Professione Montagna

Se il buon inverno si vede da novembre…

Non succedeva da anni che abbondanti nevicate novembrine creassero ottime condizioni di partenza come quest’anno. Almeno tra le Alpi…

Da anni il popolo dello sci, che è il primo protagonista del turismo invernale, non trovava un ambiente naturale bianco così incantevole per alimentare e scatenare la sua passione.

Il risultato è stato una quantità di «tutto esaurito» nell’accoglienza  e numeri record agli impianti di risalita per quasi tutte le località.

Almeno tra le Alpi…. Perché tra gli Appennini, invece…


VALERIA GHEZZI  – Presidente ANEF – Funivie Seggiovie San Martino  SpA

«È stato un inizio stagione che io personalmente non vivevo da anni. Se parlo di San Martino di Castrozza, la località dove opero con la mia società, devo andare indietro di almeno quindici anni per ritrovare le stesse condizioni che hanno favorito quest’anno un afflusso record ai nostri impianti con percentuali di crescita a due cifre rispetto al 2018/19 sia per i primi ingressi che per i passaggi.

Le forti nevicate di novembre e l’idea di vivere una montagna  naturalmente e veramente bianca  hanno creato un clima e un’attesa formidabili che si sono tradotti in tanti «tutto esaurito» nelle strutture di accoglienza e  in piste piene di sciatori. 

La neve programmata è ormai uno «strumento» indispensabile per sostenere l’economia del turismo invernale trainata dallo sci ma  la neve naturale che «fa il paesaggio» resta la chiave di volta per  far esplodere appieno quell’entusiasmo e quella passione  capaci di portare  a livelli eccezionali la partecipazione al piacere di una vacanza sulla neve e sugli sci.

Credo di poter dire che per tutto l’arco alpino, dalla Val d’Aosta al Friuli,  il primo scorcio della stagione, quello fondamentale per i bilanci delle società di gestione, sia stato estremamente positivo salvo qualche situazione particolare, salvo per le stazioni al di sotto dei 1800/1700 metri che dopo la  prima, consistente  nevicata hanno dovuto subire la pioggia  che ha eroso  il manto nevoso naturale. 

Soprattutto loro hanno dovuto far ricorso più delle località in alta quota dell’innevamento tecnico ma nel complesso è stata un’ouverture con aperture impianti addirittura anticipate e festività produttive.

Purtroppo sugli Appennini le condizioni di partenza non sono state altrettanto favorevoli, con nevicate scarse seguite da pioggia e vento caldo.

Le stazioni del centro-sud hanno dovuto registrare pesanti  perdite  ma hanno ugualmente combattuto con coraggio per garantire agli appassionati  un minimo di sciabilità sulle loro piste.

Ora bisogna vedere come proseguirà questo inverno partito  così bene almeno sulle Alpi. Dopo le nevicate, verso la fine dell’anno si è avviato un periodo di alta pressione e di siccità che ha richiamato in causa la fondamentale importanza dell’innevamento tecnico.

Sperando nel mantenimento di temperature favorevoli e magari in qualche altra nevicata naturale che gratifichi finalmente anche gli Appennini, è necessario intervenire su percorsi che sono stati fortemente usurati dall’altissima frequentazione cui sono stati sottoposti durante le festività».

FERRUCCIO FOURNIER – Presidente Associazione Valdostana Impianti a Fune

«Con un importante incremento delle giornate sci la stagione nella nostra Regione è partita molto bene.

Dall’inizio della stagione, che ha preso avvio a metà ottobre a Cervinia, al 6 gennaio 2020, la presenza di sciatori è sensibilmente cresciuta rispetto alle passate stagioni invernali, con un incremento percentuale medio del 23%, con conseguenti e analoghe ricadute positive sui fatturati delle aziende.

Seppur con numeri ben diversi rispetto ai comprensori maggiori, risultati importanti sono stati registrati anche nelle stazioni minori, con un incremento medio del 48% dei primi ingressi e del 56% del fatturato, a dimostrazione di quanto le realtà più piccole siano utili al sistema garantendo, in un quadro generale, un importante tassello per quanto riguarda l’offerta turistica regionale.

