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Soldeu e Narvik sfidano la Val Gardena per i Mondiali ’29. Senoner: “Puntiamo sull’effetto sportivo”

Soldeu e Narvik sfidano la Val Gardena per i Mondiali ’29. Senoner: “Puntiamo sull’effetto sportivo”
Non sarà una passeggiata ma questo lo si sapeva: Soldeu e Narvik sono assieme alla Val Gardena, le candidate a ospitare i Mondiali di sci alpino del 2029. Dunque, due località toste, soprattuto Soldeu, località che ha ospitato le finali di Coppa del Mondo nel marzo scorso occasione nella quale ha dimostrato un’ottima organizzazione e belle piste. Narvik si è distinta per i Mondiali Junior 2022 e le finali di Coppa Europa di quest’anno.

La Val Gardena ha già ospitato i Mondiali nel 1970, al contrario di Soldeu e Narvik, che sono alla seconda candidatura. Anche questo ultimo fattore potrebbe avere il suo peso.

Allora ecco la valutazione di Rainer Senoner, portabandiera del Comitato che porta avanti la candidatura.

Chi temete di più, Soldeu o Narvik?
Per prima cosa sono uno sportivo dentro e fuori, per cui non posso nemmeno ipotizzare se c’è una località favorita o una migliore dell’altra. Ognuna ha le proprie caratteristiche, know how e potenzialità, dunque rispettiamo le candidature sia di Soldeu che di Narvik Sarà il consiglio Fis a valutare ogni aspetto e a decidere.

Allora mettiamola così, perché la Fis dovrebbe scegliere la Val Gardena?
Potrei dirti perché siamo esperti, abbiamo una storia importante, piste meravigliose, ma il nostro punto di forza credo sia un altro. Siamo un comitato molto sportivo. A dicembre abbiamo compiuto 100 gare di Coppa del Mondo, negli ultimi 10 anni abbiamo organizzato più di 100 gare di velocità a livello giovanile. Quindi in tempi non sospetti, quando la nostra candidatura non era nemmeno un’idea. Senza contare poi, che lo sci club Gardena è sempre in cima alle classifiche nazionali. Questo significa che noi facciamo tutto questo unicamente per amore dello sport, non c’è alcun tipo di business dietro o interessi particolari. Alla fin fine anche lo stesso Comitato è ospite della Valle.

La storia non ha alcun peso?
Certo che ce l’ha, ma è un elemento che sottolinea quello che ho appena detto. Devo fare l’elenco degli atleti della nostra valle che hanno saputo distinguersi in ambito internazionale? 

La candidatura di un Mondiale dà anche il via libera per realizzare nuove strutture…
Invece, guarda un po’, noi abbiamo già tutto, ma anche in questo caso non si tratta di pura e fortunata combinazione. Qui ogni stagione ci rinnoviamo a livello di piste, impianti, strutture ricettive. Un processo che dura praticamente da sempre. Quello che ci sarebbe da fare si può paragonare a una ristrutturazione ordinaria non straordinaria. Per farti capire, un conto è ridipingere un muro, altro conto è costruirlo! Ma come dicevo prima in Gardena questo è un processo che viene fatto ogni stagione, indipendentemente dal Mondiale o dalla Coppa del Mondo. 

A proposito di piste, per le gare di velocità ci sarebbe ovviamente la Saslong, ma per le prove tecniche?
Hai presente la pista dove si allenano le squadre in vista della Saslong? Ecco, dal Ciampinoi verso Selva ci sono lunghezze e dislivelli ideali per slalom, gigante e parallelo. Te l’ho detto, c’è già tutto! Figurati che stiamo parlando della stessa pista che ospitò il gigante ai Mondiali del 1970. Quindi ci sarebbero due traguardi come a Courchevel e Meribel con la differenza che sono entrambi a Selva. Più comodo di così!

Ti sei fatto un’idea su che cosa peserà di più la decisione della Fis?
Sono tanti i punti. La capacità organizzativa del Comitato, la sostenibilità, le strutture presenti. Ecco, se vuoi quest’ultimo punto è abbastanza rilevante: se non devi costruire strutture ricettive, tagliare alberi per costruire o adattare piste, con relativi movimenti di terra, cambiare o tirar sù ex novo impianti e fare troppo uso di mezzi per gli spostamenti, sicuramente va tutto a tuo favore.

Serve anche un certo peso politico…
Certo, come in tutte le candidature sportive. Puoi anche essere perfetto ma se in ambito internazionale non conti niente tutto diventa piò difficile. Indubbiamente questo gioca a nostro favore perché il peso che ha Flavio Roda cin Fis e l’hanno ben poche federazioni. Basta considerare anche un unico dato: il numero di gare che organizza l’Italia ogni stagione, compresi tutti i recuperi che molto spesso finiscono sulle nevi del nostro Paese. E non parlo soltanto di Coppa del Mondo. L’Italia è indubbiamente la nazione che ospita più gare Fis in assoluto. 

Dall’ufficialità della candidatura del febbraio 2021 a oggi cos’è cambiato in Val Gardena?
È sempre più forte la nostra motivazione il che, ti assicuro, sembrerebbe impossibile perché quando abbiamo deciso di partire eravamo già delle mole tirate al massimo! Più si avvicina l’evento, più questa carica emotive diventa coinvolgente, anche presso chi magari aveva preso la questione senza badarci troppo. Ora è un sogno cui l’intera valle crede fermamente.

La Fis ha annunciato anche le candidature dei Mondiali di sci nordico e di volo. Per il fondo c’è solo la candidatura di Lahti in Finlandia che ha “già dato” per ben sette volte, l’ultima nel 2017). Solo Planica per la rassegna iridata di volo.

Il prossimo step si giocherà al 55esimo Congresso Fis di Reykjavik, in Islanda, nel maggio del 2024. Il Consiglio FIS sarà poi chiamato a eleggere le sedi delle rassegne iridate per il 2028 e 2029. Soldeu Narvik Gardena Mondiali

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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