40 erano gli intrepidi riders che hanno passato il turno di qualifica della giornata sabato 19 febbraio.
La notte è servita a tutti per preparare la gara e ribaltare completamente i risultati finali rispetto alle qualifiche.
Il sole splendente, la perfetta visibilità e un fresco strato di neve hanno aiutato gli atleti a spingersi oltre i propri limiti. Il livello della competizione è stato molto alto per ogni disciplina e si è potuto ammirare del freeride di qualità.
I partecipanti provenienti da oltre 16 paesi hanno aiutato il pubblico italiano a comprendere la spettacolarità di questo sport in continua espansione, soprattutto grazie al progetto del Freeride World Qualifier sposato da Mysticfreeride.com.
Le danze sono state aperte dalle snowboarders. Manuela Mandl (AUT) ha tracciato una linea inaspettata rispetto a come aveva interpretato la parete delle Qualifiche. L’aumento della difficoltà della discesa sembra averla stimolata a impressionare la giuria. Completano il podio Nathalie Zenklusen (SUI) e Sanne Koemann (NL).
Anne May Slinning (NOR), che si era qualificata ieri all’ultimo posto, ha ribaltato la situazione andando a disegnare una traccia solida, veloce e tecnica. Questo è bastato per decretare la vittoria. Nessun’altra è riuscita a dimostrare tale controllo.
Secondo posto per Nadine Wallner (AUT) scalzata dalla vittoria di ieri. Terza posizione per l’argentina Jennifer Taylor.
Mike Aeschbach (SUI), qualificatosi al sesto posto per l’accesso in finale, non ha potuto prendere parte alla gara a causa di un leggero infortunio al ginocchio. Jérôme Frey (SUI) che ha beneficiato del posto lasciato libero, ha sfruttato al meglio l’opportunità con una run fluida e totalmente controllata, che lo ha portato sul secondo gradino del podio. Meglio di lui il francese Ludovic Guillot-Diat che con un totale di 31,2 punti, ha vinto la categoria snowboard men. Il podio è stato chiuso da Tobias- Rafael Schefranek (GER) con soli 0,1 punti da Jérôme.
La categoria ski men è quella che ha emozionato maggiormente il pubblico presente con evoluzioni degne di una tappa del tour riservato ai soli professionisti.
Difficilmente in una gara di freeride si vedono punteggi così alti da parte dei giudici. Ma Richard Amacker (SUI) ha azzeccato una run di quelle da “hall of fame”. Partito subito veloce, chiude magistralmente un frontflip, seguito da un cliff di circa 25 mt che – ci confesserà poi – non s’aspettava neanche lui. Condisce il resto della sua manche con un altro paio di cliff affrontati caparbiamente e con estrema abilità.
Nessuno dei 12 riders scesi dopo di lui sono riusciti a fare meglio. Per la seconda volta, il finlandese Joonas Karhumaa conquista il secondo gradino del podio al NissanMysticXperience. Magistrale il 360° sul cliff iniziale e il resto della parete percorsa con velocità e cattiveria, soprattutto considerando che è un telemarker.
Terzo gradino per lo svizzero Renaud Langel.
Dopo di loro, i giudici hanno avuto un gran da fare per decretare oggettivamente le posizioni in classifica. Basti pensare che in meno di 1,5 punti si concentrano ben 7 riders tra cui l’italiano Raffaele Cusini, sesto classificato, a solo 0,1 punti dai 5 premiati.
Si ringrazia il Monte Rosa Ski per il perfetto supporto alla macchina organizzativa. Gli sponsors Nissan e Franklin & Marshall, oltre ai supporters Mammut, Scott e Movement Skis.
L’appuntamento ora è per una nuova entusiasmante edizione del NissanMysticXperience.
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