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Rai Sport, verso il raddoppio degli ascolti della gare di Coppa

La “squadra” dello sci di Piazza Mazzini (Rai Sport) esulta: gli ascolti delle gare di Coppa del Mondo viaggiano verso il raddoppio rispetto agli anni passati. Le doppiette di Casa Italia, Bassino-Brignone e Goggia-Brignone. E poi ancora le performances di Nicol Delago e di Francesca Marsaglia, la doppia piazza d’onore di Dominik Paris e il terzo posto di ieri di Stefano Gross, fanno indubbiamente innalzare l’audience.

Se mettiamo questo e le abbondanti nevicate che hanno ricoperto le Alpi anzitempo ecco che la voglia di sci aumenta assieme al desiderio di tifare per i nostri campioni. Qualche numero: se l’anno scorso il dato medio si aggirava su 380 mila telespettatori a gara, quest’anno siamo su 511 mila (rilevati) con punte da 650 mila. Uno share che passa dal 2,41% al 3,47%.

Questi dati si riferiscono in particolare allo slalom della Val d’Isère di ieri. Ma i primi segnali si erano avuti anche dopo lo slalom di Levi quando la telecronaca Rai è stata vista da 600 mila persone contro le 310 mila dell’anno prima. Dato che confermava l’aumento registrato anche alla prima di Sölden.

Si pensava fosse una casualità o una concausa di eventi, o la curiosità di vedere all’opera le due inedite coppie Labate-Blardone e De Luca-De Chiesa. Invece si sono avute le conferme anche nell’ultimo week end.

Questo è un ottimo segnale per tutto il sistema dell’industria bianca. Inutile dire quanto sia importante che i grandi media parlino di sci e che soprattutto lo facciano vedere. Certamente i record dei tempi di Tomba e Compagnoni saranno irraggiungibili, dunque scordiamoceli, ma se questo trend continuerà per tutta la stagione il settore ne beneficerà non poco.

Comunque tutto fa pensare che i dati di ascolto aumenteranno ulteriormente nelle prossime gare, quelle che disputeranno sulle nevi italiane. A cominciare dalla Val Gardena, quando la Saslong diventerà teatro della storica discesa. Come sempre Rai organizzerà uno studio live.

La squadra è quella che il direttore di Rai Sport Auro Bulbarelli, ha voluto costruire. Quindi Davide Labate e Max Blardone in cabina e la coppia Luca Di Bella e Paolo De Chiesa non più negli studi di Roma ma al parterre d’arrivo. Dove non mancheranno le incursioni di Ettore Giovannelli sempre bravo anche senza le cuffione che lo riparavano dal rombo dei motori della Formula Uno.

Stessa dinamica in Val Badia sulla Gran Risa e Bormio sulla Stelvio. Naturalmente lo studio Live scenderà in campo anche per le gare femminili previste a Sestriere e a La Thuile. Qui entrano in scena Enrico Cattaneo e Daniela Ceccarelli, mentre Ivana Vaccari coordinerà l’intero lavoro (anche delle gare maschili), interviste comprese che si spalleggeranno De Luca e Giovannelli. E poi il gran super finale di Coppa a Cortina d’Ampezzo con la formazione al completo.

 

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).