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Si può affrontare la Gran Risa totalmente al buio? Daniele Cassioli spiega come di fa!

Cos’è la libertà? Per Daniele Cassioli, atleta non vedente, è tuffarsi dalla famosa pista Gran Risa, guidato dalle istruzioni vocali del suo accompagnatore. Il campione di sci nautico è al centro di un mini-documentario realizzato a Movimënt, con Sport Production Hub, e diffuso sui social.

In Alta Badia lo sci non è un’impresa per pochi, ma un’esperienza alla portata di chiunque. Il comprensorio si sta impegnando per abbattere le barriere e accogliere un pubblico con varie esigenze, aprendo la montagna a tutti.

“Come posso fare una pista intera senza fermarmi, senza urtare neanche un ostacolo, senza mai uscire fuori?” Inizia con questa domanda il breve documentario girato sulle piste di Movimënt, in collaborazione con Sport Production Hub.

A porsela è il protagonista, Daniele Cassioli, 36enne atleta di sci nautico non vedente, campione europeo 2022 di slalom e figure. Il video è un invito a uscire di casa, inforcare gli sci e scoprire un territorio che sta progressivamente eliminando ogni barriera. E non solo sulle piste: questa evoluzione coinvolge gli impianti a fune, i servizi, i rifugi e gli hotel, come il nuovo Movi Family Apart-Hotel, che ha ospitato Daniele Cassioli in questa sua breve vacanza.

È grazie al Gruppo Verbanese Sciatori Ciechi che Daniele Cassioli si è avvicinato a questo sport, all’età di otto anni. La telecamera lo ha seguito pochi giorni fa, mentre scivolava sulla Gran Risa, una delle nere più impegnative delle Dolomiti. Il segreto sono le giacche: gialle quelle degli sciatori non vedenti, rosse quelle degli accompagnatori. Si scende in binomio, con una ricetrasmittente e un auricolare: “un grande atto di fiducia” spiega l’atleta, che racconta anche la sensazione di libertà che prova, il brivido della velocità, lo spazio che si dilata e sembra diventare immenso.

Il mondo è pronto ad accoglierci, soprattutto in posti come questo, fatto di paesaggi, strutture e di persone che ci aspettano” racconta l’atleta. Sciare non è un’impresa per pochi, ma un’esperienza alla portata di tutti. Un messaggio simile a quello diffuso, l’anno scorso, da Arianna Talamone, una delle nuotatrici paralimpiche migliori al mondo, ospite di Movimënt proprio come Daniele. affrontare la Gran Risa

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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