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Riccardo Tonetti e la “sua” Val Senales

Riccardo Tonetti e la “sua” Val Senales
Tra Riccardo Tonetti e la Val Senales non c’è soltanto il classico rapporto che esiste tra atleta e sponsor. probabilmente Ricky ha sciato più volte su queste piste che in tutte quelle cavalcate in Coppa del mondo finora. Così è la stessa Val Senales che lo incontra facendone una mini intervista.

La tua decima stagione di Coppa del Mondo è finita, come ti senti?
Dal punto di vista della salute sto bene. Non sono completamente soddisfatto della stagione, che è stata molto difficile per me. In alcune gare sono stato molto bravo nella prima manche, ma poi non sono arrivato al traguardo nella seconda o solo con grandi errori. Per questo motivo, e a causa del sistema delle quote, purtroppo non mi sono qualificato per le Olimpiadi di quest’anno. Tuttavia, sto guardando in avanti e la prossima stagione sarò di nuovo all’attacco.

L’ultima stagione ha mostrato che il successo è spesso appeso a un filo. Come affronti le sconfitte e le esperienze negative?
Una sconfitta è sempre difficile da accettare, ma cerco di guardare avanti in modo positivo. Prendo il meglio da ogni gara e ne faccio tesoro per la successiva.

Dove trovi sempre nuove motivazioni? Qual è il tuo segreto?
Quando mi guardo indietro, sono davvero molto soddisfatto dei successi che ho ottenuto in passato. Mi è stato permesso di assaporare davvero la vita da atleta e mi è piaciuto molto. Ho obiettivi chiari per il futuro e farò tutto il possibile per aggiungere qualche altro piazzamento a quelli precedenti.

Ora vivi di stagione in stagione o hai ancora un obiettivo sportivo a lungo termine? Alle Olimpiadi del 2026 ci pensi?
Le Olimpiadi sono state un grande sogno per me fin dall’infanzia. Ho realizzato questo sogno e vi ho potuto partecipare già nel 2018. All’inizio ero addirittura in corsa per una medaglia, ma alla fine la mia performance non è stata sufficiente. Purtroppo, non vi ho potuto partecipare quest’anno, quindi le Olimpiadi del 2026 hanno per me un interesse particolare. Se otterrò i risultati giusti e sarò fisicamente in forma, mi piacerebbe naturalmente esserci.

Sei un ambasciatore dell’Alpin Arena Senales e conosci l’area sciistica da quando eri bambino. Come vedi il suo sviluppo e cosa rende la Val Senales così speciale per te?
Sono ambasciatore da qualche anno e mi alleno sul ghiacciaio della Val Senales fin da quando ero bambino. Con la pista Leo Gurschler abbiamo anche ottime strutture di allenamento per le squadre nazionali e gli atleti professionisti, perfette per prepararsi per Sölden.

Cosa fa Riccardo quando non scia?
Mi prendo cura dei miei due bambini e cerco di passare molto tempo con la mia famiglia. Nel mio tempo libero mi piace anche andare in bicicletta o giocare a tennis, come altoatesino è naturale girare per le montagne.

I vostri figli hanno 1 e 4 anni. Che consiglio daresti loro se volessero diventare atleti professionisti?
Consiglierei ai miei figli di provare diversi sport. Una volta che hai visto molto, puoi decidere cosa ti piace di più. Devi essere determinato e lavorare duro, ma goderti sempre lo sport e avere un po’ di fortuna se vuoi avere successo a lungo termine.

Il consiglio di Riccardo: cosa c’è di imperdibile nell’Alpin Arena Senales?
Gli sportivi dovrebbero assolutamente provare la pista Leo Gurschler. Il ripido e le condizioni della neve sono sempre buone. In generale, tutti dovrebbero prendere la funivia almeno una volta e godersi la vista dalla piattaforma panoramica Iceman Ötzi Peak: uno spettacolo così non si vede ovunque.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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