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SuperG Crans, è il turno di Brignone, terza nel capolavoro di Gut-Behrami che ritrova il sorriso

Nel superG di Crans Montana è il turno di Federica Brignone che è terza nel capolavoro di Lara Gut-Behrami che ritrova il sorriso, nettamente davanti anche a Tamara Tippler.

Anche se la fuoriclasse elvetica oggi era davvero imbattibile il risultato delle Azzurre avrebbe potuto essere migliore se due totali amnesie non avesse colto Sofia Goggia, lanciata al secondo posto ed Elena Curtoni, comunque già in ritardo, ma tempo da prime dieci. Hanno entrambe sbagliato la linea sul salto finale. Una a destra, l’altra a sinistra, traguardo saltato!

Lara Gut invece, come detto, non ha sbagliato una virgola e lo dimostra il grande distacco che ha dato a Tamara che ha chiuso a 93/100 dalla leader, nove prima di Federica.

Così la Coppa del Mondo ha, dunque, ufficialmente, una protagonista in più. Non che prima fosse una comparsa, ma a Crans Lara è decisamente rinata e tornata quella che difficilmente scendeva dal podio.

E dire che non sta bene. Il dolore lo avverte alla schiena ma è un riflesso di un problema nella zona dello stomaco che però i dottori non sono ancora riusciti a capire. Per fortuna in pista non soffre, dunque riesce a sciare libera.

Federica Brignone anche oggi ha sciato molto bene. Ha tuttavia saputo fare la differenza soltanto in 4 curve al minuto di gara. “Non mi sono fidata a spingere fino in fondo in tutti i passaggi – ha detto al traguardo – anche perché non avevo riferimenti dalle atlete scese prima di me“.

Quelle quattro curve, però, le ha tirate con una precisione di linea incredibile, mentre nel tratto precedente ha inspiegabilmente lasciato diversi decimi pur senza errori evidenti. E anche negli ultimi 5 passaggi ha lasciato qualcosina.
In ritardo, oggi, Laura Pirovano che non ha commesso errori particolari ma è rimasta troppo agganciata agli spigoli, invece di ricercare maggiore velocità

Ma è una belle Fede!

Fatale invece l’errore commesso da Marta Bassino sul salto, preso troppo a sinistra. Per non sbattere contro la porta dopo essere atterrata lunga, ha dovuto correggere la direzione con una frenata che ha poi pagato fino al traguardo.

Peccato perché nel primo tratto era andata ancora meglio di Lara Gut. 1″41 il suo ritardo che le vale, comunque, l’ottavo posto. Ma meglio di lei ha fatto Francesca Marsaglia. Che ha tremato, così come le prime tre perché l’austriaca Christine Scheyer, col 33 stava andando a vincere. Poi ha perso tutto nell’ulto tratto finendo al quinto posto a +1″13

Ed è bellissimo vedere anche lei finalmente protagonista. Quarta posizione che non è podio per soli 4 centesimi.

È la Franci che quando si affida alle sue prerogative tecniche diventa fortissima.
Fuori alcune big: Petra Vlhova, Ester Ledecka, Stephanie Venier, Wendy Holdener. Nel SuperG di Crans

LA CLASSIFICA

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).