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Vars chiude, dopo 46 anni, il collegamento con Risoul: “Non ci pagano i debiti!”

Vars chiude, dopo 46 anni, il collegamento con Risoul: “Non ci pagano i debiti!”
Siamo soliti dipingere l’unicità francese, fenomenale nel fare sistema, ma questa volta un milione e duecento mila euro mandano tutto alla malora. La nota stazione di Vars, nelle Hautes-Alpes, ha chiuso il collegamento con la “sorella” Risoul, per la prima volta dopo 46 anni! Tutto per un mancato accordo finanziario. Vars, infatti, chiede che la società che gestisce gli impianti di risalita di Risoul paghi il dovuto dal momento che sono davvero tanti gli sciatori che arrivano sulle sue piste del versante di Varsincs, partendo dalla località del versante opposto della montagna.

Dominique Laudré, il sindaco di Vars, che è anche l’amministratore delegato degli impianti di risalita della stazione, è arrivato al punto di dire basta, perché “Prima o poi arriva il momento in cui i debiti bisogna anche pagarli!

Vars negli ultimi anni ha investito 53 milioni di euro per offrire servizi al top ai propri turisti, mentre. Risoul ha scelto di rimanere così com’è da diverse stagioni. “La stragrande maggioranza degli sciatori di Risoul viene quindi a sciare da noi – dice Laudré – e a noi la cosa fa indubbiamente piacere. Risoul però deve contribuire alle spese che dobbiamo inevitabilmente sostenere: elettricità, personale, danni, ecc…“.

Il conto fornito ammonta a 1,2 milioni di euro.

Vars sarebbe anche disposta a rinegoziare, ma chiede di essere pagata almeno fino al 2025. Fino a quando questo non accadrà, le porte rimarranno chiuse!

Le nostre spese sono colossali – continua Dominique Laudré – come faccio a spiegare ai miei 190 uomini che non posso aiutarli a superare l’inflazione, che non posso più pagare l’elettricità che sta aumentando?

Per risolvere la situazione c’è un’unica via: “È facile, basta che Risoul ci mandi un assegno!

Per spiegare agli sciatori che non potranno raggiungere l’altra zona, nelle stazioni e sui crinali verranno fornite molte informazioni. Così chi acquista lo skipass a Risoul sa che per sciare a Vars dovrà comprarne un altro! Stessa cosa per chi parte da Vars per avvedere alle piste di Risoul e tornare indietro.

Christian André, direttore della società di gestione delle attività turistiche Risoul, si difende così. “Nessuno ci guadagna in questa situazione ed è un vero disastro nella storia dello sviluppo di queste due stazioni. Ma andremo avanti con le trattative per trovare un accordo“.  L’associazione dei commercianti di Risoul teme perdite dal 15 al 30% del fatturato. Si è mobilitata contro questa situazione ma per ora senza ottenere alcun risultato.
L’abbonamento giornaliero rimane invariato a Vars: 47,50 euro. Viene ribassato di sei euro su Risoul dove ci sono meno piste. 65 piste a Vars, ovvero 110 chilometri, e 44 piste a Risoul. Vars chiude dopo 46

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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