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Salewa, posata la prima pietra della nuova azienda

Il gruppo OberAlp/Salewa avrà presto una nuova casa, proprio venerdì 26 febbraio è stata posata la prima pietra dell’edificio che ospiterà la sede centrale europea dell’azienda altoatesina.

Con un volume di oltre 200mila metri cubi e una torre di 50 metri di altezza, la nuova struttura SALEWA sarà qualcosa di più di un semplice simbolo della città di Bolzano.

Oltre a rappresentare un “landmark” per lo sviluppo sostenibile dello sport alpino, il progetto – ideato da Cino Zucchi e Park Associati di Milano – dimostrerà come sia possibile gestire un marchio moderno in modo familiare, restando ben radicati nel territorio e allo stesso tempo guardando al futuro.

Il progetto della nuova sede SALEWA firmato dallo studio Cino Zucchi Architetti con Park Associati, colpisce per la disposizione delle funzioni nei volumi edilizi in grado di determinare l’immagine complessiva.

Un edificio articolato come una serie di “paesaggi” esterni e interni, in forte relazione con l’ambiente e i suoi elementi.

In particolare gli architetti hanno saputo esprimere il desiderio SALEWA di avere non solo una struttura in grado di accogliere lazienda, ma di essere anche punto di aggregazione dellintera città di Bolzano, e non solo.

La sensibilità ecologista è stata al centro della progettazione tanto che il risultato finale prevede un tetto verde come fosse un concentrato di natura e, sotto il profilo energetico, si farà un ampio uso di pannelli solari e materiali bio.

Una struttura, insomma, in grado di valorizzare le persone che ci lavorano e che darà risalto alla centralità storica di SALEWA, ovvero lo sviluppo tecnologico.

Infatti, il reparto Ricerca & Sviluppo sarà rilevante nella disposizione della struttura, a dimostrazione dell’importanza che l’azienda di Bolzano dedica alla crescita del proprio know-how.

In sintesi si tratta di un concetto innovativo applicato alla produzione di qualità, difficilmente riscontrabile fino ad ora nell’industria di “alta quota”: la nuova sede Oberalp vuole essere per Bolzano quello che il Guggenheim è per Bilbao, un luogo avveniristico dove incontrare e incontrarsi.

In un momento delicato dal punto di vista economico, vogliamo creare un simbolo che rappresenti un modo di gestire limpresa orientato ai valori e ad economie sostenibili”, così il presidente del gruppo OberAlp, Heiner Oberrauch spiega il concetto che sta alla base del quartier generale europeo.

Con la scelta di questa ubicazione dimostriamo ai nostri collaboratori e alle loro famiglie, ma anche ai clienti, ai fornitori e alle persone che vivono a Bolzano e nei dintorni, la nostra responsabilità verso la regione e lattaccamento alla tradizione dello sport alpino”, conclude il CEO di SALEWA Massimo Baratto.


COSA AVRÀ LA NUOVA SEDE SALEWA? 

Il programma del nuovo quartier generale di Oberalp comprende un vasto spazio di carico e scarico, magazzini tradizionali e automatizzati, uno showroom, una sala conferenza, uffici e sale riunioni, oltre naturalmente ai relativi parcheggi e servizi.

Un luogo dove proseguire lo sviluppo tecnico e commerciale dei marchi di proprietà, tra i quali SALEWA e Dynafit, e di quelli in distribuzione.

Ma non solo perché il progetto prevede anche un asilo nido, uno spazio fitness ma soprattutto una palestra di roccia con uno spazio per eventi.

All’interno dell’intervento, ad est dell’edificio, sono previsti anche un giardino pubblico, una caffetteria e un albergo.

La posizione della nuova sede SALEWA deve confrontarsi con due condizioni rilevanti: da una parte la contiguità con l’autostrada del Brennero e con il suo traffico di scala “europea”, e dall’altra con l’intenso paesaggio della valle, che congiunge il disegno disteso delle coltivazioni a tralci di vite con le ripide pareti di roccia delle montagne circostanti che qui si chiudono ad anfiteatro intorno alla città.

La visione del sito dallautostrada richiede un segno forte, in rapporto con la dimensione dinamica del movimento automobilistico.

La quiete dei campi a sud, insieme allo sfondo delle montagne a nord, ricordano invece il rapporto secolare tra opera dell’uomo e natura, la stessa dei castelli che punteggiano la valle e degli insediamenti abitati che cercano il sole. Radicato in un luogo preciso della storia e della geografia, l’edificio scambierà informazioni con la fitta rete di relazioni materiali e immateriali che costituiscono il modo di essere di un’azienda moderna.

