Peter Fill chiuderà a Garmisch la sua straordinaria carriera. Lo ha annunciato oggi in una conferenza stampa. Se avesse superato il traguardo a Kitz forse avrebbe chiuso qui. Ma ha perso uno sci, si è rialzato e ha lanciato un applauso verso il pubblico. Quello vero, quello che capisce e che conosce perfettamente il valore dei discesisti. Soprattutto quelli che sulla Streif hanno vinto. E qui tutti si ricordano del successo da lui ottenuto il 23 gennaio del 2016, una delle sue tre vittorie ottenute in Coppa del Mondo. Poche è vero. Sembrerebbero molte di più perché Peter è sempre stato lì, al vertice prima di farsi male all’inizio della scorsa stagione e poi a rincorrere quella forma che non ha più raggiunto. Quando con la sua costanza in ogni gara gli aveva permesso di conquistare due coppe di discesa consecutive nel 2016 e nel 2017 e quella della Combinata nel 2018.
Peter ha 37 anni, un argento e un bronzo Mondiale nella sua bacheca, un totale di 22 podi e tre vittorie in Coppa.
Il carabiniere di Castelrotto può entrare a far parte della nostra storia collocandosi sulle poltroncine della prima fila.
Digli grazie è quasi riduttivo. Più corretto dirgli che ci ah fatto emozionare un sacco di volte. Ci ha fatto capire i valori essenziali dello sport. Quindi della fatica e del sacrificio. Ma anche della professionalità.
Ora per Peter inizia una seconda vita. Vincerà anche lì