"Il nuovo testo dello "Sci Italiano" ha ricevuto apprezzamenti importanti. Finalmente si colma una lacuna che cominciava ad essere pesante nella storia dell’insegnamento della tecnica dello sci", questo il commento del Presidente Giovanni Morzenti, presente all’incontro con gli istruttori a Livigno, in occasione della dimostrazione ufficiale del nuovo testo. Presenti Amsi e Colnaz.
Il concetto che informa il nuovo testo prende l’abbrivio dallo studio della tecnica di alto livello (Coppa del Mondo), tiene conto delle novità nei materiali, nella preparazione delle piste e, ovviamente, dei diversi livelli di capacità degli allievi. Il tentativo è quello di creare una continuità tecnica italiana a tutti i livelli: di uniformare cioè il linguaggio tecnico, dai campioni della Coppa del Mondo a coloro che sia avvicinano allo sci per la prima volta.
Nella progressione didattica descritta nel testo dello "Sci Italiano" gli autori hanno cercato di fornire il Maestro di Sci di tutte le tipologie di insegnamento – che non può per forza di cose essere sempre e solo uguale a se stesso -, in modo da permettergli di adeguare la tecnica alle diverse peculiartà e particolarità di ogni sciatore. L’obiettivo è quello di ottimizzare in questo modo l’apprendimento dello sciatore e farlo così crescere di livello.
Un’altra novità importante è l’introduzione nel testo, per la prima volta e già a livello di sciatore medio, di tutto ciò che riguarda il freeride e il freestyle, modi di sciare sempre più appetiti dal mondo degli appassionati e fino ad ora esclusi dall’insegnamento tecnico. In questo modo, si colma un altro vuoto che permette di avvicinare soprattutto il pubblico più giovane.
Il nuovo testo è pronto per essere divulgato ai Maestri di Sci e per essere utilizzato nella formazione dei nuovi Maestri, che quindi si avvicineranno alla professione seguendo i nuovi criteri informatori che – è l’auspicio – portino in breve tempo a identificare una filosofia tecnica tipicamente italiana nell’insegnamento dello sci.
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