Dal punto di vista tecnico il terreno destinato alla nuova costruzione ha una superficie di poco più di due ettari su cui è permesso edificare un volume massimo di 382.000 metri cubi, con la punta massima delledificio di circa 50 metri, e questa vetta renderà ledificio SALEWA il primo oggetto visibile arrivando a Bolzano e dovrà rispecchiare l’immagine di una città dinamica e di qualità. Oberalp vuole per il proprio nuovo headquarter un edificio la cui architettura sia in grado di esprimere i caratteri peculiari dell’azienda e valorizzi lo spirito del marchio accrescendone la notorietà.

LA PALESTRA D’ARRAMPICATA PIÙ GRANDE D’ITALIA 

Fiore all’occhiello del nuovo quartier generale SALEWA è sicuramente la palestra di arrampicata che sorgerà al suo interno. Una grande apertura scorrevole, che dona la sensazione di arrampicare all’aperto, è la caratteristica saliente del progetto, che avrà una superficie di arrampicata di ben 2000 mq per un’altezza di 24 metri con una parete di 19,5 metri, in altre parole la più grande palestra di arrampicata italiana e tra le maggiori in tutta Europa.

L’interno e le pareti della struttura, rivestite di pannelli di puro zinco, sono stati ideati dall’ingegnere Ralph Preindl e prevedono circa 90 vie, uno strapiombo alto 9,5 metri, due zone arrampicata oltre a un’area boulder e ad alcuni blocchi boulder all’aperto. Una parte della palestra, che potrà accogliere contemporaneamente fino a 250 climber, sarà inoltre riservata alle scolaresche e alla formazione. Completano la palestra ampi locali riservati a docce e spogliatoi e, in una piacevole ambientazione esterna, un laghetto e un bistrò.

Un ulteriore aspetto positivo di questa apertura, è rappresentato dal sistema di areazione dellambiente che eviterà sgradevoli odori, e consentirà la fuoriuscita veloce della polvere di magnesite, utilizzata in grande quantità nell’attività dell’arrampicata sportiva. Ovviamente la struttura è stata creata seguendo le norme per le competizioni mondiali così da candidare la nuova sede Oberalp a futuri eventi internazionali della disciplina.

IL PROGETTO IN PAROLE 

Il nuovo spazio pubblico in direzione nord-sud diventerà il cuore verde del complesso. Il volume del magazzino è trattato come una grande topografia artificiale che sorge dalla pianura a sud. I volumi degli uffici, della palestra di roccia e dellhotel dialogano tra loro e con le montagne circostanti abbracciando lo spazio verde centrale. Sul tetto del magazzino un giardino pensile scavato nella copertura mette in rapporto i volumi alti degli uffici con il paesaggio circostante.

I volumi degli uffici a ovest e della palestra di roccia a est costituiscono dei veri e propri landmark artificiali, le cui altezze e geometrie dialogano con le pareti rocciose circostanti. Le ampie vetrate a nord degli uffici si affacciano verso le montagne e i castelli, e un grande atrio vetrato a piano terra collega tra loro le funzioni “pubbliche” dell’edificio, aprendosi alla città sulla nuova strada che borda la zona industriale.

Cosciente della sua dimensione “topografica” piuttosto che edilizia, ledificio usa una palette di pochi e semplici materiali che alludono alla forte sensibilità nei confronti della natura e dellambiente che caratterizza la filosofia SALEWA. Le coperture e le pareti dei volumi sono rivestite in pannelli di zinco al titanio prepatinati e ossidati in diverse sfumature di colore, nella gamma del grigioazzurro, grigio verde, e grigio tortora.

Il rivestimento è forato da una maglia regolare di buchi di diverso diametro che regola l’intensità della luce da sud e da ovest secondo le necessità dei diversi ambienti interni, rendendo invece l’edificio di notte simile a un grande cielo stellato. Le pareti della parte basamentale saranno realizzate con pannelli di cemento con diossido di titanio capace con un processo di fotocatalisi di ridurre considerevolmente l’azione di inquinanti dell’aria come gli ossidi di azoto.

L’interno dell’atrio è caratterizzato da una boiserie di legno che riveste tutte le pareti e il pavimento, creando un ambiente caldo e accogliente. Tutti i caratteri architettonici del nuovo edificio ne sottolineano il dialogo con il paesaggio naturale piuttosto che con le frange della zona industriale delle città, che qui si conclude lasciando spazio ai filari di vite. L’immagine così ottenuta è capace di esprimere pienamente l’identità dinamica e attenta all’ambiente della SALEWA, leader europeo della passione per la montagna.

 

Chi è Salewa?

SALEWA è il marchio leader in Europa per l’attrezzatura e l’abbigliamento da montagna. Un vero “multispecialista” nell’outdoor: oltre settant’anni di tradizione ed esperienza sono fonte continua d’ispirazione e rappresentano la base per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Il gruppo SALEWA, che conta 700 dipendenti, è gestito con elevata professionalità da una conduzione familiare. www.salewa.it/it/5/25/history.html

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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