Situazione critica a Soldeu: caldo, poca neve e partenza abbassata.
Meteo non semplice in previsione delle gare di Soldeu, tanto che la partenza del gigante femminile di domattina è già stata abbassata dalla giuria ed è stata cancellata la sciata in pista.
C’è anche un po’ di nevischio a peggiorare le cose e pare che possa intensificarsi nelle prossime giornate.
Peccato, perché fino a pochi giorni fa la situazione era tutt’altra, con tanta neve e di ottima qualità. Poi le alte temperature e la pioggia hanno rovinato tutto in brevissimo tempo. Solo grazie alle buone capacità organizzative dei local sarà possibile dare il via alle gare del week end.
Ricordiamo che la stazione è la rivale più seria della Val Gardena per ottenere i Mondiali del 2029, per cui lo staff farà di tutto per mostrare il meglio di sé, soprattutto in un momento di difficoltà tecnica.
Si partirà alle 10.30, con seconda manche alle 13.30. Otto le azzurre al via: Federica Brignone, Marta Bassino, Asja Zenere, Elisa Platino, Roberta Melesi, Ambra Pomaré, Lara Della Mea, Ilaria Ghisalberti.
“Non abbiamo fatto la sciata in pista perché c’era nebbia – ha detto Federica Brignone –. Abbiamo fatto solo un po’ di riscaldamento. Non ho sciato la scorsa settimana, ho fatto un po’ di pausa. Ho cercato di staccare la testa, perché avevo accumulato troppo nervosismo.
La neve qui è un po’ zuccherosa perché fa caldo, e ce n’è anche molto poca.
Lo scorso anno sono uscita sul dosso quando avevo il miglior tempo, ma la pista di gigante è bellissima e mi piace tantissimo: è una delle mie preferite. Spero di fare una bella gara”.
A proposito di quell’uscita dello scorso anno, Federica si trovava in luce verde dopo il primo intermedio, poi, non assorbe un dosso che affronta con l’esterno un po’ alleggerito e non riesce più a prendere la porta successiva una volta atterrata.
Così, in un sol colpo perde l’occasione di finire sul podio del gigante e l’opportunità di finire seconda, anzi sul podio, nella classifica generale, dal momento che prima di lei era uscita anche Petra Vlhova.
Immagine del comprensorio
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