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Squadra “C” maschile: la panoramica di Max Blardone

Squadra “C” maschile: la panoramica di Max Blardone.
Abbiamo chiesto a Massimiliano Blardone di farci una panoramica generale, atleta per atleta, dopo il lavoro estivo. Max è entrato a far parte del quadro tecnico della nazionale nel 2019, inizialmente come “motivatore”. Nella “C” governata da Max Carca  lavora in pista assieme ad Andrea Truddaiu e Stefano Canavese. Marco Gullino è il preparatore atletico, Stefano Trilli lo skiman.


Manuel Ploner (GS Fiamme Gialle)  6 marzo 2001
Dopo le prime due stagioni in squadra C in difficoltà a causa degli infortuni (schiena, spalla), questa è la prima vera estate che riesce a fare ad alto regime.

È ulteriormente cresciuto fisicamente e si vede anche sulla neve che lo sci risponde diversamente. Lui è slalomista ma lo stiamo tirando fuori bene anche in gigante.


Edoardo Saracco (CS Carabinieri) 23 febbraio 2003
Il suo potenziale tecnico ha convinto la federazione a investire su di lui, nonostante sia ancora così giovane. Ebbene è riuscito a seguire lo stesso programma di lavoro di quelli più grandi. Ha risposto molto bene soprattutto sul piano fisico. L’autunno sarà fondamentale per lui dal momento che dovrebbe venir fuori il grande carico fatto in estate sia fisico che sugli sci.

Tra l’altro è bravo sia in slalom che in gigante e riesce a esprimere una sciata già abbastanza matura. Generalmente gli atleti di 18 anni sono molto più indietro e questo significa che ha una dote naturale. Poi, sia inteso, qualche punto debole ce l’ha anche lui. lavoreremo su questo.


Corrado Barbera (Fiamme Gialle) 14 novembre 2002
Purtroppo a giugno ha avuto una distorsione al ginocchio e sta rientrando piano piano. È uno sciatore molto istintivo. Sa mettere i piedi dove altri non riescono per cui sa fare velocità.

Deve però ripartire da quel mese e mezzo di stop, quindi gli mancano 40 giorni di carico atletico. Anche se a Saas Fee, a fine settembre, l’ho visto già abbastanza bene. Se tutto procederà a dovere lo vedremo più brillante da metà dicembre.


Marco Abruzzese (Fiamme Oro Moena) 18 agosto 2002
È sicuramente un velocista ma abbiamo lavorato molto anche nelle discipline tecniche in estate e devo dire che ha risposto molto bene, sistemando diverse imperfezioni.

Il discesista moderno non è più solo quello che ha pelo e che sa far scorrere gli sci. Se non sai fare le curve, ciao! Questo lui lo ha capito subito e si è messo sotto a lavorare con grande intensità. Fisicamente poi è preparatissimo.


Benjamin Alliod (CS Esercito) 24 gennaio 2000
Fisicamente è una spanna sopra a tutti. Abbiamo lavorato tanto sulla posizione sugli sci per eliminare alcune lacune. Piccole cose ma che possono produrre distacchi elevati.

Lui è entrato in squadra con il GP velocità, quindi è senz’altro portato per discesa e superG. Se però chiudo un attimo gli occhi e lo proietto nel lungo termine, in Coppa del mondo può comodamente portare avanti le quattro discipline.


Gianlorenzo Di Paolo (GS Fiamme Gialle) 30 marzo 2001
Più slalomista che gigantista, anche se i suoi tempismi di curva tra le porte larghe sono molto interessanti. A volte eccede con le inclinazioni, ma è qui per questo, per eliminare le macchioline tecniche.


E la sua crescita è molto rapida perché è bravo a cogliere subito il nocciolo della questione.


Lorenzo Thomas Bini (CS Carabinieri) 27 giugno 2002
È un gran bel gigantista, ma lo stiamo forgiando anche come slalomista perché i numeri li può avere.


Un ragazzo ben strutturato fisicamente e molto tranquillo ed equilibrato. Forse troppo, infatti gli sto particolarmente addosso per stimolare la sua carica emotiva. Intendiamoci, non è che dorma, ma so che può tirare fuori ancora più aggressività, altrimenti non insisterei così.


Simon Talacci (CS Esercito) 3 gennaio 2001
L’ho sempre considerato bravo nelle discipline tecniche anche se ha fatto la medaglia ai Mondiali Junior in discesa. Questo è accaduto perché è un atleta più da gara che da allenamento.


Quando scatta il cronometro ufficiale gli parte una marcia in più. Non ha la scorrevolezza innata come i discesisti puri, ma rende bene lo stesso perché ha un gran coraggio e sfrutta il suo elevato tasso tecnico. Nei mesi estivi è riuscito a correggersi molto anche in gigante. E ti dirò, non è male anche in slalom.


Alessandro Pizio (CS Carabinieri) 10 gennaio 2001
Sta recuperando dall’infortunio del 22 gennaio quando si procurò la frattura esposta biossea alla tibia. Il 20 luglio gli hanno tolto le placche e messo il chiodo! Ha iniziato a lavorare più che altro sul piano motivazionale. La cosa che mi ha fatto un piacere immenso è il calore che gli ha trasmesso il gruppo.


Gli sono stati tutti molto vicino e questo voglio rimarcarlo perché non è così usuale. Anche lo staff va molto fiero di questo. Raggiungerà il gruppo a dicembre e strada facendo vedremo quello che riuscirà a fare. Ma non c’è fretta, da certe botte non ci si riprende con uno schiocco di dita. Siccome è un ottimo sciatore deve solo cercare la pazienza necessaria senza alcuno stress di risultati.


Riccardo Allegrini (CS Carabinieri) 19 gennaio 2000
Ha fatto una grande estate finalmente! Quante ne ha passate! Psicologicamente lo vedo proprio cambiato. Dagli infortuni gravi come un legamento che si strappa (due volte!) si guarisce fisicamente senza problemi, ma c’è il rischio che qualche segno rimanga nella testa.


Per cui alcuni errori sono determinati da blocchi inconsci. Mi sembra che Riccardo li abbia quasi del tutto eliminati e poiché fisicamente è super strutturato e la tecnica non gli manca, il suo futuro dipende da questo fattore. Squadra “C” maschile Blardone

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).