Ad oggi (10 gennaio n.d.r.), le perfette condizioni delle piste con un innevamento naturale impeccabile accompagnate da giornate soleggiate, fanno ben sperare per il prosieguo della stagione, dove sono attesi importanti eventi tra cui la coppa del Mondo femminile di Discesa libera e di SuperG, in programma, a La Thuile, sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo 2020».

FRANCO TORRETTA – Responsabile impianti MonterosaSki

«Con qualche piccolo, minimo ditinguo riferito alle zone più basse del nostro comprensorio dove si sono verificati episodi di pioggia, possiamo senz’altro dire che quello di quest’anno è stato il miglior inizio di stagione che si ricordi da noi.

Siamo molto contenti, è stato un periodo veramente magico con le condizioni ideali per attirare il grande pubblico degli appassionati con le forti e continue nevicate di novembre che hanno prodotto neve per 4 metri in alta quota e oltre un metro nei paesi di quota maggiore come Gressoney La Trinité, Champoluc.

Con tanta neve, belle giornate di sole per di più con temperature non freddissime è difficile resistere al fascino della montagna bianca e infatti i risultati, in termini di affluenza agli impianti e di incassi, sono stati eccezionali.

Abbiamo potuto aprire tutti gli impianti il 22 di novembre e nel periodo delle feste di fine anno abbiamo fatto registrare un pienone che non si riscontrava da tempo.

Al contrario dell’anno scorso, quest’anno nemmeno il vento ha costituito un fattore di negatività.

E l’abbondante innevamento naturale ha consentito di risparmiare un po’ sul fronte dell’innevamento tecnico che pure avevamo attivato ancora prima delle nevicate naturali.

Paradossalmente quel clima mite che ha contribuito al clima ideale delle giornate di fine anno non ha agevolato la produzione di neve artificiale a cui comunque abbiamo cominciato a ricorrere massicciamente dopo la fine delle feste per mischiarla a quella naturale e produrre un solido fondo che garantisca l’ottima sciabilità delle piste nel prosieguo della stagione».

GIOVANNI BRASSO – Presidente Sestrieres SpA

«Per la Sestrieres SpA il periodo di apertura della stagione invernale 2019/20 ha avuto un’apoteosi con le due gare di Coppa del Mondo femminile del 18/19 gennaio svolte in altrettante stupende giornate di sole, illuminate dalle prestazioni agonistiche di Federica Brignone e Marta Bassino, vissute con una partecipazione di pubblico che ha portato tra le 16 e le 17 mila persone in ognuno dei due giorni al traguardo della Kandahar Giovanni Alberto Agnelli.

Siamo molto contenti, è stata proprio un’apoteosi in tutti i sensi. Dal punto di vista sportivo abbiamo avuto riconoscimenti da tutte le componenti nazionali e internazionali del mondo dell’agonismo, abbiamo lanciato la candidatura di Sestriere per il Mondiali di sci alpino del 2029 con l’ambizione di ripetere la straordinaria esperienza del 1997, abbiamo consolidato il credito della nostra località nel Gotha del Grande Sci.

Dal punto di vista turistico il grande evento ha firmato un’apertura di stagione altrettanto straordinaria, sicuramente tra le migliori degli ultimi anni.

Mi sentirei di dire la migliore in assoluto se l’esperienza non mi consigliasse la prudenza di verificare più avanti se i dati dell’inizio potranno avere il seguito che speriamo.

Grazie alle abbondanti nevicate di novembre abbiamo aperto tutti gli impianti il penultimo giorno di quel mese, con una settimana di anticipo sui programmi.

Ad oggi (20 gennaio ndr) possiamo contabilizzare un 3% in più sugli stagionali e dal 12 al 13% in più sulla clientela settimanale rispetto allo scorso anno. 

Ad oggi il bilancio dei giornalieri fino ad oggi è positivo con un + 12% ma su questo dato occorre la prudenza che dicevo, sottolineando che il trend quest’anno sembra più che positivo ma sapendo anche che ormai gli inverni possono riservare qualsiasi sorpresa.

Per questo, approfittando delle temperature favorevoli, adesso con l’innevamento tecnico stiamo sparnado a manetta per fare più neve possibile.

Abbiamo davanti tutto il resto della stagione e non possiamo permetterci di farci trovare impreparati».

Nel CUNEESE una partenza da incorniciare nonostante il vento

Sulle Alpi di Cuneo, la stagione sciistica ha avuto il via il 7 di dicembre, con una partenza da incorniciare, grazie alle copiose nevicate di novembre.

