Sölden, tocca agli uomini, De Aliprandini il nostro alfiere parte per primo!
Dopo la prova non proprio felice delle ragazze, sugli uomini pesa un pelo di responsabilità in più. Farci tornare il sorriso, anche se non è il caso di farne un dramma (per ora). Una gara può anche andar male, anche se non siamo più abituati a non vedere un bandierina tricolore nella top ten. Luca De Liprandini partirà col pettorale numero 1. Non per niente è senza dubbio il gigantista più forte che abbiamo, al di là della strepitosa medaglia d’argento conquistata ai Mondiali di Cortina.
Luca dice questo: “Soelden è un gara molto difficile, in cui non mi sono posto mai grandi obiettivi. Dovrò sicuramente cercare di partire bene, sciare bene, non sbagliare e penso che finire in top 5 sarebbe un buon risultato. Mi sento abbastanza bene, anche se magari nelle ultime settimane non è andata proprio come previsto. La scorsa settimana ho avuto una piccola contrattura qui a Soelden, che sta migliorando. Non mi faccio sicuramente abbattere, conscio che gli allenamenti sono una cosa mentre la gara un’altra”.
Col numero 23 scenderà Giovanni Borsotti: “Tante emozioni come sempre, visto che passiamo dal ghiacciaio estivo a quello autunnale. Sappiamo che questa è una gara sempre un po’ a sé che arriva molto velocemente ed ha una tensione diversa dalle altre gare. Abbiamo fatto bene in allenamento anche se non abbiamo potuto ancora provare la pista ma le ragazze ci han detto che è stata preparata molto bene come l’anno scorso. Dovremo attaccarla a tutta e dare il massimo. Sono tranquillo, so di essermi preparato bene e cerco di divertirmi visto che sono tanti anni che faccio questa pista”.
Via, via gli altri sei Azzurri, a cominciare da Riccardo Tonetti, pettorale 24, dal quale ci si può attendere sempre di tutto. Spesso imbrocca una manche, meno l’altra, ma il Rettenbach che abbiamo visto oggi potrebbe fare al caso suo.
Simon Maurberger ha bisogno di reinserirsi nel clim gara ora che i problemi fisici sono scomparsi e può liberare al massimo i suoi cavalli che ha nella gambe. Abbiamo visto che la neve non si rovina più di tanto e anche partendo col 43 avrà la possibilità di esprimersi con chance di qualifica.
Che è anche l’obiettivo dei due giovinastri Filippo Della Vite (Pettorale 50) e Giovanni Franzoni (pettorale 59). Quest’ultimo sicuramente vivrà.. “Una bella emozione visto che ci sono tante prime volte: è la prima volta che gareggio con il pubblico ed esordio a Soelden dove ci siamo allenati la scorsa settimana e che ci è servito tantissimo. Spero la neve sia più dura di sette giorni fa, domani faremo l’ultimo giorno di allenamento prima della gara mentre oggi è stato più di riposo e richiamo atletico in palestra. Non vedo l’ora della gara per lanciarmi giù dal Rettenbach”.
Prima dei due ventenni scenderà col 45 Hannes Zingerle, classe ’95 anche lui alla ricerca di un posto tra i primi 30 da conquistare nella prima manche. L’anno scorso ci è riuscito due volte, entrambe a Bansko, quando concluse le due gare in 22esima e 27esima piazza.
Penultimo a scendere il “primino” Alex Vinatzer. Vuole assolutamente dire qualcosa anche tra le porta larghe. Nessuna aspettativa, tantomeno pressione. Deve cominciare a macinare curve e avvicinarsi il prima possibile verso la vetta per abbassare il numero di pettorale. Domani scenderà penultimo col ’70.
L’Italia vanta nella storia due piazzamenti sul podio, con Manfred Moelgg secondo nel 2012 e Massimiliano Blardone secondo nel 2004.
Prima manche alle 10:00, seconda alle 13:15 con le dirette su Rai Sport ed Eurosport