Roberto Saracco, allenatore dei gigantisti Azzurri, lascia i gigantisti Azzurri. Nessun licenziamento o migrazione in altre squadre. A spiegarlo è lo stesso coach piemontese.
Sì è vero, lascio la squadra. Il motivo principale è che desidero rimanere più accanto alla mia famiglia. Una decisione maturata nelle ultime due settimane. E devo dire che non è stato per niente facile giungere a questa conclusione. Soprattutto dopo l’ufficializzazione delle squadre e dei quadri tecnici da parte del Consiglio Fisi. Sottolineo che la decisione è tutta mia, senza alcuna influenza da parte della mia famiglia.
Tua figlia Carlotta è rimasta fuori squadra, la tua decisione può essere dipesa anche da questo, così hai modo di seguirla tu?
Può essere. Carlotta è una classe ’99, 120esimna al mondo in due specialità. Ma sottolineo che la decisione non è in polemica con le scelte prese dalla Fisi.
Lo hai comunicato ai “tuoi” ragazzi?
Sì, proprio ieri. Ci siamo incontrati in video conferenza ed è stato abbastanza struggente, con lacrime annesse. Mi rendo conto che per loro non è stata una grande notizia. Cambiare staff con frequenza non è mai bello.
Come l’hanno presa?
Hanno compreso la mia decisione ma per assurdo è stata ancora più dura proprio perché ho visto la loro partecipazione emotiva. Per me è una grandissima soddisfazione e fonte di immenso piacere. Sai, io sono considerato un duro, sul campo do veramente tutto e credo che questo sia stato da loro molto apprezzato.
Un bilancio dei tuoi tre anni in Fisi?
Devo proprio ringraziare tantissime persone. Tutto quello che avevo chiesto l’ho sempre avuto. Con i gigantisti avevo iniziato un bel percorso. In realtà i ragazzi non hanno ottenuto i risultati che erano alla loro portata.
Ad Adelboden ad esempio…
Era importante ottenere un buon tempo nella prima manche. Altre volte era capitato nella seconda, ma ci sono condizioni più favorevoli se parti all’inizio. Uscire dal cancelletto, invece con numeri più alti e infilarsi tra i top ha un significato differente. Questo ad Adelboden è avvenuto con Luca De Aliprandini e con Giovanni Borsotti. Peccato poi che non abbiamo concretizzato nella seconda.
Quindi lasci un lavoro che stava iniziando a dare buoni frutti?
Il cambio di percorso c’è stato, dunque questo iter può essere proseguito. Il resto dello staff rimane invariato. Ho parlato a lungo con Carca e Lorenzi e ovviamente con Massimo Rinaldi. Lascio senza alcuna polemica, anzi per me la Fisi è una bellissima famiglia.
Carlotta ed Edoardo Saracco, figli di Roberto (foto profili instagram)
Quindi ora sarai tutto per Carlotta?
Lei ha intenzione di proseguire, è motivata e credo proprio che le darò una mano. Assieme all’Equipe Limone. Sai, mi affaccio alla finestra e vedo la sede! E mi sento anche un po’ il padre di questo meraviglioso club.
C’è anche Edoardo…
Sta crescendo bene e sono fiducioso. Si sta formando bene anche nel fisico. Adesso è 1,75 per 75 kg. Sta facendo la sua strada.
Ora si attende il nome dell’allenatore che sostituirà Roberto Saracco. Nota curiosa e un po’ personale: Sia Edo che Carlotta hanno partecipato ai Test Junior di Sciare!