Una buona dose di ottimismo ha dunque portato alle Festività Natalizie nonostante episodi di pioggia in quota e vento di Föhn: condizioni che, però, non hanno pregiudicato il successo delle vacanze bianche.

Tutte aperte, dunque, le stazioni sciistiche sulle Alpi di Cuneo per il periodo delle festività natalizie, con due settimane di sciate non stop.

Hanno funzionato a pieno regime i due grandi comprensori della Riserva Bianca a Limone Piemonte e del Mondolé Ski con Artesina, Frabosa Soprana e Prato Nevoso, dove si è registrato il tutto esaurito nelle strutture ricettive.

Ottima, in generale, la percentuale di occupazione alberghiera, extra-alberghiera e nelle seconde case per il periodo compreso tra il 21 dicembre 2019 ed il 6 gennaio 2020, con il raggiungimento del 100% di occupazione per la maggior parte delle strutture di montagna in concomitanza con il Capodanno.

La clientela principale si è confermata essere quella francese, monegasca ed italiana, ma non sono mancati sciatori provenienti dal Nord Europa, dalla Scandinavia e dal Regno Unito in particolare.

Molti gli eventi organizzati sulle piste per dare il benvenuto al nuovo anno con boom di presenze: dal Capodanno in Conca di Prato Nevoso alle numerose fiaccolate ed iniziative organizzate sulla neve.

Nella Riserva Bianca di Limone Piemonte, dal 23 al 30 dicembre si è registrato il pieno sulle piste con ben 420 mila passaggi. Anche la stazione sciistica di Prato Nevoso, nel Mondolé Ski, è stata presa d’assalto dai turisti.

I numeri hanno evidenziato, tra fine 2019 ed inizio 2020, cifre record di accessi con un totale (al 7 gennaio 2020) di 83.847 ingressi e di 805.219 passaggi. In netta crescita, qui, anche il Prato Nevoso Village, il parco giochi dedicato ai bambini di ogni età, con cifre da record che hanno sfiorato le 31.264 presenze (al 5 gennaio 2020).

Tra le piccole stazioni, soddisfazione anche a Sangiacomo Cardini Ski per un inizio di stagione agevolato da 60 cm di neve fresca.

Nonostante un’apertura parziale degli impianti, la stazione ha registrato un’affluenza in crescita. All’estremo nord dell’arco alpino cuneese, la stazione sciistica di Crissolo, adagiata sulle pendici del Monviso, ha registrato per il periodo 21 dicembre 2019 – 6 gennaio 5.000 primi ingressi, con un considerevole aumento percentuale rispetto alla passata stagione. 50 cm di neve farinosa a valle e 150 in quota, unitamente al meteo favorevole hanno richiamato grandi e piccini ad un pieno contatto con la natura incontaminata del Re di Pietra, per giornate di divertimento, relax e rinvigorimento fisico e mentale senza eguali.

«I numeri in crescita di questo inizio stagione – commenta Mauro Bernardi, Presidente dell’ATL del Cuneese (l’ente di promozione turistica) – ci riempiono di ottimismo.

Confidiamo in ulteriori nevicate, ma se queste dovessero tardare, le stazioni continueranno a garantire ottimo innevamento sulle piste grazie alle dotazioni di impianti all’avanguardia per l’innevamento artificiale.

Non mancheranno, anche per i prossimi mesi, eventi ed iniziative sulle piste e per l’après-ski: invito tutti a consultare il portale www.cuneoholiday.com per organizzare al meglio la propria vacanza sulle Alpi di Cuneo, dove una giornata sulla neve… vale una stagione!».

In LOMBARDIA un avvio a tutto sci in tutte le valli della  regione

La stagione 2019/2020 si è aperta sicuramente nel migliore dei modi per le località sciistiche dell’arco alpino e, questo certificato dai numeri, della Lombardia: neve, sole, tanta voglia di sciare.

Grazie al sistema in vigore dal 2009 in Regione Lombardia, Anef SkiLombardia può gestire e monitorare i passaggi degli sciatori su tutta la Regione, per tutte le località e, sempre a grazie al progetto OpenPass (il sistema di cui sopra, un protocollo aperto che mette in comunicazione tutti i sistemi di controllo accesso), ha sviluppato il progetto SkipassLombardia per una tessera unica valida in tutta la Regione, sia in modalità stagionale che in PayPerUse per gli sciatori di tutti i giorni.

