Sciare il k2 da cima a fondo: ci proveranno i Valtellinesi Secchi e Majori. I due alpinisti valtellinesi sono in partenza (il 16 giugno) per la seconda montagna più alta della Terra. La loro sarebbe la seconda discesa integrale. La “prima” porta la firma del mito 36enne polacco Andrzej Bargiel che compì l’impresa nel 2018 e che l’anno scorso divenne il primo alpinista ad aver sciato tutti gli 8.000 del Karakorum
Federico Secchi (classe 1992), maestro di sci e guida alpina e Marco Majori (classe 1984), guida alpina e alpinista della sezione militare alta montagna del centro sportivo esercito, entrambi di Bormio, partiranno il 16 giugno per il Pakistan per tentare la seconda discesa integrale con gli sci della seconda montagna più alta della Terra, il K2 (8.611 m), che sarebbe anche la prima italiana. Per acclimatarsi, affronteranno prima il Broad Peak (8.051 m).
Al loro fianco, come partner tecnico, ci sarà anche Dynastar, che fornirà gli sci scelti direttamente dagli atleti: i modelli M-Vertical 88 e M-Pierra Menta.
I due ragazzi valtellinesi, amici di lunga data e compagni di avventure, nel 2021 hanno scalato il Manaslu (8.163 m) per poi scenderlo con gli sci ai piedi. Da qui nasce il progetto ambizioso della discesa con gli sci dal K2 (8.611 m), patrocinato dal CAI.
Per consentire agli amici e ai conoscenti di sostenere la spedizione, è stato aperto un crowdfunding su
GoFundMe https://www.gofundme.com/f/k2-discesa-con-gli-sci
La spedizione durerà circa 2 mesi e i giorni ‘buoni’ per la discesa del K2 dovrebbero essere alla fine di luglio. Un’occasione unica in quanto quest’anno ricorre il 70° anniversario della prima conquista assoluta del K2 da parte degli alpinisti italiani guidati da Ardito Desio e l’impresa di Secchi e Majori si inserisce proprio nella più ampia spedizione per l’anniversario.
I due alpinisti, dopo il volo per Islamabad in Pakistan, seguiranno il ghiacciaio del Baltoro per raggiungere il campo base del Broad Peak, dove inizieranno il periodo di acclimatamento.
Una volta pronti, cercheranno di scalare il Broad Peak e lo scenderanno con gli sci. Successivamente, si sposteranno al Campo Base del K2 per tentare di realizzare l’obiettivo principale della spedizione. Scaleranno la montagna senza il supporto di portatori e di ossigeno supplementare per poi sciarla integralmente.
Per la riuscita dell’impresa dovranno allinearsi diversi fattori, dalle condizioni della montagna, al meteo.
Tutta l’avventura sarà documentata da Ettore Zorzini, videomaker e fotografo, che utilizzerà fotocamere e droni per immortalare ogni momento di questa incredibile impresa.
Inoltre I droni saranno utili per studiare la linea di discesa dalla montagna e, ancora cosa ancora più importante, nei momenti di incertezza potranno dare una grossa mano durante la discesa.
La linea di discesa scelta? Scende dalla vetta lungo lo sperone Abruzzi, affronta il famoso Collo di bottiglia, poi taglia lungo la via Cesen, il traverso di Messner e poi la via dei Polacchi.
È l’unica possibilità per non staccare mai gli sci. Secchi e Majori utilizzeranno M-Vertical 88, sci pensato proprio per l’alta montagna e lo sci ripido, ma hanno in dotazione anche il più leggero sci per le competizioni di scialpinismo M-Pierra Menta, ideale per avvicinamenti veloci e allenamenti.
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