montagna e non solo.
Per lo sci alpino la piattaforma ha come obiettivo la diffusione di informazioni attendibili, adeguatamente strutturate e frutto della ricerca combinata dei vari professionisti.
Coloro che hanno sostenuto scientificamente il testo con il proprio autorevole contributo.
Con questo strumento ogni Maestro può organizzare il proprio sapere contribuendo all’incessante ricerca che da sempre contraddistingue la Scuola Italiana Sci.
Questa nuova progressione vede l’allievo e il maestro convergere. Ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità all’interno di un percorso comune e organizzato chiamato lezione. Qui sono poste in luce e focalizzate le aspettative degli appassionati che – con fiducia – si rivolgono ai Maestri di sci Italiani.
La lettura del testo
L’insegnamento dello sci alpino è un sistema complesso che per essere strutturato necessita di processi volti a orientare e a organizzare il sapere in modo fruibile.
Da questa premessa nasce una mappa che ha l’obiettivo di orientare e sollecitare il professionista a strutturare soluzioni. Che cercano di innescare un processo pedagogico-educativo.
Una rete di linee e fermate che conducono da un punto a un altro. Organizzate per macro aree quali sapere, saper fare e saper far fare. Queste rappresentano la vera e propria essenza dell’insegnamento e della formazione. E come tali imprescindibili elementi distintivi del professionista Maestro di Sci.
È rappresentato quindi, un sistema complesso che si traduce in lezione di sci. Ovvero quel «toponimo» dove il maestro e l’allievo si incontrano per generare il momento pedagogico-educativo. Tutto ciò prende la forma di un «patto didattico».
Da un lato il maestro, con le sue conoscenze tecniche, specifiche e di base. Dall’altra l’allievo con le sue caratterizzazioni psicologiche, fisiche e tecniche, che si incontrano nella lezione di sci.
Nella quale i suggerimenti metodologici e il percorso tecnico consentono di allestire i migliori ambienti di apprendimento per soddisfare le esigenze dell’allievo.
Gli esercizi vengono ordinati secondo criteri tassonomici e risultano essere uno degli strumenti più efficaci per il raggiungimento degli obiettivi.
Cenno particolare lo merita il nuovo sistema di classificazione dei livelli tecnici FISI che ritorna alla sua naturale dimensione nazionale unica per tutti.
Un sistema di classificazione intuitivo, oggettivo e veloce, che permetterà di individuare il livello tecnico in funzione delle abilità raggiunte. Metodo che crea un sistema di interscambio di informazioni sovrapponibili, tra le varie Scuole di sci e maestri.
Dopo l’accesso sulla sezione Sci alpino,, ecco come si legge il nuovo testo, partendo dalla pagina che riassume l’archetipo di tutto il testo, ovvero la mappa.
In questa rappresentazione grafica, sono riassunti in un’unica schermata tutti i contenuti e le materie importanti per il professionista.
Entrando, quindi, nella schermata introduttiva del testo, troverete la mappa che guiderà il professionista nell’insegnamento. E farà scoprire la progressione tecnica ai tanti appassionati di sci.
Nella parte di colore rosso sono mostrate tutte le competenze di base, specifiche e tecniche che il maestro di sci deve avere.
Le competenze di base sono quelle inerenti alcuni aspetti legati al mondo professionale. E alle normative di riferimento, all’ambiente montano, alla storia dello sci o al marketing di settore.
Nelle competenze specifiche troviamo il glossario dei termini utilizzati per esprimere alcuni concetti tecnici. Come l’attrezzatura, la psicologia, la fisica applicata, la biomeccanica, il metodo, l’apprendimento, il movimento del corpo umano e la comunicazione.
Nelle competenze tecniche si trova la dimostrazione. Ovvero qual è il modello tecnico di riferimento nei livelli. Questo perché è del tutto evidente che un maestro di sci debba essere in grado di dimostrare i contenuti tecnici.
Nella parte destra troviamo rappresentato con il colore verde l’allievo, con le sue caratterizzazioni fisiche, psicologiche e tecniche appunto.
Al centro, di colore blu è raffigurata la lezione di sci e i livelli tecnici. Essi partono dal principiante assoluto per arrivare all’acquisizione di un livello alto di conoscenze correlato a sciatori quasi professionisti.
La sezione Lezione ha al suo interno approfondimenti relativi alla relazione con l’allievo. Oltre a questo anche il metodo utilizzato, e ancora all’organizzazione della lezione in funzione delle variabili.
La proposta tecnico-didattica inserita nei sette livelli permetterà all’allievo di acquisire le abilità e raggiungere i vari obiettivi tecnici in maniera progressiva. Terrà altresì conto di una nuova metodologia applicata in base alle esigenze dell’allievo al fine di produrre un apprendimento attivo.
I nuovi livelli di classificazione dell’allievo partono da una prima fase di approccio seguita da una progressione dal livello 1 al livello 7. Fino ad arrivare a una area di perfezionamento.
1) Approccio
2) Livello 1 introduttivo
3) Livello 2 Elementare
4) Livello 3 Base
5) Livello 4 Intermedio di base
6) Livello 5 Intermedio
7) Livello 6 Avanzato
8) Livello 7 Sportivo
9) Perfezionamento
I livelli sopra descritti sono attribuiti ai molti appassionati che si rivolgeranno alle scuole sci, attraverso una tessera al fine di certificare per ogni allievo il livello tecnico.