Martedì 1° marzo esce in edicola il numero che festeggia i 50 anni di Sciare. Un numero storico, unico, da collezione. Un numero senza tempo… da tenere lì e da sorseggiare ogni tanto come un distillato delle grandi occasioni. Un numero che non ha il piglio della rivista, perché raccontare la storia di Sciare e quindi dello sci, degli ultimi 50 anni, significa scrivere un piccolo ma intenso romanzo. Ecco perché p da prendere a piccole dosi. Oggi leggo la storia di killy e Schranz, domani quella di Gustavo e Stenmark. Poi un’occhiatina all’evoluzione dell’attrezzatura, dagli scarponi in cuoio all’avvento della plastica; dai primi sci fibrometal a quelli della new generation carving. Poi tocca ancora alle favole. Come quella di Tomba e della Compagnoni, di Maier, di Annemarie, dei gemelli Mahre e, pur non di sangue, dei gemelli Aamodt e Kjus. E tutti gli altri super campioni, azzurri naturalmente compresi, fino ad arrivare a Shiffrin e Kristoffersen. La “Industry Gallery” vede la presenza delle aziende dell’attrezzo, della moda e dell’extra sttore raccontare la loro storia attraverso le pagine pubblicitarie pubblicate nel corso degli anni. Bell e curioso vedere il messaggio di comunicazione di un tempo rispetto a quell di oggi, immagini comprese.
Un numero che ogni appassionato dovrebbe tenere nella sua libreria.
Per l’occasione l’editore ha programmato un aumento di tiratura che è di 35.000 copie. Ma siamo certi andrà presto esaurito, così abbiamo tenuto una scorta per consentire l’acquisto anche da noi direttamente (ordinala su sciaremag.it nello shopping a partire da lunedì 29 febbraio) e vedersela recapitare a casa (stesso prezzo con 2 euro di spedizione, quindi a 7 euro).
In alternstiva c’è la versione digitale per PC o in versione App per iPad. Ma se volete un consiglio spassionato, la carta non ha rivali, soprattutto per questo numero.
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