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Stelvio Azzurro, parlano Brignone, Goggia, innerhofer e Moioli

A dieci giorni dall’inizio del raduno delle Nazionali nel progrmma “Stelvio Azzurro”, parlano Federica Brignone, Sofia Goggia, Christof Innerhofer e Michela Moioli. Dopo le prime curve è già tempo di un piccolo ma importante bilancio.

Le giornate di addestramento sono trascorse fra ciuffetti e pali nani, qualche porta di gigante e di slalom. Presenti tutte le squadre di Coppa del mondo femminile e i velocisti uomini. Presente anche la prima quota di atleti dello snowboard, mentre sono in arrivo slalom gigantisti, fondisti e skicrosser.

I programmi proseguono nonostante l’arrivo del brutto tempo abbia in parte limitato il lavoro delle ultime giornate.

Abbiamo raggiunto gli Azzurri, tutti alloggiati al Livrio, in una giornata non fortunatissima, con neve e nebbia, per sentire come sta procedendo il lavoro.

Richiestissima dai media Federica Brignone, che ancora non aveva avuto l’opportunità di raccontarsi, dai giorni della brusca fine della Coppa del mondo.

L’emozione di rimettere gli sci è sempre grande, ma l’occasione di poter lavorare così, con un ghiacciaio a disposizione, è una bellissima opportunità. Siamo stati un po’ sfortunati con il meteo, ma siamo riusciti a fare un ottimo lavoro.

SKI WORLD CUP 2019/2020- Ninna Quario, Federica Brignone vincitrice della Coppa del mondo generale e il fratello Davide. Val ferret, Italia, 6-05-2020 photo:Alessandro Trovati/Pentaphoto.

Vorrei riuscire a festeggiare davvero con il mio fan club e con il mio paese e poi andare al mare un po’.

La mia carriera è ancora in crescita: sono cresciuta negli ultimi anni, ho raggiunto l’obiettivo che sognavo da sempre, ma credo di avere ancora tanto da dare a questo sport e quindi voglio continuare a giocare le mie carte al meglio“.

Al rientro anche Sofia Goggia. “Non è stato un periodo facile, tra infortunio e Covid. Ma ora sto bene. Secondo me aver riservato lo Stelvio alla FISI è stata un’ottima cosa perché permette a tutti noi di ritrovare il massimo del feeling con tutta calma. Quello che voglio per la prossima stagione è tornare a sciare bene e riuscire ad avere le migliori sensazioni in gara“.

“Sono molto contento di essere allo Stelvio, potendo sfruttare questa opportunità che ci ha dato il nostro Presidente e che personalmente apprezzo molto – ha detto Christof Innerhofer -. Ora intendo sfruttare questo periodo al massimo.

SKI WORLD CUP 2019/2020. Val Gardena, 20/12/2019, Christof Innerhofer (ITA), Photo Gabriele Facciotti/Pentaphoto

La primavera è stata molto diversa da quella degli altri anni, ma io rimango fiducioso: spero che anche questo virus, come tutti gli altri in passato, prima arriva, poi si modifica e poi sparisce. Spero che sia così, perché tutti abbiamo bisogno di un ritorno alla normalità”.

Michela Moioli rappresentava gli atleti dello snowboardcross. “Di certo non mi basta avere vinto tre Coppe del mondo, penso di avere ancora tanto da dare a questo sport, a partire dai Mondiali e poi alle Olimpiadi fino a Milano-Cortina 2026. In realtà la mia preparazione non si è mai interrotta: e ora stiamo facendo un bel lavoro qui allo Stelvio. Continuerò a lavorare sodo perché voglio ritrovarmi all’inizio della prossima stagione nelle migliori condizioni per poter inseguire traguardi importanti“.

FIS Snowboard Cross World Cup 2019 /2020. (C) Michela Moioli (ITA) first place in Cervinia 21/12/2019. Pier Marco Tacca/ Pentaphoto

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).