Le nevicate di fine novembre hanno sicuramente influito sulla volontà dei lombardi e degli amanti della montagna di cimentarsi sulle piste innevate e il bel tempo (e la mancanza di vento che l’anno scorso aveva dato non pochi problemi agli impiantisti) ha fatto il resto, la bellezza delle Montagne di Lombardia è infatti ben nota a tutti.

Nel dettaglio i primi ingressi sono stati quasi del 20% in più rispetto all’anno scorso e in continua crescita negli ultimi due anni; le località più performanti sono state quelle «di prossimità» vicino alle grandi città e Aprica-Livigno-Valmalenco, con buoni aumenti anche a Ponte di Legno e Bormio.

Le località di prossimità sono un vanto della Regione e la vera «palestra» per i neofiti per poi cimentarsi con le montagne e piste più classiche; le iniziative di comunicazione, per le scuole e per le famiglie stanno dando grandi risultati.

In Lombardia, nel 2019, è stato lanciato in tutta la regione il progetto FreeskiUnder16 con alcuni weekend in promozione gratis per gli Under16 residenti in regione, con l’intento di avvicinare i giovani e le famiglie alle località lombarde; grazie alla tessera unica lombarda, Skipasslombardia, tali iniziative sono agili e facilmente gestibili, dando in diretta i risultati di progetti mirati di marketing e comunicazione, in un territorio ampio ed eterogeneo come una intera regione.

Più di 15 mila giovani hanno potuto sciare gratuitamente nei quattro weekend di promozione e i due week end di questo dicembre 2019 hanno fatto registrare un notevole incremento di ragazzi sulle piste.

Regione Lombardia, insieme ad AnefSkiLombardia che raggruppa tutte le località lombarde, sta mettendo in atto varie iniziative per promuovere la Montagna Lombarda e la pratica dello sci anche in vista delle Olimpiadi MilanoCortina2026, che porteranno sicuramente ulteriore slancio al comparto: neve, tanta, sole, poche nuvole, e tanta voglia di montagna e aria aperta sono gli ingredienti che non potranno mancare nei prossimi anni di avvicinamento al grande evento!

Ci auguriamo che la stagione, iniziata veramente in maniera positiva, possa continuare così, dando l’opportunità ai turisti di godere di ottime piste innevate e l’ospitalità tipica della montagna!

DIEGO DE BATTISTA – Presidente Consorzio impianti a Fune Arabba-Marmolada

«La consistente nevicata di fine novembre è stata il preludio di una partenza stagionale assolutamente straordinaria per le nostre società impiantistiche.

I due metri di neve caduti in quota hanno consentito un fondo su cui abbiamo potuto contare anche dopo la conclusione delle Feste di fine anno investendo neanche per la metà sull’innevamento programmato rispetto alle stagioni precedenti.

I tre giorni di caldo e umidità che hanno preceduto il Natale non hanno avuto modo di influire negativamente sulla situazione di un inizio che si può considerare il migliore di sempre, sicuramente il migliore a mia memoria.

Abbiamo potuto aprire i primi impianti a Passo Campolongo il 23 novembre e dal 5 dicembre l’accessibilità dei nostri comprensori è stata totale per impianti e piste.

Anche se una valutazione è limitata all’Epifania, vale a dire a un quarto di attività della stagione, i numeri sono comunque eccezionali rispetto alla stagione precedente con un aumento di passaggi del 23% e di vendite pass di oltre il 20%.

Nel comprensorio della Marmolada in particolare si è riscontrato un aumento dei passaggi del 70%. 

Sono dati che ci confortano nella speranza che il prosieguo della stagione possa continuare con analoghi risultati»

BRUNO FELICETTI – Vicedirettore Funivie Campiglio SpA

«Le copiose nevicate di inizio novembre (oltre 4 metri al Grostè e 1,5 metri in paese) hanno permesso alla SkiArea Campiglio Dolomiti di Brenta e più in particolare a Madonna di Campiglio un inizio di stagione eccezionale con condizioni eccezionali e un paesaggio da favola.

Abbiamo aperto  i primi Impianti e piste, zona Grostè il week end 16-17 novembre e dal week end successivo continuativamente anche la zona del Monte Spinale.

