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Slalom Wengen, il solito McGrath delle prime manche. Top 10 in 99/100

Slalom Wengen, il solito McGrath delle prime manche. Top 10 in 99/100. Fuori a Campiglio, fuori ad Adelboden, Atle Lie McGrath punta forte su Wengen per riscattarsi. Sulla storica Männlichen/Jungfrau ha dato spettacolo. È riuscito a spingere in ogni tortuoso passaggio del tracciato (68 porte), soprattutto alla fine del muro, superato magistralmente, quando pur di aumentare la velocità si è affidato alle code dei suoi Head pur di prendere il massimo slancio in vista del solito difficile dosso che precede il traguardo.

Il vantaggio non è così netto come a Campiglio, ma 43/100 sono comunque un buon bottino anche se a soffiargli nel collo c’è un certo Henrik Kristoffersen che qui ha già vinto nel 2016, 2017 e 2023.

Le centinaia di bandierine rossocrociate al traguardo hanno fatto letteralmente volare Tanguy Nef. il 28enne elvetico, ottavo ad Adelboden, col pettorale 20 ha compiuto un vero e proprio prodigio a concludere a soli 53/100 da leader! Appena dietro a lui cv’è il connazionale Daniel Yule che conferma il suo ingresso nella forma migliore.  67/100 il suo ritardo, 15 in meno di Lucas Pinheiro Braathen tornato tra i primi 15 come partenza.

È ben messo il francese Steven Amiez che è sesto davanti a Linus Strasser, formidabile fino al muro. Il primo austriaco è Fabio Gstrein, nono a +0,98, perché il suo capitano Manuel Feller, vincitore la passata stagione, è solo 11esimo appaiato con Clement Noel e dietro anche a Benjamin Ritchie e a Timon Haugan.

Il ritardo è però solo di +1″10 e in una seconda manche dove il sole (se spunterà) potrebbe giocare un ruolo determinante per la tenuta della pista, di certo c’è ancora meno del solito.

In casa Italia, orfani del suo primo allenatore con le dimissioni immediate di Simone Deldio di mercoledì scorso, la situazione è sempre la stessa. Alex Vinatzer che ci infila un errore sul muro così grave da concludere a +2″56 finendo così fuori dalla qualifica . Meglio Tobias Kastlunger +2″08 unico a qualificarsi col trentesimo posto, lasciando così fuori Stefano Gross che ha concluso con 1 centesimo in più!

La classifica della prima manche

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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