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Tristezza e dolore in casa Brignone, è mancata la tifosa numero 1 di Fede

Tristezza e dolore in casa Brignone, è mancata la tifosa numero 1 di Fede. Avrebbe compiuto 94 anni il prossimo 2 febbraio ma la Signora Adriana, la super nonna di Federica e Davide Brignone, nonché mamma di Ninna ha deciso che era giunta l’ora di raggiungere il suo beneamato Franco che l’aspettava dal febbraio scorso.

Ecco forse da quel giorno le cose sono cambiate. Le forze per rimanere in piedi non le mancavano ma la testa era altrove, in un mondo che solo lei poteva comprendere. Chi cercava di entrarci riceveva un sorriso. Perché là dentro c’era sempre quella Nonna Adriana che dinnanzi alla tivù non si perdeva mai una gara della sua Fede.

E l’ammirava con una certa competenza. I punti di riferimento per capire se la nipotina poteva vincere erano Marta Bassino, Petra Vlhova e Mikaela Shiffrin. Se il loro tempo risultava superiore, il gioco era fatto, perché le ha sempre considerate atlete in grado di spuntarla dall’alto di una classe unica.

Nonna Adriana e la figlia Ninna sulle tribune di Crans Montana nel 2020

L’ultima volta che nonna Adriana ha visto la sua Fede dal parterre è avvenuto a Crans Montana il 23 febbraio del 2020, giorno in cui Federica vinse la combinata. Tornò a casa con un dolore bestiale al collo, perché Ninna era vicino a lei e nel brivido di quello slalom sussultava ad ogni porta come una forsennata attaccandosi a lei.

Una volta ci confessò di avere un debole anche per Paris e si arrabbiò quando fu spedita a dormire durante le Olimpiadi di Pechino. Domme concluse al sesto posto ma se avesse vinto una medaglia sarebbe venuta giù la casa.

Ninna, nonna Adriana e Fede in un’immagine del 2017

Quello che Nonna Adriana ammirava di più di Federica era il sorriso.

Non solo sugli sci. Quando Fede durante l’inverno trovava uno spazietto per poterla abbracciare se le davano di santa ragione a Burraco. Chi perdeva doveva sorridere. E solo Nonna Adriana riusciva a far sorridere Federica in caso di sconfitta.

Tra lei, Ninna e Fede c’è stato sempre un filo che le teneva unite al di là dell’amore familiare. E non c’è mai stata gara senza che la nostra campionessa non si prendesse la briga di telefonarle per raccontarle come fosse andata. La comunicazione, indipendentemente dal risultato, terminava sempre allo stesso modo: “Bella la mia Fede”.

Nonna Adriana osserva compiaciuta un cartellone eretto dal fan club Federica Brignone Tristezza e dolore in casa Brignone Tristezza e dolore in casa Brignone

Nonna Adriana se n’è andata questa mattina in una casa di risposo che l’ospitava in Val Formazza. Con l’ultimo respiro ha sorriso!

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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