SG Wengen, Kilde ci ha provato, ma Odermatt non si batte. Bravi Paris e Inner.
In un superG super veloce, Marco Odermatt si è letteralmente mangiato questa versione short del Lauberhorn. nessuno scia come lui, perché riesce a individuare i punti dove è possibile fare la differenza e in quei passaggi non sbaglia mai. Sulla “S” il capolavoro di oggi. Non è che Aleksander Aamodt Kilde sia da meno, ma in un passaggio è andato lungo per un errore di valutazione, perdendo il vantaggio di 4 decimi che era riuscito a ottener e nella prima parte. Quando si cala si qualche km la velocità poi non si riesce più a riprenderla. Così si è dovuto accontentare del secondo posto, a 23 centesimi dal fenomeno!
Anche se Dominik Paris non avesse commesso un errorino nell’ultima curva prima del traguardo, non sarebbe riuscito a prevalere e a salire sul podio. Ma vedere un Domme in questo periodo comunque sempre sul pezzo, ci brillare gli occhi. Ad appena un centesimo, dietro al settimo posto di Domme c’è una bellissima notizia. Il titolo è “Inner è tornato!” Il veterano altoatesino è riuscito a portare a termine una gara di altissimo livello con uno dei migliori tempi nell’ultimo tratto.
Significa andare dritti a Pechino, poiché la qualifica non era così scontata. Gli inserimenti del canadese James Crawford, quinto a +0,77 e del tedesco Josef Ferstl, sesto a +0,86, hanno tolto un po’ di sorriso. Rimangono comunque due belle performance
Davanti ai due Azzurri c’è Matthias Mayer che ha fatto corsa a pari sull’Azzurro, ma è stato limpido e pulito nella esse finale concludendo a 58/100 da Odermatt garantendosi la terza piazza.
Tra lui e Paris (quinto) si è infilato anche il tedesco Romed Baumann che evidentemente sente profumo di medaglie, lui che fu argento in superG ai Mondiali di Cortina e bronzo a Schladmng 2013 in Super Combinata.
Completa la top ten Vincent Kriechmayr giunto a Wengen nella notte dopo essere tornato negativo. 1″03 il suo ritardo per la nona posizione, sei centesimi meglio dell”elvetico Stefan Rogentin che è decimo.
Gara da dimenticare questa, per Mattia Casse che ha sbagliato la Kernen S precludendosi la possibilità di riprendere la giusta velocità. Poca direzione in un passaggio per Riccardo Tonetti che esce quando stava difendendosi abbastanza bene. Buona gara per Guglielmo Bosca che è arrivato a metà percorso a soli 45/100 da Odermatt.
Poteva entrare nei dieci ma sbaglia completamente l’ultima curva, la stessa sporcata da Paris e il ritardo è salito fino a +1″45: 20esimo posto, migliore performance in carriera in Coppa (21esimo. Giovanni Franzoni è arrivato al primo rilevamento davanti al vincitore ma ha perso troppo nel tratto centrale, dove bisognava “produrre” velocità. 1″84 il suo ritardo che gli vale la 30esima posizione. Primi punti in Coppa per lui in questa specialità, al secondo tentativo!
Sono tre invece, i secondi rimediati da Emanuele Buzzi reduce dall’infortunio della Val Gardena. Ultimo Azzurro a scendere, Matteo Marsaglia col 49 che probabilmente pensava di andare meglio: 1″89 il ritardo, fuori dai 30