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Onore a Zoeggeler

Anche se diventa sempre più difficile trovare nuovi aggettivi per descriverne la bravura, da questa sera Armin Zoeggeler è il “Maestro di Cesana-Pariol”. Sulla pista italiana dove non ha mai perso una gara (Olimpiadi comprese) il carabiniere di Foiana, 37 anni, ha conquistato il sesto titolo mondiale della sua incredibile carriera. L’ultima vittoria iridata del “Cannibale” risaliva al 2005 sulla pista di Park City, mentre il primo titolo iridato lo conquistò 16 anni orsono a Lillehammer. Armin, vincitore a Cesana per la tredicesima volta su 13 gare disputate ha ricevuto in serata la cittadinanza onoraria del Comune piemontese. Il palmarès dell’azzurro più titolato nella storia degli sport invernali è ricco di 2 titoli olimpici, 6 mondiali, 9 Coppe del mondo assolute e 53 vittorie in Coppa del mondo. Secondo a metà della gara odierna, dietro il campione olimpico e mondiale in carica, il ventunesse tedesco Felix Loch, Zoeggeler ha recuperato con una seconda manche pennellata curva dopo curva i 57 millesimi di ritardo che aveva. Alla fine ha distaccato il giovane rivale tedesco di 21 millesimi. Terzo si è piazzato l’altro tedesco Andi Langenhan, staccato di 475 millesimi. Per i colori azzurri ottimo anche il 5° posto di Reinhold Rainer, terminato a 633 millesimi da Zoeggeler, ma autore del terzo tempo nella seconda frazione. E’ stato lo stesso Rainer a segnalare al suo capitano una variazione nel ghiaccio della curva 10: un’indicazione che ha permesso a Zoeggeler di evitare ogni indecisione e di effettuare due manche perfette. Zoeggeler si è dunque preso la rivincita su Loch ed è tornato a far svettare il tricolore sul tetto del mondo, dopo la tormentata Olimpiade canadese ed i sofferti Mondiali del 2008 e del 2009. Per l’azzurro di Foiana è già tempo di pensare al futuro: la conquista della decima Coppa del mondo è ad un passo, a due gare dalla fine della stagione. “Sapevo di poter giocare le mie carte nella seconda manche, – ha dichiarato Armin al termine della gara – perché dopo la prima manche il distacco da Loch era veramente piccolo e io avevo fatto un errore nella prima discesa. Sapevo di dover andare al massimo e di non potermi permettere nessun errore ed è proprio quello che ho fatto. A quel punto toccava a Loch. Quando ho visto il primo intermedio ho avuto un po’ di paura di non farcela, poi ad ogni intermedio il tedesco perdeva il suo vantaggio e alla fine sono riuscito a fare meglio di lui. E’ una vittoria speciale". "Non è mai facile vincere in casa. – ha proseguito Zoeggeler – La pressione mediatica è sempre molto forte e tutti si aspettano sempre il massimo risultato. Io sono riuscito a rimanere concentrato e a preparare bene la gara. Tra la prima e la seconda manche abbiamo fatto bene le regolazioni alla slitta e ai pattini perché sapevamo che sarebbe scesa un po’ di brina che avrebbe cambiato la densità del ghiaccio. Abbiamo fatto il nostro lavoro al meglio ed è arrivato il massimo risultato”. Sul suo immediato futuro agonistico, Armin ha dichiarato: Continuerò la mia carriera fino al 2012, poi valuterò la mia situazione fisica e la mia competitività e deciderò cosa fare nel futuro. Ogni anno che passa io invecchio e la concorrenza è sempre più forte. So che sarà sempre più difficile per me vincere, ma ho ancora voglia di farlo e finché mi sento così continuerò”.   

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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