Dal 5 dicembre con l’apertura di Folgarida /Marilleva e Pinzolo la SkiArea Campiglio Dolomiti di Brenta registrava oltre il 90% di piste e impianti aperti con innevamento naturale in quota  completato da quello programmato nelle piste più in basso o più esposte al Sole.

Complessivamente abbiamo prodotto un terzo della neve prodotta la stagione scorsa.

Il calendario ci ha un po’ penalizzato nel periodo di Sant’Ambrogio ma  ci ha regalato delle festività Natalizie da favola con un meteo eccezionale sole cielo sereno temperature non troppo basse e assenza di vento.

Queste condizioni unitamente al paesaggio innevato hanno attratto un numero superiore di clienti che hanno fatto registrare il tutto esaurito a partire dal 22 Dicembre fino all’ 8 gennaio data in cui si è svolta la 3Tre questa stagione spostata dopo le festività e allungando di fatto le vacanze.

Oltre al consueto tutto esaurito negli hotel abbiamo registrato un notevole incremento nelle presenze delle seconde case e appartamenti privati.

All’ 8 gennaio abbiamo registrato un incremento attorno al 15% rispetto alla stagione record dell’anno scorso sia dal punto di vista degli incassi, dei primi ingressi e dei passaggi.

La giornata record è stata il 30 dicembre con oltre 22.000 primi ingressi e 170.000 passaggi in un solo giorno.

Dal 21 dicembre fino all’8 gennaio non siamo mai scesi sotto i 10.000 primi ingressi e i 100.000 passaggi giornalieri con una media di 16-17.000 primi ingressi al giorno.

In questo periodo abbiamo registrato un’alta percentuale di clientela Italiana (oltre l’80%) ma da adesso in poi le percentuali si invertono a favore della clientela straniera presente in gran numero, superiore all’anno scorso, già dalle prime settimane di gennaio, e in tutto il prosieguo della stagione».

DOLOMITI SUPERSKI, numeri straordinari per un bilancio eccezionale

Con la fine delle festività natalizie e di fine anno, sono iniziate le classiche «settimane bianche» sulle Dolomiti.

È questo il periodo caratterizzato da affluenze turistiche più moderate e costi del soggiorno minori grazie alle tariffe di  stagione.

È questo però anche tempo di primi, seppur provvisori, bilanci relativi all’inizio stagione e al periodo di punta che orbita appunto attorno al Natale e al Capodanno.

Per il carosello sciistico più grande al mondo, Dolomiti Superski, questo primo bilancio della stagione invernale 2019-20 è a dire poco eccezionale.

Il periodo che va dall’apertura ufficiale degli impianti di risalita, occorsa il 30 novembre 2019 e il 6 gennaio 2020, festa dell’Epifania, fa segnare un incremento dei passaggi agli impianti del 14%, con i primi ingressi (utenti unici giornalieri) in crescita del 13% nei confronti della stagione scorsa, che già era stata una delle migliori di sempre.

I motivi? «Sicuramente le copiose nevicate di metà novembre hanno fatto notizia e hanno risvegliato in tanta gente la voglia di montagna e di sci», questa l’interpretazione di Thomas Mussner, Direttore Generale di Dolomiti Superski.

È infatti facilmente constatabile, analizzando i dati storici, che le stagioni sciistiche partite con il paesaggio innevato, hanno fatto registrare risultati migliori, per lo meno in termini provvisori alle prime analisi dopo le feste.

E la stagione 2019/20 in corso sembra confermare questo trend. O

ttima è anche la performance dello skipass 6 giorni, uno dei cavalli di battaglia delle zone sciistiche delle Dolomiti, che al 6 gennaio 2020 è cresciuta del 3%, sottolineando e riconfermando che l’ospite tipo delle località in seno a Dolomiti Superski è prevalentemente un «resident guest» e non un visitatore o «mordi e fuggi».

E questo non può che fare bene al tessuto economico-turistico delle valli montane, che dalla marcata stanzialità del turismo traggono maggiori benefici.

Con grande soddisfazione i responsabili di Dolomiti Superski accolgono anche i dati relativi agli skipass stagionali e al nuovo prodotto «Superski Family» alla sua seconda stagione in listino. S

e lo stagionale Dolomiti Superski, che consente all’utente di fruire di tutti i 450 impianti di risalita nelle 12 zone sciistiche dolomitiche, con ben 1.200 km di piste a disposizione, è cresciuto del 7% assieme alla variante combinata «Superski Family», la versione stagionale relativa alle singole valli ha altresì vissuto un aumento del 2,8%.

