Mikaela Shiffrin, nella prima manche dello slalom di Killington, vola letteralmente al comando. Il terzo posto ottenuto ieri in gigante, una sconfitta per lei, è già acqua passata. Solo Petra Vlhova, in un pezzettino di tracciato, è stata più brava di lei, ma poi al traguardo, il talento della Repubblica Ceka si è presa 1″13.
Anche Petra, però, a sua volta , si è presa un bel vantaggio sulle inseguitrici. 1″74 su Wendy Holdener e oltre due secondi sull’austriaca Katharina Liensberger. Cos’è successo? Niente di anormale. È’ Miki che scia in un maniera stratosferica tra i rapid gates. Il fondo è molto duro, forse mai trovato negli allenamenti estivi, e il vento forte a soffiare sugli sci.
Ma quando scii come un dei migliori uomini la partita non può nemmeno cominciare. Diciamo che tra Shiffrin e le altre del primo gruppo ci sono due step di differenza. In mezzo c’è Vlhova.
La fotografia non può che essere questa.
È uscita Katharina Truppe, a podio a Levi, mentre la sua omonima Gallhuner è sesta, alle spalle di Liensberger a +2″39. Deludente anche la svedese Anna Swenn-Larsson, che ha chiuso con +2″82.
Irene Curtoni continua il suo momentaccio. La ragazza valtellinese ha problemi sia fisici che di morale, il che la fa sciare male. Questo giustifica il gap di 3″79 che comunque le vale la 15esima piazza.
Per fortuna ci ha pensato Federica Brignone ad arrivare un poco prima di lei: 11esima a +3″41. Il distacco è enorme ma visto come sono andate le altre non è un risultato poi da buttare via. Anzi.
Fuori invece Lara Della Mea che pare proprio in ritardo di forma. Se non altro non è per niente la slalomista vista la scorsa stagione.
Fuori dalle trenta Martina Peterlini, che dopo l’ottimo slalom disputato a Levi, ha fatto un passo indietro, incapace anche lei di gestire l’azione su quel duro: con +5″41 di ritardo è 32esima.
Roberta Midali è invece uscita appena dopo l’intertempo, quando perdeva 77/100
Nelle top ten solo un atleta con un pettorale dall’11 al 20 è riuscita a farsi vedere: è l’elvetica Michelle Gisin, numero 15, (sempre più in forma) settima a +2″77, 2 centesimi davanti alla terza austriaca Katharina Huber, numero 12, ottava a +2″79.
Tra Mikaela Shiffrin e la decima, la canadese Roni Remme, ci sono 3″10! Detto questo, detto tutto.
Il tracciato è sì impegnativo, ma abbiamo visto di peggio. Il fatto è che su questo terreno è necessario essere in possesso di un tasso tecnico di un certo livello. Nello slalom, dispiace a dirlo, ma attualmente il livello è davvero basso.
La trentesima, dunque la prima a partire nella seconda manche, è la norvegese Mina Fuerst Holtmann che ha accumulato nun ritardo di ben 5″02!