Manuel Pozzerle, 39 anni di Verona, regala all’Italia la terza medaglia alle paralimpiadi di Pyeongchang: è uno splendido argento conquistato nello snowboardcross dall’esperto veronese, già campione del mondo a La Molina nel 2016, in una specialità aperta agli upper limb (problemi agli arti superiorei), solo a partire da questa paralimpiade. Manuel è stato grandioso a vincere la semifinale con il favorito numero uno, l’americano Mike Minor, che però ha commesso un errore, lasciando così via libera all’Azzurro per lo scontro nella big final con l’australiano Simon Patmore. Quest’ultimo ha poi avuto la meglio su Manuel che però riesce a coronare il sogno di una vita. Bravissimo ma meno fortunato invece l’altro “big blue” Jacopo Luchini, 27 anni, che nella small final perde l’occasione di conquistare il bronzo nello scontro con Minor. Nella dinamica della gara, dopo aver superato le qualifiche, Manuel ha battuto il cinese Chen Zhuo finendo ai quarti, dove ha prevalso sul canadese Curt Minard. In semifinale poi ha “fatto fuori” Minor . E’ uscito invece agli ottavi Paolo Priolo.
Manuel al traguardo: ”Il mio obiettivo era arrivare tra i primi quattro. Dedico questa vittoria a mia moglie Sara e a mia figlia Nives”. Poi un pensiero al compagno di squadra Luchini: ‘”Sono sicuro che Jacopo possa rifarsi nel blanked, dove è molto forte“. Il quale Jacopo dice: ”Nella semifinale contro Minor ho risentito della caduta in qualifica. I dolori alle caviglie hanno probabilmente condizionato la gara”.
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