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Skipass di Modena chiude i battenti dopo 30 anni!

Skipass di Modena chiude i battenti dopo 30 anni! L’edizione 30 di Skipass di Modena non ci sarà. Così ha deciso Bologna Fiere, proprietaria della rassegna che era diventata un appuntamento di lancio per la stagione invernale. Il calo di espositori ha iniziato a farsi sentire dopo il Covid e non c’è stata più la potenza di fuoco necessaria per costruire un programma ricco di attività come negli anni precedenti.

Luigi Belluzzi ideatore di Skipass (qui nel 2013)

Queste le parole di Celso De Scrilli, Presidente di ModenaFiere: “I crescenti costi di organizzazione della manifestazione ci avevano già spinto al termine della precedente edizione a verificare con aziende e istituzioni l’opportunità di proseguire con l’iniziativa. Nel mese di Maggio si è dovuto purtroppo prendere atto che non ci sono più le condizioni per organizzare Skipass con una proposta adeguata per espositori e visitatori, tanto meno dal punto di vista imprenditoriale”.

Skipass nacque nel 1994 per una iniziativa di Luigi Belluzzi che accolse al volo l’idea dal compianto Tonino Mondini, scomparso nel 2018, il papà di Casa Modena e di Casa Italia ai tempi di Alberto Tomba. Sull’onda del successo di quegli anni gloriosi si voleva creare un appuntamento che unisse sci e tennis.

La prima edizione andò in fumo, ma poi Belluzzi ebbe l’intuizione di offrire gli spazi al turismo. E allora nacque un format inedito che ebbe fin da subito un ottimo successo. Piaceva al pubblico degli appassionati avere una parte attiva potendo provare in prima persona molte attività sportive. Era il periodo in cui la tecnologia poteva garantire anche a ottobre l’innevamento di neve vera su una pista allestita in un piazzale.

E allora ecco una bella occasione per i bambini di provare a sciare con la complicità della scuola italiana sci. Poi le rampe divennero due, una adatta anche per i freestyle chiamati a esibirsi con una gara che anno dopo anni aumentava il suo peso specifico. Fino all’organizzazione della Coppa del Mondo nel 2019 che per due anni ha visto impegnati gli specialisti del Big Air.

A metà della sua vita, nel cuore di Skipass entrò anche Claudio Sabatini, oggi patron di Unipol Arena Bologna, e per l’occasione, si creò una super festa dedicata ad Alberto Tomba che ancora oggi tanti ricordano, con la presentazione di Simona Ventura.

L’inverno inizia a Skipass, si diceva, e sicuramente, quei 4 giorni di esposizione, divenuti ultimamente 3, servivano parecchio affinché i media generalisti iniziassero a parlare di neve.

Skipass è sempre stata la fiera della Fisi. Un’occasione ideale per presentare al pubblico gli atleti delle squadre di tutte le specialità, procedere con la premiazione dell’Atleta dell’Anno e creare dibattiti tecnici. Molti legati alla formazione di maestri e allenatori ma anche del turismo, con la presenza di Amsi e di Anef impegnati in convegni dove si sono visti anche un paio di Ministri: Garavaglia (turismo) nell’edizione post covid e Abodi (sport) nell’ottobre scorso.

Skipass è sempre stata anche una vetrina di vendita di attrezzi a prezzi favorevoli da parte di tanti negozi che per tanti anni hanno fatto affari d’oro. Ma anche questa vena si è pian piano prosciugata. Una scelta, questa, che non è mai stata digerita dalle aziende dello sci che si sono fatte vedere a singhiozzo, tranne Head che ha sempre creduto nella formula.

I marchi si sono rivisti nel 2021 e 2022 riuniti attorno al Pool Sci Italia, ma già l’anno scorso avevano rinunciato, spostando l’attenzione verso Prowinter.

A pesare su questa decisione, oltre a una oggettiva difficoltà ne trovare un numero adeguato di espositori, anche la distrazione del tifoso numero uno di Skipass,  ovvero il Governatore dell’Emila Romagna Stefano Bonaccini che pochi giorni fa si dimesso per raggiungere il Parlamento Europeo. Mancando un probabile sostegno politico ed economico importante, Skipass avrebbe dovuto fare troppa fatica per rimanere in piedi. Anche per questo motivo, la decisione di chiudere è stata inevitabile.

Ora ci si chiede se potrà nascere uno Skipass 2, magari in un’altra zona fieristica, tipo Verona come si vocifera da qualche tempo.

Oppure creare un grande evento a Milano, che proprio male non ci starebbe a un anno dalle Olimpiadi.

Si vedrà, intanto l’unica certezza è che Skipass non ci sarà, tanto meno a Modena. E quando chiude una fiera di settore, l’unica (Prowinter Bolzano è tutt’altra cosa), non è mai un bel segnale! Skipass di Modena chiude i

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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