Ciò dimostra che anche la popolazione locale, i proprietari di seconde case e gli ospiti fedeli (con più uscite durante la stagione) sono tornati a sciare di più, magari anch’essi sull’onda delle nevicate e del paesaggio invernale da favola, che quest’anno la fa da padrone.

Spulciando le statistiche relative agli anni scorsi, Thomas Mussner rileva inoltre, che il 30 dicembre 2019 è stata la giornata di maggior affluenza, con ben 216.000 sciatori distribuiti sulle 12 zone sciistiche – il numero più alto degli ultimi 6 anni!

Dati più che soddisfacenti questi, sia per gli impiantisti delle Dolomiti, che di riflesso anche per tutta la filiera turistico-invernale.

Il meteo impeccabile durante il periodo natalizio ha reso ancora più piacevole l’esperienza in montagna, con temperature miti, cielo terso e tanto sole.

Le giornate di forte vento, con conseguente interruzione del servizio di alcuni impianti di risalita, sono state solo due, mentre altre due hanno reso necessario sconsigliare gli spostamenti verso altre zone sciistiche.

«Dobbiamo essere realistici, in quanto è fisiologico che i dati eccezionali dell’immediato dopo-feste si assestino su livelli più bassi con il prosieguo della stagione», conclude Thomas Mussner mettendo le mani avanti, anche se un inizio scoppiettante come quello della stagione invernale corrente non può che essere di buon auspicio anche per i mesi a venire: meteo permettendo, la stagione sciistica numero 46 di Dolomiti Superski potrebbe entrare negli annali come una delle migliori.

FRIULI VENEZIA GIULIA, una stagione partita «col botto»

La stagione invernale 2019-2020 delle montagne del Friuli Venezia Giulia è partita col botto.

Il polo Sella Nevea-Kanin ha aperto persino in anticipo e i dati relativi alle 2 settimane del periodo natalizio sono in forte crescita rispetto agli ultimi due anni e consolidano il trend dello scorso anno.

Quest’anno la montagna del Friuli Venezia Giulia ha incrementato del 15% il numero di ingressi, segnando in quasi tutti i poli una considerevole crescita anche di passaggi al 10%.

Sorprendenti i dati dei poli di Sella Nevea-Kanin che segna un +90%, dello Zoncolan che registra un +50% e della new entry Sappada che sfiora il +20%.

Nonostante l’inversione termica che ha fortemente condizionato in alcuni poli le aperture stagionali delle prime 3 settimane di dicembre, Piancavallo in primis, i dati del periodo complessivo a oggi restano in crescita.

Da Natale a Capodanno l’apertura è passata dal 70% al 90%.  Gran parte del merito è frutto di una rafforzata strategia di comunicazione intrapresa da PromoTurismoFVG per sensibilizzare i potenziali clienti a sciare in Friuli Venezia Giulia.

Sono state create campagne ad hoc sui principali social network e promozioni durante alcuni eventi regionali (es. la fiera IdeaNatale a Udine con la vendita della gift card) per incentivare le prevendite, che hanno registrato un + 5O% rispetto al 2018. Sono state poi curate maggiormente le attività promozionali in Veneto, Slovenia, Austria e Croazia.

I risultati sono inoltre frutto della capacità dei tecnici di sopperire rapidamente alle conseguenze delle condizioni meteo sfavorevoli, garantendo la preparazione e l’apertura delle piste in tempi record, con estenuanti lavori notturni, come per lo scorso anno.

È alta dunque la soddisfazione di PromoTurismoFVG per l’andamento di questa stagione, i risultati sono infatti benauguranti per il raggiungimento dei macro obiettivi di crescita che si è posta per il prossimo triennio, fra i quali rientrano la valorizzazione delle vocazioni dei singoli poli e lo sviluppo della montagna estiva.

Sella Nevea-Kanin «Extreme» vanta piste in quota tra i 1100 e gli oltre 2100 m. d’altitudine ed è ideale anche per lo sci primaverile.

