Il fatturato record di Leitner Group: dagli 873 milioni del 2017 al superamento di 21 milioni della soglia del miliardo con un incremento del 16%.
Lo ha annunciato nei primi giorni di aprile Anton Seeber, presidente del Gruppo altoatesino strutturato su 11 siti produttivi e 65 filiali nel mondo.
È un risultato straordinario per un leader mondiale degli impianti a fune che sta crescendo anche nei mercati dei battipista, dei veicoli cingolati, dell’innevamento tecnico e dell’energia eolica.
Un risultato che premia una politica industriale sensibile al proprio ruolo sociale, fondata sull’intraprendenza della diversificazione, sull’innovazione tecnologica, sulla ricerca e lo sviluppo.
È un risultato storico, un record assoluto.
Per la prima volta nei suoi oltre 130 anni di attività, il fatturato del Gruppo Leitner ha superato la quota del miliardo di Euro. Un traguardo decisamente importante, quello che l’azienda altoatesina di Vipiteno ha festeggiato il 2 aprile insieme ai suoi collaboratori.
A loro, come da tradizione, il presidente del Gruppo, Anton Seeber, ha voluto comunicare in anteprima le cifre dell’esercizio 2018.
Dagli 873 milioni con cui si era chiuso l’esercizio 2017, si è approdati a quota un miliardo e 21 milioni di euro. Un incremento, dunque, del 16% per il gruppo industriale. Che, ricordiamo, è protagonista mondiale nel settore degli impianti a fune (Leitner ropeways e Poma), dei battipista e veicoli cingolati (Prinoth), dell’innevamento programmato (Demaclenko) e dell’energia eolica (Leitwind).
«Possiamo essere orgogliosi di questo risultato – ha dichiarato Anton Seeber che dall’estate 2016 è alla guida del Gruppo – ma al contempo, rimanendo con i piedi saldamente per terra. Mi piace sottolineare che oltre al fatturato vi sono altri fattori che fotografano lo stato di salute e la crescita sostenibile di un’azienda.
Nella relazione di Seeber si evince poi che sono cresciuti, infatti, anche gli investimenti effettuati sul fronte della ricerca e sviluppo (24,4 milioni di euro) e su quello dei beni strumentali (24,8 milioni). Un più anche sul numero dei nostri collaboratori (3.500).
Numeri che si aggiungono a quelli degli 11 siti produttivi, delle 65 filiali e dei 132 centri di assistenza sparsi nei diversi continenti.
Complessivamente a livello di gruppo le attività di gestione, manutenzione e vendita ricambi hanno generato un fatturato che supera i 200 milioni.
A recitare un ruolo di preminenza in quest’ottica gli impianti a fune (nel 2018 circa un centinaio quelli realizzati) con due progetti simbolo. Su tutti la funivia sul Piccolo Cervino, con la stazione a monte a quota 4.000 metri, la più alta d’Europa, poi la prima funivia urbana in funzione a Santo Domingo.
Ma molto altro ancora in giro per il mondo, con un trend verso l’impiego degli impianti a fune nelle città e località turistiche (il 35% del fatturato funiviario).
Senza dimenticare il costante incremento sul versante delle attività di manutenzione e gestione degli impianti funiviari urbani e turistici. Un 2018 da incorniciare ma un 2019, come ha annunciato Martin Leitner, consigliere d’amministrazione responsabile vendite, che promette altrettanti risultati positivi.
Tanti i progetti di prestigio, come quelli che si concretizzeranno a Voss in Norvegia (la prima trifune della Scandinavia) e a Zuhai in Cina, dove sono previste 3 trifuni collegate tra di loro. Poi la sesta linea della funivia urbana di Medellin e l’avvio dei lavori per l’Alpine Crossing, il nuovo collegamento funiviario tra Svizzera e Italia ai piedi del Cervino.
Il record di fatturato leitner è merito anche di Prinoth, in crescita sul versante dei battipista.
Lo ha sottolineato il presidente di Prinoth Werner Amort, ricordando tra l’altro il ruolo da protagonisti in qualità di partner tecnico ai Mondiali di Äre e Seefeld. Percorso che proseguirà con i prossimi Mondiali di Cortina e con le Olimpiadi di Pechino.
Altro settore che giustifica il record di fatturato leitner è quello dei veicoli cingolati multiuso che registra crescita nelle ve dite. Particolarmente apprezzati sul mercato d’Oltreoceano godono di ottima reputazione come anche i macchinari, sempre cingolati, impiegati nella gestione della vegetazione (Germania).
Conferma la propria presenza sul mercato Demaclenko, che con i suoi sistemi di innevamento programmato (oltre 2.000 i generatori neve venduti nel 2018) recita oramai un ruolo da global player. Sul fronte dell’energia eolica da segnalare la partnership intrapresa da Leitwind con E.On. Il colosso tedesco di recente ha portato all’installazione del primo impianto nel nord della Germania.
Questo conferma che per il Gruppo Leitner non è importante solamente parlare di salvaguardia ambientale, bensì portare avanti concrete iniziative in questa direzione.
Fedeli nel tempo
Ecco l’elenco dei «collaboratori anziani» del Gruppo Leitner premiati durante la festa di fine stagione per la loro fedeltà lavorativa nelle aziende della holding di Vipiteno
25 anni
Stefano Centonze, Maximilian Fink, Christian Leitner, Helmuth Markart, Cinzia Mocetti , Lorenz Thaler
30 anni
Siegfried Auer, Ulrich Brunner, Pierluigi Capellaguzzi, Alessandro Garbin, Anton Gschliesser, Roland Hofer, Freddy Larch, Werner Mair, Werner Markart, Marco Meneghelli, Andreas Zingerle
35 anni
Peter Gogl, Markus Kinzner, Hans Maierbrugger, Pietro Ramoser, Günther Steiner, Hartmut Wieser, Peter Wieser
40 anni
Roman Graus, Luigi Antonio Pallua
45 anni
Karl Leitner