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Scuola Sci Cortina: “I miei primi 86 anni!”

Questa è la storia della Scuola Sci Cortina dal titolo “I miei primi 86 Anni”. Perché questa icona dello sci italiano, nata nel 1933, è stata la casa di grandi maestri ed allievi prestigiosi.

Inizialmente costituitasi come società in nome collettivo Zambelli & C. – Scuola Nazionale di Sci con la firma di quattro soci fondatori, la Scuola Sci Cortina raggruppava circa una trentina di maestri.

Si impegnava nell’offerta di lezioni di sci “nel migliore dei modi ed a seconda delle varie possibilità” nella costante attenzione verso il cliente. E sempre nel rispetto dei dettami imposti dalla Federazione, nell’accettazione dei consigli necessari per il buon andamento della società.

Il funzionamento dei corsi seguiva un iter abbastanza semplice. In seguito all’iscrizione bisognava frequentare un corso individuale o collettivo per sei giorni. Questo dava inoltre diritto a sconti sul prezzo di trasporti e impianti.

I livelli di insegnamento erano tre. La prima classe rivolta ai principianti, la seconda a coloro che avevano già dimestichezza con gli sci. Infine la terza classe a quelli che volevano perfezionare la tecnica.

Già nel 1934 i corsi della Scuola Sci Cortina erano frequentati da circa mille allievi – italiani e stranieri. Tra loro spiccavano numerose personalità che amavano trascorrere le vacanze nella conca Ampezzana.

Qualche nome? Le Contesse Ottolenghi di Roma, Vera Borea di Parigi e Graziella Castelbarco di Milano. O Maria Luisa Kehler e il Barone Giuseppe Morpurgo di Udine, l’Ufficiale Vittorio Cini di Venezia.

Celebri allievi erano inoltre il commendator Fredi, capo della cinematografia italiana, il dottor Dietrich, capo dell’Ufficio Stampa del Partito Nazionalsocialista.

Poi il dottor Schmidt delle officine Mercedes-Benz, Edda Ciano e il Duca D’Aosta, il principe Umberto e Maria José di Savoia.

E che dire di Re Hussein di Giordania con la regina Norr, l’ex segretario della Presidenza della Repubblica Sergio Berlinguer ed il segretario della DC Ciriaco De Mita.

Numerose furono anche le personalità di spicco del mondo dello spettacolo, come la promessa del cinema Maria Gardena negli anni Trenta e Mike Buongiorno negli anni Novanta.

La Scuola Sci Cortina vantò dall’altro lato alcuni maestri che ne segnarono le tappe fondamentali o che si distinsero sotto numerosi altri aspetti, sportivi e non.

Innanzitutto ricordiamo i fondatori: Enrico Lacedelli, Luigi Zambelli e Mario Bernasconi. Assieme al fotografo Rinaldo Zardini ed al segretario dell’Azienda di Cura nonché membro del direttorio della F.I.S.I. Federico Terschak, istituirono nel 1933, la società “Zambelli & C”. – Scuola Nazionale di Sci, prima in Italia ad essere regolarmente riconosciuta.

Negli anni Quaranta, tra i membri della scuola ci fu il noto campione Severino Menardi, attivo durante la sua carriera agonistica nelle specialità dello sci alpino, dello sci di fondo, della combinata nordica e del salto con gli sci.

Degno di nota, a cavallo degli anni Cinquanta, fu il maestro Renato Valle. Partecipò come rappresentante al Congresso per l’insegnamento dello sci di Zuers. In seguito anche a quello di Cervinia. Poi si recò nel 1953 a Davos, al Congresso Internazionale delle Scuole e dei Maestri di Sci per il confronto tra i diversi sistemi nazionali nell’insegnamento della disciplina.

In seguito lo stesso Valle fu tra i fautori della prima progressione dello sci italiana nel 1958. Assieme a lui Albino Alverà, Zeno Colò, Gino Seghi, Italo Soldà, Rolando Zanni, Francesco Freund ed Ermanno Nogler.

In team crearono una sequenza di curve per permettere ai principianti di passare dalle curve a spazzaneve fino a quelle effettuate a sci paralleli.

Altro campione del discesismo italiano fu Ilio Colli, membro della rappresentanza italiana che ai Giochi Olimpici di Oslo. Assieme a Zeno Colò, conquistò il massimo titolo. Ilio scomparve, purtroppo molto giovane, durante una gara.

Lino Lacedelli, il celebre alpinista ampezzano che, insieme ad altri compagni, per primo conquistò la vetta del K2, fu ad honorem causa inserito tra i membri della scuola. Anche se non possedeva alcun brevetto da maestro.

Come lui, anche Eugenio Monti, il rosso volante, campione nel bob con un passato di alto livello sugli sci, fu ammesso negli anni Cinquanta come nuovo socio.

Altri maestri di spicco nella Scuola Sci Cortina furono Adriana Dipol, prima maestra donna ampezzana, nonché madre del campione Kristian Ghedina. Poi Roberto Siorpaes, primo allenatore di Alberto Tomba ed Albino Alverà, ex campione della nazionale italiana di sci ed olimpionico.

Un maestro della scuola si distinse tuttavia a partire dalla fine degli anni Sessanta come pioniere della modernità. Si chiama Osvaldo Alberti detto Dallas. Egli infatti, per i suoi capelli lunghi ed i pantaloni da sci stretti, aveva causato notevoli malumori tra gli altri colleghi.  Al punto che il suo caso fu esaminato più volte da parte della Presidenza e numerosi furono i richiami presi di conseguenza.

Questioni estetiche a parte, Dallas fu un importante maestro, allenatore e istruttore che balzò più volte agli onori della cronaca. Sia per i suoi amori che per le sue imprese.

Celebre fu infatti quando, per trovare la posizione corretta in vista delle gare di KL, insieme ad altri colleghi si mise con gli sci, in posizione a uovo, sul tetto di una Lancia Fulvia lanciata a 190 km/h sul circuito di Monza.

Quest’anno la scuola compie 86 anni di attività e conta ad oggi, nell’attuale stagione, circa 7.000 allievi e 145 maestri.

Offre corsi collettivi di tutti i livelli per adulti e bambini, oltre a lezioni individuali di sci, di snowboard, di telemark e per i più coraggiosi anche di freestyle e freeride.

I  maestri sono in pista tutti i giorni da Novembre, quando a Cortina aprono i primi impianti di sci, al primo Maggio, quando l’ultima seggiovia in Faloria chiude.

Un ultimo pensiero da parte della Scuola Sci Cortina 2019: “Ogni giorno noi tutti siamo pronti a dare il massimo per insegnarvi a sciare e ad amare le nostre splendide Dolomiti. Ed è con l’impegno di sempre e con tanto entusiasmo che puntiamo a trascorre almeno altri 100 anni insieme a voi sulle piste di Cortina.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).