Sede di eventi di Coppa Europa e FIS, ha un collegamento transfrontaliero che permette di sciare oltre confine e raggiungere con lo stesso skipass la località slovena di Bovec. Tarvisio «No borders» dispone di 25 km di aree sciabili con piste eccellenti come la Di Prampero aperta anche martedì e venerdì sera e offre anche piste per lo sci di fondo nell’Arena Paruzzi e in Val Saisera.

A Forni di Sopra “Famiglia”, il cui tracciato di fondo di 13 km è incluso nel circuito Dolomiti Nordic Ski, è possibile sciare sulla pista più lunga della regione, aperta in parte anche il mercoledì sera per la pratica dello scialpinismo.

Nella vicina Sauris “Natura”, invece ci si può cimentare nello sci alpinismo e muovere i primi passi sulla neve in un contesto naturale affascinante.

Il polo Zoncolan «Bike» è il polo del divertimento in sicurezza e dispone di 22 km di aree sciabili che toccano quota 2 mila.

A Piancavallo «Sport» i 17 km di piste offrono uno snow park, la pista di bordercross e skicross per snowborder e sciatori e una pista dedicata allo scialpinismo.

La new entry Sappada «Tradizioni» assicura divertimento ed emozioni a tutti con i suoi 15 km di piste di sci alpino, i 25 km ad anello con tratti di altissimo livello tecnico per lo sci di fondo e i numerosi tracciati di sci alpinismo.

LUIGI QUATTRINI – Federfuni Emilia Romagna – Cimone Passo del Lupo srl

«Diciamo che più o meno è stata una catastrofe e noi del Cimone dopotutto siamo stati quelli che qualcosa sono riusciti a fare seppur con un decremento di almeno il 35% rispetto all’anno scorso che già non era stato buono.

È successo che a  una buona nevicata di metà novembre che ha messo giù  tra i 40 e gli 80 centimetri di neve è seguito un periodo terribile di pioggia e vento caldo che si è mangiato praticamente tutta la neve caduta dal cielo.

A fine novembre e inizi dicembre quando sulle Alpi nevicava da noi pioveva.

Sparando neve appena possibile siamo riusciti per le Feste di fine anno  ad aprire 8-9 impianti sui 19 che servono il comprensorio del Cimone per dare la disponibilità a sciare su circa 20 dei potenziali 50 0kilometri di percorsi battuti.

Bisogna dire che durante le feste l’affluenza turistica al Cimone è stata buona per l’accoglienza, gli alberghi eccetera ma evidentemente il grosso di questa affluenza era composta da turisti non sciatori. 

Gli impianti di risalita invece sono stati nettamente e pesantemente penalizzati».

ROLANDO GALLI – ANEF Toscana – Abetone Funivie SAF

«Non possiamo dire che per l’Abetone sia stato un inizio facile quello di questa stagione invernale.

Anzi diciamo pure che è stato difficile e quantomai laborioso nonostante le ottime premesse.  Infatti alla nevicata veramente importante di metà novembre è seguita subito la pioggia e poi una una prima sciroccata, eventi che hanno  cominciato a erodere il manto di neve naturale.

Il 15 dicembre abbiamo aperto gli impianti  un po’ alla bell’e meglio ma un’altra violenta sciroccata durata più giorni ci ha tagliato le gambe.

Siamo riusciti a riaprire il giorno di Natale dopo aver sparato neve tecnica durante  3-4 notti provvidenziali e per le feste di Natale siamo riusciti a tenere aperte quasi tutte le piste e a garantire il collegamento con la Val di Luce».

GIANCARLO BARTOLOTTI – Monte Magnola Impianti srl (Ovindoli)

«È andata male, malissimo. Questa sfortunata apertura di stagione ha fatto segnare un 60% in meno di flussi di accesso ai nostri 11 impianti rispetto all’anno scorso  causa di condizioni meteorologiche decisamente sfortunate.

Non ha praticamente nevicato, salvo una irrisoria spruzzata di circa 10 cm tra novembre e dicembre che è stata quasi subito cancellata dalla pioggia e dallo scirocco dei giorni seguenti.

Concentrandoci sulle piste di solito più frequentate, abbiamo sparato neve tecnica tra le 3 e le 7 nelle poche notti con temperature favorevoli. 

Con quella neve sparata abbiamo siamo riusciti ad aprire solo tre dei nostri 11 impianti il 29 dicembre per  servire pochi chilometri di piste».