Svelato l’arcano Mowinckel: soletta pulita, tutta colpa di uno strumento per la sciolinatura
La notizia della squalifica dopo la prima manche del gigante di Sölden della norvegese Ragnhild Mowinckel ha lasciato tutti basiti. E tutti a chiedersi come fosse possibile potesse accadere a una delle atlete top. Da quest’anno la Fis ha bandito l’utilizzo di sciolina al fluoro e per far rispettare tale norma ha messo in campo rigidi controlli.
Lo stesso team non è riuscito a comprendere come fosse possibile. Alcuni giorni sono però riusciti a far luce sull’accaduto. La Head, assieme alla Fis e alla federazione Norvegese hanno sottoposto gli attrezzi utilizzati a ulteriori test e si è scoperto che la causa dell’aumento del livello du fluoro è stato uno strumento per la sciolinatura utilizzato per preparare gli sci.
La sciolina applicata sugli sci è stata testata dalla FIS che ha confermato che questa cera non conteneva fluoro.
Ecco allora, il commento del direttore del reparto Racing Rainer Salzgeber:
“Siamo sollevati di aver scoperto insieme la causa del superamento dei limiti di fluoro e ora abbiamo un’idea sicuramente migliore su ciò cui dovremo prestare attenzione nella preparazione degli sci in futuro.
Detto questo, dobbiamo continuare a lavorare insieme con tutte le parti interessate nell’ottimizzazione del metodo di misurazione del fluoro. È importante che i risultati vengano diagnosticati correttamente in modo che nessun atleta venga squalificato ingiustamente.
“Ciò che è importante per noi è che tutti i test e le analisi abbiano chiaramente confermato che non abbiamo utilizzato cera contenente fluoro. È altrettanto importante sottolineare cone Ragnhild Mowinckel non abbia alcuna colpa in questa faccenda: l’atleta riceve gli sci già preparati da noi prima della partenza della gara.
Né lei come atleta professionista, né noi come azienda di sci, consentiremmo intenzionalmente una preparazione non autorizzata degli sci a rischio di squalifica” ha concluso Rainer. Svelato l’arcano Mowinckel soletta
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