Era il 2009 quando Isacco Gilmozzi prende il testimone della ditta Eurogripp dal nonno Cirio Mich e, rimboccandosi le maniche, passa da un primo momento di produzione esterna fino ad arrivare alla produzione interna.
«Con le macchine del nonno, che erano vecchie – ricorda Gilmozzi – non ci volevo mettere mano. Per un paio d’anni ho lavorato con un estrusore esterno, poi ho trovato una macchina d’occasione a Varese e sono partito con la produzione in proprio».
Con un estrusore e una pressa ad iniezione realizza una produzione che per il 90% riguarda pali, reti di delimitazione, segnaletica, pali da slalom e per il 10% «qualcosa, qualche tubo per l’agricoltura».
La produzione interna ha dato modo ad Isacco di migliorare la qualità della produzione potendo analizzarne mano a mano i dettagli e risolverne i problemi con rapidità e competenza, oltre ad un conseguente risparmio economico nel corso del tempo.
Romano, il braccio destro commerciale
Parlando di Eurogripp bisogna parlare anche di Romano Dantone, libero professionista, fassano di Moena, 63 anni («Smettere? Siamo matti? Se posso vado avanti a lavorare fino a cent’anni»), l’uomo che rappresenta sul mercato italiano gran parte del fatturato dell’azienda di Tesero con il solido radicamento commerciale che ha conquistato in decenni di attività soprattutto nel Nord Est («Diciamo da Livigno al Friuli…»).
Nel 2011/12 ha lasciato la Gespi di Sergio Lima per affiancare il giovane Isacco Gilmozzi nella sua altrettanto giovane impresa. È nata una bella amicizia e una collaborazione feconda che sta facendo crescere di anno in anno attività e fatturati con il potenziamento dell’offerta («Dalla produzione prevalente di pali da slalom ci si è sviluppati verso la prevalente produzione di materiali per le piste») e una particolare capacità di adattarsi alle richieste della clientela anche per forniture di medie e piccole quantità («Abbiamo l’elasticità per adattarci a ogni tipo di personalizzazione»).
L’espansione del mercato tra Italia ed estero
Grazie al lavoro artigianale, alla cura per il dettaglio e la scelta di materie prime di qualità il mercato va via via espandendosi anche all’estero fino ad arrivare ad un 60% che si commercia in Italia ed il 40% distribuito all’estero tra cui spiccano la Scandinavia, poi Austria, Francia e Spagna.
Una piccola ma vivace azienda di dimensione artigiana che da vera artigiana lavora con l’imperativo della qualità: «Siamo in tre più la segretaria e due agenti commerciali che si dividono tra i gestori delle skiarea e gli sci club. Fino al 2019 è andata benissimo, cresciuta costantemente del 20% ogni anno fino ad arrivare ad un fatturato di 1 milione 400 mila Euro. Se si pensa che il primo anno avevamo fatto 60 mila Euro non è male..». Certo che no.
Lo sviluppo e la crescita nell’ambito delle protezioni fisse
L’esperienza maturata sul campo e la volontà di proporre un range di prodotti sempre più completo, ha portato la ditta nello specializzarsi piano piano anche nella fornitura di materiale per le protezioni fisse, “Negli ultimi due anni la crescita è stata sostanziale e dobbiamo ringraziare i nostri clienti per la fiducia accordataci” .
Un ringraziamento particolare va a Speikboden, Skiarena Klausberg, Funivie Folgarida Marilleva, Pejo Funivie , Trento Funivie, Gitschberg Jochtal, Turismo Lavarone, Funivie Ciampinoi, Paganella 2001, Funi Piz Bahnen, Funivie Alpe Cermis, Technoalpin Romania e Skiarea Klinovec.